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Putin ha invitato Tsipras a Mosca

Il presidente russo Vladir Putin ha invitato a Mosca per colloqui il premier greco Alexis Tsipras il 9 maggio prossimo. Lo ha annunciato la TV di Stato greca Nerit precisando che l'invito a Tsipras, ricevuto nel corso di una telefonata con Putin è stato confermato anche da funzionari a Mosca. Al centro dei colloqui, secondo le prime indiscrezioni di stampa, oltre ai rapporti della Grecia con i partner europei anche questioni riguardanti i gasdotti verso la Grecia e l'Europa.

«La decisione della Banca centrale europea sulla Grecia è legittima e opportuna, dal momento che mette tutti i soggetti in campo attorno a un tavolo» dice il premier Matteo Renzi.

«In un confronto diretto e positivo per una Unione che, andando oltre una concezione burocratica tutta rivolta alla austerità, sia capace di rispettare e far rispettare gli impegni presi e di guardare con maggiore fiducia e determinazione a un orizzonte europeo fatto di crescita e investimenti», aggiunge il presidente del Consiglio.

Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha esordito nella conferenza stampa congiunta con il suo omologo greco Varoufakis dicendo che la «Germania rispetta l'esito delle ultime votazioni in Grecia», ma che è necessario trovare un accordo con la Grecia «per tutta l'Europa». Poi l'affondo:?«Possiamo certamente aiutare Atene a trovare più tempo, ma le cause del problema devono essere rimosse». Il ministro ha quindi spiegato che la Grecia deve affrontare i problemi «con le tre istituzioni con cui ha affrontato il programma: la Bce, la Commissione Ue e il Fmi», aggiungendo che alcune misure annunciate dal nuovo governo ellenico «non vanno nella direzione giusta».

«La Grecia non prenderà più ordini, specialmente attraverso email». Lo scandisce il premier greco Alexis Tsipras, parlando in occasione della prima riunione del Parlamento di Atene. «La Grecia - insiste - non è più il povero partner che sta a sentire le prediche per fare i compiti a casa». E soprattutto, dice ancora, in riferimento alla decisione della Bce di non accettare più i suoi titoli a garanzia dei prestiti, «non può essere ricattata, perché la democrazia in Europa non può essere ricattata». Dopo il trionfo di Syriza al voto del 25 gennaio scorso, «la paura è finita, sono finiti il terrore ed il ricatto», continua il premier, il cui discorso è stato interrotto più volte dai parlamentari, «noi siamo un Paese sovrano, abbiamo una democrazia ed un contratto con il nostro popolo, onoreremo questo accordo». Quindi, secondo Tsipras - tornato ad Atene dopo un tour che lo ha portato nei giorni scorsi a Roma, Parigi e Bruxelles - è arrivato il momento per la Grecia e per l'Europa di «voltare pagina sull'austerità».mier greco Alexis Tsipras il 9 maggio prossimo. Lo ha annunciato la TV di Stato greca Nerit precisando che l'invito a Tsipras, ricevuto nel corso di una telefonata con Putin è stato confermato anche da funzionari a Mosca. Al centro dei colloqui, secondo le prime indiscrezioni di stampa, oltre ai rapporti della Grecia con i partner europei anche questioni riguardanti i gasdotti verso la Grecia e l'Europa.

La Grecia «non vuole esercitare ricatti nei confronti di nessuno, ma non ha intenzione di essere sottoposta ad alcun ricatto». 
Lo ha detto stamani, parlando alla Tv privata Mega, il portavoce del governo di Atene Gabriel Sakellaridis in riferimento agli ultimi sviluppi riguardanti la decisione della Bce di non accettare più i titoli di Stato ellenici.

La fonte ribadisce che «la liquidità delle banche greche è pienamente garantita» attraverso altri canali ancora disponibili e considera la decisione di Francoforte una forma di «pressione» per raggiungere un accordo tra la Grecia e i suoi creditori sul destino del debito.

 

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