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Adesione alta allo sciopero generale

Dalla scuola ai trasporti, dalla sanità agli uffici pubblici: lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per oggi sarà di otto ore e riguarderà tutti i settori.Sono 54 le manifestazioni organizzate dalle due confederazioni in tutta Italia, di cui 10 regionali...

Il Ministro dei trasporti Maurizio Lupi ha revocato l'ordinanza di precettazione emanata ieri sera nei confronti dei dipendenti delle ferrovie nell'ambito dello sciopero generale di domani proclamato da Cgil e Uil. È stata quindi decisa una rimodulazione dello stop da 8 a 7 ore (dalle ore 9 alle 16).

«Di fronte alla segnalazione dell'Autorità garante degli scioperi che richiamava "il fondato pericolo di un pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati", ho voluto difendere il diritto alla mobilità dei cittadini», spiega Lupi in una nota. «Nello stesso tempo - prosegue - ritenendo che vada garantito il diritto allo sciopero, anche di fronte a uno sciopero che non condivido, sin da subito ho ritenuto di dover dialogare con i sindacati coinvolti per contemperare entrambi i diritti. La ragionevolezza dimostrata dai sindacati, (Cgil, Uil, Ugl e Orsa da una parte e CAT dall'altra) che hanno ridotto il tempo sia dello sciopero di domani (che finisce alle 16 invece che alle 17 con un grande vantaggio per i pendolari) sia di quello di sabato e domenica (che salva la fascia serale di sabato iniziando alle 24 invece che alle 21), e la rassicurazione di Trenitalia sulla possibilità di ridurre così i disagi per i cittadini ho deciso revocare il provvedimento di precettazione».

La precettazione è «un atto gravissimo» di cui non c'è «memoria per uno sciopero generale confederale», aveva affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo al Forum di Repubblica Tv. Una decisione che, ha riferito Camusso, «abbiamo appreso dai telegiornali». «Si tratta di atti unilaterali che alzano i toni» e, ha evidenziato, «denuncia la volontà di intervenire a gamba tesa».

Momenti di tensione a Milano quando il corteo dello sciopero sociale, con moltissimi studenti, è arrivato in piazza Duca d'Aosta davanti al Pirellone, sede del consiglio regionale. Sono stati esplosi alcuni petardi e lacrimogeni. La polizia ha caricato i manifestanti con i manganelli. Una ventina di ragazzi vestiti da Babbo Natale ha scavalcato la recinzione del grattacielo Pirelli e intanto altri hanno iniziato a lanciare alcuni oggetti come pacchi di Natale, forbici di cartone e bottiglie. Le forze dell'ordine hanno reagito, sparando lacrimogeni e caricando gli studenti

Scontri con la Polizia. I dimostranti, che si erano staccati dal corteo di Cgil e Uil, hanno tentato di proseguire lungo il corso forzando il blocco delle forze dell'ordine, che hanno risposto con una carica di alleggerimento. Fermati alcuni manifestanti.

Sono rimasti fermi circa il 50% dei treni e degli aerei e circa il 70% degli autobus. Lo fanno sapere Cgil e Uil con una nota. I primi dati che provengono dal settore industriale segnano ''un'altissima adesione allo sciopero generale'', precisa la Cgil: da una prima rilevazione risulta una media di adesione del 70,2%. "Affollatissime le 54 piazze dove si stanno tenendo i cortei e le manifestazioni a sostegno dello sciopero". I sindacati segnalano almeno 50mila persone al corteo di Milano e 40mila a Roma. Fatta eccezione per il trasporto in gomma dell'Azienda Napoletana di Mobilità (ANM) e per la linea 2 della metropolitana gestita da Trenitalia, è pressoché totale l'adesione allo scoperto da parte dei lavoratori del settore trasporti di Napoli. A Roma metro chiusa. Sono circa 200 i voli Alitalia su tutto il territorio nazionale cancellati. La società spiega che il numero delle cancellazioni (circa il 50% dei voli previsti per la giornata) è legato allo stop dei controllori di volo dell'Enav: tutti i passeggeri sono stati riprotetti nei giorni scorsi su altri voli.

Disagi per chi viaggia ma anche per gli utenti dei servizi pubblici in generale, scuole, uffici e servizio sanitario: è in corso lo sciopero generale di otto ore proclamato da Cgil e Uil contro il Jobs act e a sostegno di modifiche alla legge di stabilità. La protesta riguarda tutti i settori, pubblici e privati. Nella giornata sono previste 54 manifestazioni in tutta Italia (10 regionali, 5 interprovinciali e 39 territoriali).

«C'è profondo rispetto per i sindacati, non la pensiamo come loro, cambieremo paese anche per loro ma garantiamo la massima collaborazione istituzionale e mi auguro che si risolvano in poche ore le polemiche tra Lupi e Camusso», ha commentato Matteo Renzi in conferenza stampa ad Ankara.

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