Braccio di ferro fra i partner dell'Eurozona e il governo Tsipras

Sul fronte politico-diplomatico prosegue il braccio di ferro fra i partner dell'Eurozona e il governo Tsipras. Anche se il filo del negoziato non si è certo interrotto. Anzi, approffittando della riunione dei ministri dell'Economia e delle Finanze in corso oggi a Bruxelles, i contatti proseguiranno. "Spero che la Grecia chieda un'estensione del programma di aiuti e poi potremo applicare la flessibilità", ha detto il presidente dell'Eurogruppo, l'olandese Jeroen Dijsselbleom, entrando proprio all'Ecofin. La prossima mossa, ha aggiunto, "sta ora ai greci, noi non possiamo imporre nulla".

Caute le parole del ministro delle Finanze di Atene. L'Europa "continuerà a cercare l'accordo migliore non solo per gli olandesi o per i greci, ma per tutti", ha detto Yanis Varoufakis, anche lui fermandosi a parlare con i giornalisti all'entrata dell'Ecofin.

"Il piano 'A' è che ci sia un accordo a 19 e questo è il solo piano sul tavolo", gli ha fatto eco il portavoce della Commissione Ue, Margaritis Schinas, rispondendo su eventuali piani B in caso di mancata intesa sulla Grecia. "La decisione finale dovrà essere concordata da tutti i 19 stati membri dell'eurozona, e questo l'ha reso chiaro ieri l'Eurogruppo".

Non c'è un piano B" per la Grecia, ed è "tempo che Atene chieda l'estensione del programma". Così il commissario Ue agli Affari Economici, Pierre Moscovici, a margine dell'Ecofin in corso oggi a Bruxelles, commenta il fallimento delle trattative sul rifinanziamento del debito all'Eurogruppo di ieri.

Intanto, in Grecia, l'ex premier Antonis Samaras ha telefonato ai leader dei partiti To Potami, Stavros Theodorakis, e del Pasok, Evanghelos Venizelos, per proporre - come egli stesso l'ha definito - un coordinamento di un'azione comune delle forze filo-europee. I due partiti non hanno respinto la proposta del leader di Nea Dimokratia, ma hanno preferito per ora prendere tempo. Secondo i media, ambienti vicini al leader di To Potami hanno risposto che il partito non entra nella logica della creazione dei fronti comuni, ribadendo che ora tocca al premier prendere iniziative, mentre hanno ricordato la richiesta di Theodorakis di convocazione del presidente della Repubblica di un Consiglio dei leader dei partiti politici per affrontare la questione. Da parte sua l'ex premier ha scritto in una nota che "nonostante gli sviluppi spiacevoli, il governo deve proseguire le trattative, unica via per uno sviluppo positivo per la Grecia. La trattativa deve essere condotta in modo responsabile vista l'importanza della situazione: abbiamo percorso molta strada e adesso non si può far saltare tutto in aria. La rottura non è una soluzione", conclude

Intanto volano i tassi dei titoli di Stato greci. Il bond a tre anni schizza al 19,50%, sfiorando i massimi dal 2012, quello sul titolo a 5 anni vola al 15,25% mentre il rendimento del decennale si attesta al 9,96%. Anche la Borsa di Atene è negativa, pur se in recupero rispetto all'apertura, e a metà seduta la perdita è al 2,22%.

La Borsa di Milano accelera e sale dello 0,67%, mentre proseguono in ordine sparso gli altri listini europei. Londra guadagna lo 0,46%. Altrove prevalgono i cali.