Berlusconi rischia di essere indagato per corruzione

Silvio Berlusconi rischia di essere indagato per corruzione in atti giudiziari : è questo il reato ipotizzato di lui e dei suoi legali Ghedini e Longo, oltre che di alcune ragazze ospiti ad Arcore, dai giudici di Milano nelle motivazione del cosiddetto processo Ruby 2.

Silvio Berlusconi è ''gravemente'' indiziato del reato ''di corruzioni in atti giudiziari'' in qualità ''di soggetto che elargiva il denaro e le altre utilità'' alle ragazze-testimoni. Lo scrivono i giudici della Quinta sezione penale del tribunale di Milano, presieduti da Annamaria Gatto, nelle motivazioni della sentenza 'Ruby 2'.

Le motivazioni sono state depositate con qualche giorno di anticipo rispetto alla scadenza dei termini le motivazioni della sentenza con cui lo scorso luglio Lele Mora ed Emilio Fede sono stati condannati a 7 anni e Nicole Minetti a 5 anni per il caso Ruby. Nelle motivazioni si sapranno anche le ragioni per cui il tribunale ha disposto la trasmissione degli atti al Pm per, tra gli altri, Silvio Berlusconi, i suoi legali e Ruby.

Il Cavaliere è "gravemente" indiziato, spiegano le motivazioni della sentenza, perché "soggetto che elargiva il denaro e le altre utilità" alle testimoni. Nel testo si ricostruisce quanto avvenuto in una riunione tenutasi ad Arcore il 15 gennaio 2011, quando - dopo una perquisizione - molte ragazze vennero convocate.

"I soggetti partecipanti alla riunione - scrivono i giudici - e, quindi, anche tutte le ragazze, sono gravemente indiziati". I due legali di Silvio Berlusconi, presenti anche loro, vengono citati "in qualità di concorrenti".

Il reato di corruzione in atti giudiziari riguarderebbe anche Ruby e il suo legale, Luca Giuliante, che si sarebbe interessato "ai vari pagamenti in contanti e bonifici", ricevuti "periodicamente".

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