Ventidue tifosi laziali trattenuti ancora a Varsavia

Ventidue tifosi su 149 fermati sono ancora trattenuti, mentre tutti gli altri liberati. I connazionali trattenuti sono accusati di adunata sediziosa e aggressione a pubblico ufficiale. Tutti potranno presentare appello e chiedere la scarcerazione su cauzione". Lo ha detto il vice ministro degli esteri Marta Dassù in un'informativa urgente alla Camera sui tifosi laziali fermati a Varsavia in occasione della partita di Europa League tra Lazio e Legia di giovedì scorso.

"Il ministro degli Esteri Emma Bonino ha avuto un colloquio con il suo omologo polacco nel quale ha formalmente chiesto di adoperarsi affinché siano liberati tutti gli italiani detenuti a Varsavia e ha chiesto di fare chiarezza sulla vicenda" aggiunge la Dassù. "Ieri una delegazione della Farnesina ha incontrato un gruppo di tifosi laziali", ha aggiunto.

Dalle informazioni raccolte dall'ambasciata italiana a Varsavia è emerso che solo "un limitato gruppo di tifosi" laziali fermati in Polonia "ha avuto un comportamento aggressivo nei confronti delle forze dell'ordine, ma la maggior parte no".

Il governo italiano esprime "una ferma condanna per ogni atto di teppismo ma ci aspettiamo che la Polonia, paese amico e partner tuteli i nostri connazionali".

Stando ai racconti dei tifosi raccolti dall'ambasciatore italiano a Varsavia i connazionali trattenuti in Polonia "sono stati trattati malissimo, con pochissimo cibo e acqua da parte delle autorita' competenti" conclude Marta Dassù.

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