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"Coalizione come contro Hitler", Russia e Francia uniti contro l'Isis

Mentre Parigi tenta di riprendersi dopo il massacro di venerdì arrivano nuovi arresti di presunti terroristi. In Germania, vicino ad Acquisgrana sono state fermate cinque persone tra cui due donne in relazione agli attentati di Parigi.  Intanto l'Europa interviene in aiuto della Francia sia dal punto di vista militare che economico. "La Francia ha chiesto aiuto e l' Europa unita risponde sì" fa sapere Federica Mogherini, assieme al ministro francese della Difesa Jean-Yves Le Drian, annunciando il sostegno "unanime" del Consiglio Difesa all'attivazione della clausola di difesa collettiva prevista dall'art. 42.7 del Trattato di Lisbona chiesta da Hollande.

 

Ma Parigi chiede e ottiene aiuto anche dal punto di vista economico all'Ue. "Dobbiamo dare tutti gli strumenti a polizia e gendarmeria - ha detto il primo ministro Manuel Valls - in uomini e in investimenti. Questo non lo faremo a detrimento del bilancio di altri settori. L'Europa deve capire. E aiutarci". Parigi "sarà costretta a non rispettare" gli impegni di bilancio europei.

Cosi a pochi giorni dagli attentati di Parigi, la Francia sfida l'Unione europea sostenendo che difendersi è più importante del rispetto delle regole imposte da Bruxelles.

"Abbiamo la necessità di rafforzare la sicurezza a causa degli attentati del 13 novembre", ha detto il premier francese Manuel Valls, "La Commissione Ue deve capire che la lotta contro l'Isis riguarda la Francia ma anche l'Europa. Gli impegni sul deficit di bilancio presi con l'Ue non saranno rispettati perché il governo ha dovuto modificare i piani di bilancio per assumere migliaia di poliziotti e gendarmi".

Parigi è al momento sotto procedura per deficit eccessivo e deve rispettare gli obiettivi di consolidamento fiscale fissati dall'Europa, obiettivi che, avverte oggi la Commissione, la Francia rischia di mancare. Stessa sorte potrebbe capitare all'Italia, che in questi giorni ha annunciato un rafforzamento del sistema di difesa con 120 milioni di euro in più a bilancio.

Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, da Bruxelles,  esclude un intervento in Siria. "Non escludo - spiega - il rafforzamento dell'intervento in Iraq, nel senso che lo stiamo rafforzando. Mentre i numeri previsti per la nostra missione dal decreto precedente erano attorno alle 500 persone, il decreto che in questo momento è in discussione al Parlamento ne prevede 750. L'Italia ha assicurato alla Francia la massima disponibilità rispetto alla collaborazione del nostro Paese". Il ministro ha ricordato che sul piano militare "l'Italia fa già molto perché siamo tra i primi contingenti in Iraq per la lotta all'Isis" ma è disponibile a dare anche altre forme di sostegno.  "E' chiaro - ha specificato Pinotti - che la lotta al terrorismo non si gioca soltanto con lo strumento militare. C'è il tema della propaganda sul web, quello dei finanziamenti, quello delle indagini e dell'intelligence. Quindi ritengo che le possibilità per collaborare maggiormente possano essere molte". "Venerdì - ha continuato il ministro - c'è un'importante riunione dei ministri degli Interni e quella sarà una nuova puntata dove alcune delle cose che possono servire verranno messe a punto". "Noi sappiamo - ha concluso - che la lotta al terrorismo avrà tempi lunghi e quindi dobbiamo lavorarci con estrema attenzione, mettendo a fuoco gli strumenti necessari e coordinando tutti gli interventi. Credo che però il messaggio più forte di questa mattina è stata la disponibilità di tutti i 28 paesi a dare un sostegno bilaterale sulla base di quelle che saranno le necessità".

Intanto Vladimir Putin tende una mano alla Francia, tragicamente colpita dagli jihadisti il 13 novembre scorso.

Il leader russo, infatti, ha dato ordine alle unità della Marina Militare, che incrociano nel Mediterraneo, di stabilire contatti con quelle francesi e di collaborare con loro "come alleate" contro lo Stato Islamico in Siria.

Queste parole sarebbero state pronunciate da Putin durante una riunione con i vertici della Forze Armate presso il ministero della Difesa.

Il leader del Cremlino ha definito "necessario" il coordinamento con il gruppo navale della Francia, anche alla luce dell’imminente arrivo in zona della portaerei a propulsione nucleare "Charles de Gaulle", ammiraglia della flotta di Parigi.

Secondo si può leggere in una dichiarazione adottata dalla camera bassa del parlamento, la Duma russa ha chiesto ai Paesi europei, del Nord America e del Medio Oriente di formare una coalizione anti-terrorismo come quella anti Hitler. Questa idea era già stata lanciata da Putin durante il suo discorso in occasione della 70esima Assemblea delle Nazioni Unite: "Ultimamente si sente parlare spesso delle ambizioni della Russia. Come se chi parlasse di questo non abbia ambizioni. Il discorso non riguarda le ambizioni, ma gli interessi globali per creare davvero una coalizione antiterroristica internazionale. Così come all'epoca la coalizione anti-Hitler unì al suo interno soggetti comleatmente diversi, oggi è il momento di creare una coalizione per sconfiggere il terrorismo".

Proprio mentre i media diffondevano queste notizie, Hollande parlava telefono con Putin, confrontandosi sulla possibilità di un "coordinamento di sforzi" contro lo Stato islamico. Durante la conferenza generale dell’Unesco, il presidente francese ha inoltre affermato: "La nostra risposta deve essere spietata sia all’esterno che all’interno".

Intanto novita sulla caduta del aereo Russo : e' stato un atto terroristico a causare la catastrofe dell'Airbus russo nei cieli del Sinai: lo ha riferito il capo dei servizi segreti russi (Fsb), Aleksandr Bortnikov, a Putin. Lo riporta la Tass. Bortnikov ha riferito dei risultati dell'inchiesta durante una riunione al Cremlino ieri in tarda serata dopo il ritorno di Putin dal G20 in Turchia. Alla riunione hanno partecipato il ministro della Difesa Serghiei Shoigu, il direttore dell'Fsb Aleksandr Bortnikov, il capo di stato maggiore delle forze armate russe Valeri Gherasimov, il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov, e il direttore del servizio di sicurezza all'estero, Mikhail Fradkov.

Vladimir Putin "ha ordinato ai servizi speciali" russi "di eliminare" le persone responsabili dell'attacco terroristico che ha causato la tragedia dell'Airbus russo nel Sinai. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass.

"L'Egitto smentisce l'arresto di due funzionari dell'aeroporto di Sharm el Sheikh, sospettati di di aver aiutato a piazzare la bomba sull'aereo russo precipitato in Sinai", come annunciato da alcuni media internazionali. Lo riferisce l'agenzia Mena citando fonti del ministero dell'Interno. "La notizia è falsa e priva di fondamento"

I responsabili del disastro aereo nel Sinai saranno scovati "ovunque si nascondano" e puniti: lo ha promesso Vladimir Putin dopo che i servizi segreti russi hanno rivelato che a causare la tragedia e' stata una bomba. Putin ha sottolineato che Mosca conta sul sostegno dei partner internazionali nella ricerca dei criminali. "Li cercheremo dappertutto, dovunque si nascondano, li troveremo in ogni posto del mondo e li puniremo", ha dichiarato Putin. Il leader del Cremlino ha quindi affermato che "non e' la prima volta che la Russia affronta barbari crimini terroristici, spesso senza alcun motivo visibile esterno o interno come e' stato nel caso dell'esplosione nella stazione di Volgograd alla fine del 2013". "Non abbiamo dimenticato nulla e nessuno - ha proseguito Putin -, l'uccisione di nostri cittadini nel Sinai e' uno dei piu' sanguinosi crimini come numero di vittime: non asciugheremo le lacrime dalla nostra anima e dal nostro cuore, cio' che e' successo rimarra' con noi per sempre, ma - ha ribadito il leader russo - non ci impedira' di trovare e punire i criminali".

I raid aerei russi contro i jihadisti in Siria devono essere intensificati "affinche' i criminali capiscano che il castigo e' inevitabile": lo ha dichiarato Putin dopo che i servizi segreti russi hanno rivelato che a causare la tragedia dell'Airbus russo nel Sinai e' stata una bomba. "L'attivita' bellica dell'aviazione in Siria - ha detto Putin - non deve essere solo continuata: deve essere rafforzata, affinche' i criminali capiscano che il castigo e' inevitabile. Chiedo al ministero della Difesa e allo stato maggiore generale di fornire proposte in tal senso. Controllero' come va il lavoro"

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