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Lista Falciani: L'indagine che fa tremare i potenti

I magistrati della procura di Torino, che avevano aperto un fascicolo di indagine nel 2010, si erano rivolti ai colleghi spagnoli chiedendo di poter consultare i dati bancari in loro possesso dal 2013 e provenienti anch'essi dall'archivio sottratto alla Hsbc da Hervé Falciani (il quale sostiene di aver allertato le autorità britanniche già dal 2008). Da qui, il nome della cosiddetta Lista Falciani.

 

Liste di nomi e dati bancari su evasori fiscali forniti da una "talpa", l'esperto informatico italo-francese Hervé Falciani, da cui stanno emergendo segreti imbarazzanti di vip e potenti di tutto il mondo. E' l'inchiesta giornalistica chiamata 'Swissleaks' con cifre che danno il capogiro compiuta tra Parigi, Washington, Bruxelles e Ginevra, su una gigantesca frode  internazionale. E che fa tremare vip e politici di tutto il mondo, italiani compresi. La bufera si è scatenata sul vasto sistema di evasione fiscale che sarebbe stato accettato e incoraggiato - secondo le indagini del quotidiano Le Monde - dalla banca britannica HSBC, il secondo gruppo bancario mondiale, attraverso la sua filiale svizzera HSBC Private Bank.

 

Tra i vip interessati a livello internazionale nell'inchiesta, spiccano i nomi dell'attore francese Gad Elmaleh, compagno di Charlotte, figlia di Carolina di Monaco, del re del Marocco, Mohamed VI, dell'attore americano John Malkovich.

Vacillano, secondo il giornale francese che nell'ambito di un consorzio condivide l'inchiesta con una sessantina di media internazionali, i vertici bancari di mezzo mondo.

A Pechino è risultata coinvolta la figlia dell' ex premier Li Peng, Li Xiaolin, mentre tra i titolari di conti bancari c'erano anche diversi uomini della Golden Chain, il gruppo dei principali finanziatori di Al Qaida, ha rivelato Le Monde.

Tra i tycoon con depositi HSBC, secondo il Guardian, c'eraFrank Giustra, il re canadese delle miniere; l'imprenditore britannico Richard Caring, il pilota di Formula Uno Michael Schumacher e Jeffrey Epstein, l'uomo d'affari al centro dell'ultimo Sexgate in cui fu coinvolto l'ex presidente Usa Bill Clinton.

Secondo la denuncia di una donna all'epoca minorenne, Epstein avrebbe fornito "lolite" in pasto a amici potenti, tra quali il Principe Andrea e lo stesso Bill. Ci sono anche politici e donatori del partito conservatori britannico, tra i quali un ex tesoriere legato a David Cameron, sono fra i clienti della filiale svizzera della Hsbc, secondo quanto ha rivelato la Bbc facendo fra l'altro i nomi del deputato conservatore Zac Goldsmith e di suo fratello Ben, l'armatore Lord Sterling e Georg von Opel, l'erede della casa automobilistica e tra i maggiori finanziatori Tory. C'è poi il nome Rami Makhlouf, cugino del presidente Bashar al Assad e uomo più ricco della Siria, con un conto da 15 milioni di dollari.

Nel calderone dello scandalo anche la futura candidata alle presidenziali Usa, Hillary Clinton. La fondazione benefica creata da suo marito Bill dopo aver lasciato la presidenza ha ricevuto un totale di 81 milioni di dollari da sette ricchi magnati internazionali i cui forzieri erano custoditi nei caveaux della filiale svizzera della banca HSBC. Il Dipartimento di Stato - secondo il Guardian - sta valutando se aprire un'azione legale contro l'istituto di credito e i suoi dirigenti, che potrebbero aver aiutato ricchi clienti Usa a frodare il fisco.

Da tempo la Guardia di Finanza aveva concluso gli accertamenti sui 5.439 nomi di italiani contenuti nella prima lista Falciani, che le nostre autorità ottennero già cinque anni fa. Oltre tremila verifiche, 741 milioni di redditi non dichiarati finiti in Svizzera e sottratti al fisco, un migliaio di italiani che hanno scudato i propri depositi facendo rientrare un tesoretto di un miliardo e 600 milioni e obbligando così decine di procure italiane, complice anche la prescrizione, ad archiviare centinaia di inchieste. La procura piemontese era stata la prima nel 2010 ad aprire un fascicolo in Italia e inviò successivamente le carte a 120 procure, competenti in base al principio del luogo di residenza della persona indagata. I magistrati si erano poi rivolti ai colleghi spagnoli per consultare ulteriori nomi della lista Falciani, una sorta di 'seconda lista'.In realtà sia il nominativo di Valentino Rossi, sia quello di Flavio Briatore e dello stilista Valentino erano già emersi anni fa, assieme a quelli degli altri stilisti Renato Balestra, Sandro Ferrone e Giuseppe Lancetti, del gioielliere Bulgari, della soubrette Elisabetta Gregoraci, del presidente della Confcommercio di Roma Cesare Pambianchi, dell'attrice Stefania Sandrelli, della principessa Fabrizia Aragona Pignatelli, di Francesco D'Ovidio Lefebre e di tanti altri tra cui anche società come Telespazio, colosso specializzato in armamenti e sistemi di difesa. I conti erano in Svizzera in "modo perfettamente legale, rispettando tutte le leggi e i regolamenti fiscali - ha detto oggi Briatore - Non sono residente in Italia da oltre 25 anni e dunque non soggetto al fisco italiano. I conti tenuti presso la Hsbc sono da anni noti alle autorità giudiziarie italiane che non hanno mai rilevato irregolarità fiscali in merito".

Il settimanale L'Espresso, spulciando fra i nomi della 'lista Falciani', ha scovato il nome del deputato Pd, Pippo Civati. "Non ho soldi in Svizzera e non ne ho mai portati, né prelevati", ha detto il deputato Civati nel suo blog. "Il motivo per cui compare anche il mio nome dipende unicamente dal fatto che mio padre ha aperto quel conto nel 1994 indicandomi come procuratore, insieme a mia madre (in quanto eredi, per il caso in cui fosse mancato)".

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