Consumi fermi, crollo degli investimenti

Nuovi ribassi per i carburanti in scia alla decisione dell'Opec (il mancato taglio delle quote di produzione di petrolio che ieri ha zavorrato i listini con crolli fino a oltre il 6%). Secondo le rilevazioni di Quotidiano Energia e Staffetta Quotidiana praticamente tutte le compagnie riducono i prezzi dei listini, tranne Eni che aveva già messo mano ai prezzi venerdì scorso. Il taglio maggiore arriva da Q8 (-2,5 cent) con il prezzo medio praticato sul territorio agli 1,7 euro. Giù anche il diesel, con ribassi in linea alla verde, ed un prezzo medio intorno agli 1,63 euro.

Terzo trimestre 2014 tutti i comparti dell'economia italiana hanno mancato l'obiettivo della crescita. L'Istat registra andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto dell'agricoltura (-0,1%), dell'industria in senso stretto (-0,6%) e delle costruzioni (-1,1%), mentre il valore aggiunto dei servizi è rimasto stazionario. In termini tendenziali, il valore aggiunto è diminuito ovunque: -3,5% nel settore delle costruzioni, -1,1% nell&rsquoindustria in senso stretto, -1,3% nell&rsquoagricoltura e -0,1% nei servizi

Consumi fermi e crollo degli investimenti. E' il quadro che emerge dai dati Istat relativi al terzo trimestre 2014.

Nel terzo trimestre 2014 i consumi finali nazionali hanno registrato una crescita nulla rispetto al secondo trimestre (nel dettaglio +0,1% la spesa delle famiglie residenti, -0,3% la spesa della PA), mentre gli investimenti sono scesi dell'1%. Le importazioni, si legge nelle statistiche Istat, sono diminuite dello 0,3% e le esportazioni sono aumentate dello 0,2%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,2 punti percentuali alla crescita del Pil: +0,1 punti i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP), -0,1 la spesa della Pubblica Amministrazione (PA) e -0,2 gli investimenti fissi lordi. Anche la variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla variazione del Pil (-0,1 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è stato positivo per 0,1 punti percentuali.

L'economia italiana - secondo quanto rileva l'Istat confermando la stima del 14 novembre - nel terzo trimestre dell'anno ha registrato una contrazione dello 0,1% rispetto al trimestre precedente.

L'Istat ha anche rivisto al ribasso la variazione tendenziale del Pil nel terzo trimestre 2014. Rispetto allo stesso periodo del 2013, l'economia italiana è arretrata dello 0,5% contro il calo dello 0,4% stimato il 14 novembre. Il Pil acquisito per il 2014, quello che si otterrebbe cioè se nel quarto trimestre dell'anno l'economia italiana registrasse una variazione nulla, è pari a -0,4%.

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