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L’estate pro life Repubblicana

Il leader repubblicano Rick Perry durante un discorso

Il leader repubblicano Rick Perry durante un discorso

 

Da quando il presidente Barack Obama, non appena rieletto al suo secondo mandato, ha rilanciato la sua campagna per l’aborto libero e gratuito per tutti,  diversi Stati federali hanno ristretto la normativa sull’“interruzione di gravidanza”, legalizzata negli Stati Uniti nel 1973, con la sentenza “Roe vs Wade”. L’ultimo Stato a vietare l’aborto oltre la ventesima settimana, imponendo regole severissime ai medici e alle cliniche abortive, è stato il Texas che, il 13 luglio scorso, dopo una lunga battaglia, ha approvato definitivamente una nuova legge al Senato con 19 voti favorevoli contro 11. La legge richiede anche che per ogni aborto, compresi quelli indotti per pillola, si vada obbligatoriamente in ospedale.

 

Leggi anti-aborto in Texas e North Carolina

Informa Richard Mileti, dell’associazione Italo Americani per la Vita, che la legge approvata dal governo legislativo dello Stato del Texas, con controllo principalmente Repubblicano, è la più “generosa” in termini pro life dell'intera America, in quanto «proibisce l'aborto dopo 20 settimane di gravidanza ed obbliga le cliniche dell'aborto ad osservare le regole di ammissione come in un ospedale. La nuova legge avrà come risultato la chiusura di tutte le cliniche dove effettuano l'aborto eccetto 5 o 6 nello stato del Texas, il secondo stato più grande degli Stati Uniti con un popolazione di 26 milioni di abitanti» (cfr. il profilo facebook degli Italo Americani per la Vita: https://www.facebook.com/ItaloAmericaniPerLaVita?ref=stream).

Nel silenzio dei nostri media, per i quali l’informazione sugli Stati Uniti inizia e finisce (o quasi) solo con le attività di Obama e del suo governo, Mileti informa che una proposta simile a quella del Texas è stata approvata anche nel North Carolina, ed è stata firmata da un altro importante governatore Repubblicano, Pat Mc Cory, il 29 luglio 2013. In entrambi gli Stati, ha commentato il responsabile degli Italo Americani per la Vita, «i legislatori Democratici sono stati unanimemente opposti a qualsiasi proposta di restrizione sull'aborto».

I due Rick che portano avanti le battaglie pro life in America 

La legge pro life texana, fortemente voluta dal Governatore Repubblicano James Richard “Rick” Perry, è passata in effetti dopo numerosi tentativi di ostruzionismo da parte di esponenti pro choice. Alla fine, però, è stata approvata ed ha avuto notevole risalto, tanto da essere definita dall’ultimo candidato del Great Old Party alle Presidenziali, Rick Santorum, come la conquista di un più ampio «movimento d’amore» (cit. in Sandy Fitzgerald, Santorum: Texas Abortion Bill Is About 'Love', in Newsmax.com, 12 luglio 2013).

Il Governatore del Texas Perry, cristiano conservatore simpatizzante del movimento dei “Tea Party”, è dal 21 dicembre 2000 alla presidenza dello Stato nordamericano, succeduto all’ex Presidente degli Stati Uniti George W. Bush.

Perry, nel Partito Repubblicano si è sempre battuto in favore dell’anti-abortismo, in particolare sostenendo la battaglia per l’impegno pubblico, attualmente vigente in 19 Stati federali, d’informare obbligatoriamente le donne sui «rischi di cancro al seno, di sofferenza del feto o di depressione in caso di aborto». Per questo in Texas è riuscito nel 2010 ad approvare una legge che impone alle donne in procinto di abortire di sottoporsi prima ad un’ecografia per vedere quello che i pro choice chiamano ipocritamente il “frutto del concepimento”. L’ultima legge texana da lui voluta, ad avviso di Santorum, costituisce «un momento importante che fa capire a tutti quanti a che punto è davvero il dibattito sull’aborto in America». «Il volto del movimento pro-life – ha aggiunto l’ex candidato Repubblicano alle presidenziali americane - è fatto da persone che ogni giorno incontrano e abbracciano donne, indipendentemente dal fatto che queste siano intenzionate ad abortire o meno. Le amanoè il movimento dell’amore. E’ di questo che si tratta».

Santorum, infine, ha evidenziato che la legge texana «protegge bambini che nascono vivi», aggiungendo che i suoi promotori e sostenitori non sono assolutamente da dipingere, come hanno fatto invece diversi esponenti dello schieramento Democratico e dei media, «un gruppo estremista».

Il leader repubblicano Rick Santorum

Il leader repubblicano Rick Santorum

 

L’offensiva pro life di Rick Santorum

Per incentivare l’offensiva estiva pro life della destra Repubblicana, il 13 luglio Santorum ha organizzato una conferenza-stampa con il Vice-Governatore del Texas, David Dewhurst, e altri esponenti politici locali, con l’obiettivo di rilanciarne i contenuti ed attaccare i Democratici, la stampa liberal e quei Repubblicani che, a livello nazionale, non sono d’accordo con la loro mobilitazione diretta a varare nei vari Stati federati leggi più restrittive sull’aborto.

L’iniziativa di Perry ha riscosso notevole eco negli ambienti del Great Old Party, ad ulteriore dimostrazione della veridicità di quanto va da tempo affermando un osservatore autorevole della politica statunitense, il prof. Howard Schweber dell’Università del Wisconsin, per il quale «Negli ultimi due decenni, la destra religiosa americana è diventata sempre più cattolica, sia in senso letterale che metaforico» (La “cattolicizzazione” della destra americana, The Huffington Post, 29 febbraio 2012). Si tratta di politici ed intellettuali, come ad esempio, oltre ai due “Rick” sopra citati, Pat Buchanan, John Neuhaus e William F. Buckley, che recuperando la tradizione del diritto naturale sulla scia di S. Tommaso d’Aquino, a livello pratico, combattono nel modo più convincente e deciso contro le derive dell’immoralità sociale, della fecondazione artificiale e dell’omosessualismo.

Sui media, nelle università, nei tribunali e nello stesso Congresso nazionale, sono questi intellettuali cattolici a fornire la cornice teorica che modella gli argomenti conservatori nel dibattito pubblico su un’ampia gamma di questioni. Ma, nel nostro dibattito pubblico, come mai non hanno mai rilievo?

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