La crisi dei migranti è "la sfida più grande" per la Ue

La commissione Ue apre alla flessibilità relativa alle spese per i rifugiati. La decisione è stata comunicata dal presidente Jean Claude Juncker. l'Italia nella manovra ha inserito la richiesta di flessibilità puntando a ottenere uno 0,2% sul deficit dal capitolo migranti, circa 3 miliardi. Protesta la Lega con Matteo Salvini parlando di "una vergogna".
I costi straordinari per accogliere i migranti sostenuti dagli Stati europei saranno calcolati come eventi eccezionali alla luce dell’interpretazione più flessibile del Patto di Stabilità e Crescita.
"Il divario tra le promesse e la realtà deve essere colmato, altrimenti perdiamo la nostra credibilità"dice Jean Claude Juncker davanti alla plenaria dell'Europarlamento ricordando che rispetto all'impegno preso il 22 settembre "mancano ancora 2,3 miliardi" da parte dei governi che "tutti insieme hanno messo finora 483 milioni". Al vertice di La Valletta con l'Africa "dobbiamo arrivare con le tasche piene di promesse ma anche di impegni solidi".

La legge di stbilità vale tra i 26,5 mld ed i 29,6 mld di euro. La cifra oscilla in quanto la stima più prudenziale non tiene conto della cosiddetta "Clausola migranti" (3,1 mld): si tratta della flessibilità (0,2%) per l'emergenza immigrazione chiesta all'Ue ha detto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, parlando al Parlamento europeo a Strasburgo. "Se un Paese ha fatto uno sforzo straordinario, ci deve essere un’interpretazione conforme a questo sforzo", ha spiegato. Juncker ha sottolineato che l’esecutivo Ue "sulla base di un’analisi Paese per Paese esaminerà se si debba tenere in conto dei costi sostenuti per accogliere i rifugiati". Juncker ha così confermato che la Commissione europea applicherà la clausola di flessibilità nel giudizio sui conti pubblici degli Stati membri, tenendo conto delle spese sostenute per gestire la crisi migratoria, pur con la precisazione che il riconoscimento della flessibilità sarà legato alla dimensione dello sforzo e comunque valutato "Paese per Paese". "Il patto è il patto", ha ricordato Juncker del Patto di stabilità, "siamo di fronte a una situazione eccezionale, e vedremo Paese per Paese in che misura si deve tener conto dei costi che comporta la gestione della crisi dei migranti".

Juncker ha chiarito che "se un Paese compie uno sforzo straordinario, se ne deve tener conto". Questo significa anche che "chi non compie uno sforzo straordinario non vedrà l’applicazione di questa flessibilità". In sintesi, ha concluso Juncker, "chi vuole vedersi riconoscere la flessibilità deve dimostrare innanzitutto responsabilità
"Che piaccia o meno dobbiamo cooperare con la Turchia". Lo dice Jean Claude Juncker riconoscendo che "esistono questioni irrisolte sui diritti umani e la libertà di stampa" ma sostenendo che "è necessario muoversi rapidamente" perché Ankara "è d'accordo perché i profughi restino in Turchia".
La crisi dei migranti è "la sfida più grande" per la Ue e "può distruggere conquiste come la libera circolazione del trattato di Schengen" dice il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, in apertura del suo intervento davanti alla plenaria del Parlamento Ue. "Può scatenare "scosse telluriche" negli equilibri dell'Unione.

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