E' morto il nazista Erich Priebke

L'ex ufficiale fu uno dei responsabili dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, in cui 335 civili e militari furono fucilati come rappresaglia per un attacco partigiano che aveva provocato la morte di 33 militari tedeschi.
Il 29 luglio scorso l'ex ufficiale nazista responsabile del massacro delle Fosse Ardeatine ha compiuto 100 anni. Tensioni e parapiglia ci furono sotto la sua casa in zona Boccea. Sotto l'abitazione dell'ex capitano delle SS naziste, i manifestanti
esposero diverse bandiere di Israele con la stella di David e alcuni manifesti con scritto "Lui può festeggiare il suo compleanno, le sue vittime no". Sulle auto del quartiere su altri volantini c'era scritto "Quando si è assassini l'età non conta. Diciamo no alle feste di compleanno per l'assassino nazista". Poi la commossa lettura dei nomi delle 335 vittime delle Fosse Ardeatine, pronunciati al megafono.
Erich Priebke, che morto oggi a Roma l'ex capitano delle SS, condannato all'ergastolo per la strage delle Fosse Ardeatine. Priebke aveva 100 anni. Lo annuncia il suo legale. Ha lasciato come "ultimo lascito" - fa sapere l'avvocato - un'intervista scritta e un video, "testamento umano e politico".

Era nato a Hennigsdorf il 29 luglio 1913. A 20 anni aderì al partito nazionalsocialista tedesco. Dopo la fine della guerra fuggì da un campo di prigionia vicino a Rimini e si rifugiò in Argentina. Fu estradato in Italia nel 1995 e al termine di un lungo processo, nel 1998, fu condannato all'ergastolo, ma vista l'età avanzata - aveva già 85 anni - fu mandato ai domiciliari. Nel 2009 ha ottenuto il permesso di lasciare la sua casa "per fare la spesa, andare a messa, in farmacia" e affrontare "indispensabili esigenze di vita". Priebke abitava in una strada tra via Boccea e via Aurelia.


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