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Egypt Air: due le ipotesi che hanno causato il disastro

L'aereo Egypt Air ha compiuto brusche virate ed ha improvvisamente perso quota prima di scomparire dai radar, ha detto il ministro della Difesa greco. Le ipotesi. "Si potrebbe trattare di un atto terroristico, ma al momento non abbiamo certezze", ha detto il ministro dell'Aviazione egiziano Sherif Fatih in conferenza stampa, aggiungendo che "ci sono delle ipotesi, ma bisogna ancora analizzare tutte le informazioni raccolte". Funzionari della sicurezza egiziana stanno eseguendo controlli sull'identità dei passeggeri per verificare eventuali loro collegamenti con estremisti. "Incidente o terrorismo, nessuna strada è da scartare né da privilegiare", ha detto il presidente francese, Francois Hollande.

Il volo MS 804 era partito dall'aeroporto Charles de Gaulle alle 23.09 di ieri e sarebbe dovuto arrivare al Cairo alle 3.15 ora locale. In particolare, l'ultimo contatto è avvenuto 10 minuti prima della scomparsa e la sua ultima apparizione sui radar è stata rilevata dopo essere entrato per 10 miglia (circa 16 km) nello spazio aereo egiziano - alle 2.30 di oggi - quando si trovava a un'altitudine di 37mila piedi (circa 11.300 metri) sul Mediterraneo a circa 280 chilometri dalla costa egiziana.

Fonti dell'Egypt Air avevano riferito che poco prima della sparizione dai radar, alle 2.26, dall'aereo era partito un Sos, mentre un segnale di emergenza è stato captato alle 4.26, circa due ore dopo aver perso le tracce del velivolo. Quest'ultimo segnale, secondo la compagnia, potrebbe essere stato inviato dall'apparecchiatura per la localizzazione dell'aereo installata a bordo. Ma il primo ministro Sherif Ismail ha smentito la notizia, affermando che "non vi è alcuna informazione" sull'accaduto. Ad ulteriore conferma dell'ipotesi secondo cui l'aereo è precipitato in mare c'è la testimonianza del capitano di un mercantile, il quale ha detto di avere visto fiamme nel cielo questa notte a circa 240 chilometri a sud dell'isola greca di Karpathos.

Secondo fonti greche l'aereo della Egypt Air scomparso la notte scorsa con 66 passeggeri a bordo ha compiuto brusche virate ed ha improvvisamente perso quota prima di scomparire dai radar. Poco prima il pilota si era messo in contatto con le autorità dell'aviazione greca e non aveva segnalato alcun problema. Anzi, riferisce l'addetto, "era di buon umore e ha ringraziato in greco". "L'unica certezza è che l'aereo è scomparso", dice il ministro dell'Aviazione egiziano Sherif Fatih, "Si potrebbe trattare di un atto terroristico, ma al momento non abbiamo certezze

Resta fitto il mistero sull'aereo Egyptair, un Airbus A320-232, scomparso dai radar la notte scorsa mentre era in volo fra Parigi e Il Cairo. L'Egitto ritiene più probabile che si tratti di terrorismo che non di un guasto.  Secondo alcuni media francesi il relitto sarebbe stato individuato al largo dell'isola greca di Karpathos, in acque territoriali egiziane. In questa stessa zona il capitano di un mercantile aveva detto di avere visto "fiamme nel cielo", la notte scorsa, a circa 240 chilometri a sud dell'isola. Ma l'Egitto smentisce: "Nessun ritrovamento, parliamo di aereo disperso".Per il momento dunque c'è una sola certezza: il velivolo è precipitato in mare quando si trovava a poche centinaia di chilometri dalle coste egiziane.

Secondo alcuni media francesi l'aereo sarebbe stato ritrovato vicino all'isola greca di Karpathos, in acque territoriali egiziane. In questa zona il capitano di un mercantile aveva detto di avere visto "fiamme nel cielo" questa notte a circa 240 chilometri a sud dell'isola.

Intanto, una riunione interministeriale di crisi si è tenuta all'Eliseo con il presidente Francois Hollande alle 8.30 e il capo dello Stato francese ha parlato al telefono con il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, con il quale ha concordato una "stretta cooperazione". Le procure di Parigi e del Cairo hanno aperto un'indagine.

Era stato fabbricato nel 2003 l'Airbus A320-232 scomparso nella notte mentre era in volo da Parigi al Cairo, secondo gli ultimi dettagli resi noti dalla EgytpAir. Il pilota aveva un'esperienza di 6.275 ore di volo, di cui 2.101 su quel tipo di velivolo, mentre il copilota aveva un'esperienza di 2.766 ore.

A bordo c'erano 56 passeggeri - tra cui un bambino e due neonati -, tre addetti alla sicurezza e sette membri dell'equipaggio. Non c'erano cittadini italiani. La maggioranza dei passeggeri sono egiziani (30), oltre a 15 francesi, un britannico, un belga, due iracheni, un kuwaitiano, un saudita, un sudanese, un portoghese, un algerino, un canadese e un cittadino del Ciad.

La scomparsa del volo MS 804 dell'Egypt air nei cieli tra la Grecia e l'Egitto è solo l'ultimo, in ordine di tempo, di una lunga scia di disastri aerei degli ultimi anni. Secondo del archivio della Agenzia ansa da Ustica nel 1980 a Lockerbie nel 1988 fino al volo Mh370 della Malaysia scomparso nel nulla nel 2014, numerosi sono anche i misteri che hanno riguardato molti degli incidenti. Ecco una breve cronologia di alcuni dei disastri aerei degli ultimi decenni.

La sera del 27 giugno 1980 un Dc9 dell'Itavia in volo da Bologna a Palermo esplode nel cielo di Ustica con 81 persone a bordo. Le indagini sulle varie ipotesi - cedimento strutturale, bomba, missile - si dipanano tra accelerazioni, depistaggi e battaglie legali. Ci vogliono 33 anni prima che la Cassazione scriva una parola chiara su quanto avvenne quella notte: fu un missile, lanciato da aerei impegnati in un'azione di guerra, a far precipitare l'aereo e i radar italiani, civili e militari, non vigilarono come avrebbero dovuto e quindi vanno condannati a risarcire i familiari come aveva già deciso il tribunale di Palermo. Ma la nazionalità degli aerei impegnati non è stata mai accertata.

E' il 21 dicembre 1988 quando un un Boeing 747-121 della Pan Am cade nei pressi di Lockerbie, in Scozia, con 270 persone a bordo, in gran parte americani. Dopo pochi giorni comincia ad emergere la pista del terrorismo (una bomba a bordo) e nel 2003 il regime libico del defunto colonnello Muammar Gheddafi riconosce ufficialmente le proprie responsabilità nell'attentato e paga 2,7 miliardi di dollari di indennizzo alle famiglie. Ma a distanza i contorni del caso non sono ancora chiariti completamente.

2007: il volo della brasiliana Tam Linhas Ae'reas finisce fuoripista nell'atterraggio all'aeroporto Congonhas di San Paolo. Muoiono quasi 200 persone.

2008: a Madrid un MD-82 della compagnia Spanair appena decollato per le Canarie si incendia, va fuori pista e si spezza in due. 154 morti.

2009: il volo Air France 447 partito da Rio e diretto a Parigi precipita nell'Oceano Atlantico: 228 i morti.

2010: in aprile, un Tupolev-Tu 154 con a bordo il presidente della Polonia, Lech Kaczynski, si schianta all'aeroporto di Smolensk. Con lui muoiono altre 94 persone. A maggio, un aereo di Air India Express esce di pista a Mangalore, 160 morti.

2012: un volo della nigeriana Dana Air, si schianta su un edificio a due piani a Lagos: 163 i morti.

2013: l'aereo con a bordo Vittorio Missoni, la compagna Maurizia Castiglioni e i coniugi bresciani Guido Foresti e Elda Scalvenzi, un pilota e un copilota, scompare dai radar mentre è in volo da Las Roques a Caracas. Ci vogliono più di sei mesi prima che il relitto venga individuato in fondo al mare a 70 metri di profondità al largo dell'arcipelago.

2014: è l'anno nero per la Malaysia Airlines. Il volo MH370 scompare misteriosamente a marzo con 239 persone a bordo, in viaggio da Kuala Lumpur a Pechino. Un frammento d'ala e' stato trovato l'anno scorso sull'isola della Réunion. Ancora mistero sull'accaduto. Il 17 luglio nei cieli dell'Ucraina orientale viene abbattuto dall'esplosione di un missile l'MH17. 298 morti.

2015: il 24 marzo il volo Germanwings 9525 precipita sulle Alpi francesi. 150 i morti, compreso il copilota Andreas Lubitz che ha fatto volontariamente schiantare l'aereo. Il 31 ottobre l'Airbus 321 della compagnia Kogalymavia, decollato da Sharm el-Sheikh diretto a San Pietroburgo, si schianta dopo l'esplosione di una bomba artigianale rivendicata dall'Isis. 224 i morti.

 

 

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