Schumacher ha preso la polmonite: bufala o verità?

Da settimane si teme per la vita di Michael Schumacher, leggenda dello sport e sette volte campione della Formula 1. Secondo un rapporto del tabloid tedesco Bild, la stella dello sport, che è ricoverato in ospedale dalla fine di dicembre a causa di un grave incidente sugli sci sulle Alpi francesi, avrebbe contratto la polmonite durante il coma farmacologico, complicando così il processo di ripresa.I medici dell'Ospedale Universitario di Grenoble avrebbero scoperto l’infezione la scorsa settimana e avrebbero da subito iniziato a somministrare forti antibiotici.

Di un’altra opinione è, invece, la manager e portavoce di Schumacher, Sabine Kehm, che non si limita solo a non confermare la notizia ma che la contesta categoricamente definendola “una speculazione”: «Come sempre in questo tipi di casi ho solo una risposta per voi: speculazioni. Non ci sono stati annunci ufficiali da parte dello staff medico che ha in cura Michael, quindi si tratta solamente di speculazioni. E io non commento mai le speculazioni».

Munther Sabarini, neurochirurgo e fondatore di Avicenna Clinic a Berlin, in una sua dichiarazione a FOCUS on-line, spiega che nella situazione di Michael Schumacher non è raro contrarre l’infezione e che, nell’eventualità, rappresenterebbe un pericoloso ostacolo sulla strada del recupero; nella situazione di Schumi, la polmonite potrebbe interferire con il recupero del cervello e di altri organi.

Anche Andreas Pingel, direttore medico del Centro di Chirurgia della colonna vertebrale e Neuro- Traumatologia presso l'Ospedale BG di Francoforte, ha confermato che «circa dal 30 al 50 per cento di tutti i pazienti che si trovano in coma nella condizione di Schumacher hanno contratto la polmonite».

Il professor Heinzpeter Moecke, direttore dell'Istituto per la Medicina di Emergenza presso la Clinica Asklepios di Amburgo ha riferito alla Bild che «la polmonite è generalmente una malattia grave e pericolosa perché il corpo viene fornito con meno ossigeno ed è nel complesso molto indebolito».

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI