Tutto il Mondo chiede la liberazione delle liceali rapite in Nigeria

Dura 17 minuti il nuovo video diffuso dal gruppo integralista islamico Boko Haram e mostra un centinaio di ragazze, presentate come le liceali rapite il 14 aprile, coperte integralmente da un velo e in preghiera in un luogo non identificato. In sottofondo si sente la voce di Abubakar Shekau, leader di Boko Haram che propone la liberazione delle adolescenti in cambio del rilascio di prigionieri appartenenti al gruppo estremista. Le liceali rapite, mentre erano a scuola, sono quasi 300.

Come riferisce l ansa saranno liberate in cambio di prigionieri di Boko Haram le ragazze rapite in Nigeria dal gruppo terrorista islamico. Lo annuncia in un video Abubakar Muhammad Shekau, il capo di Boko Haram. Dallo stesso video si apprende che le liceali sono state convertite all'Islam.

Il governo nigeriano però non pagherà alcun riscatto per portare a casa le oltre 200 ragazze rapite un mese fa dai militanti islamici. Lo ha detto a Sky News Reuben Abati, un consigliere speciale del presidente: "Il governo della Nigeria non ha intenzione di pagare un riscatto o di comprare le ragazze perché la vendita di esseri umani è un crimine contro l'umanità", ha spiegato, sottolineando che il governo è deciso a salvare le ragazze e punire i responsabili.

Anche il premier britannico David Cameron, intanto, ha aderito alla campagna '#BringBackOurGirls' per la liberazione delle ragazze: lo ha fatto durante una trasmissione della Bbc, alla quale partecipava anche la giornalista della Cnn Christiane Amanpour, che ha mostrato insieme al premier il cartello con la scritta con cui personaggi di tutto il mondo si sono fatti ritrarre.

"Faremo tutto il possibile" per la liberazione delle ragazze, ha affermato Cameron, ricordando che la Gran Bretagna sta collaborando con le autorità nigeriane e ha già inviato nel Paese africano una squadra di esperti in anti-terrorismo e intelligence per lavorare con un altro team arrivato dagli Stati Uniti.

Ieri Michelle Obama ha parlato al posto del marito Barack nel discorso del sabato per lanciare un appello alla liberazione. Anche papa Francesco ha twittato invitando alla preghiera per le ragazze.

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