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Alexandros Kapelis in recital – I Miti Greci

In collaborazione con la Direzione della Cultura del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Ellenica,Alexandros Kapelis presentera  Il suo originale programma “I Miti Greci”, attualmente in tournée mondiale, che esplora la mitologia greca come fonte d’ispirazione nel repertorio pianistico. “Un virtuoso della tastiera senza concessioni al pubblico o sentimentalismi decadenti” (Diari de Balears, Spagna), “un artista d’indiscutibile maturità artistica” (Estia, Grecia), e “in possesso di un innegabile temperamento” (El Porvenir, Messico),
La vasta ricchezza del mito greco, con le sue superbe esplorazioni filosofiche, ha esercitato un'influenza inevitabile sui grandi artisti di ogni epoca. Le arti visive e la letteratura sono state le più vulnerabili al fascino, la trascendenza e il carattere universale del mito greco. Allo stesso modo la Lirica, fin dai suoi inizi, è stata marcata dalle sue archetipiche figure eroiche e tragiche. In modo meno evidente, ma ugualmente notevole, la musica "pura" o "assoluta" non è stata immune allo spirito dell'Antichità Classica, la quale ha pervaso il repertorio pianistico. 
Con opere di Rameau, Clementi, Liszt, Debussy, Kostantinidis e Hadjidakis, questo programma trova la sua prima ispirazione nella Grecia e nella sua mitologia.
Di padre greco e madre Peruviana, Kapelis ha vissuto a New York la maggior parte della sua vita, dove all’inizio della sua carriera è stato riconosciuto dall’International Press Service-IPS come “uno dei più promettenti giovani musicisti classici di ogni nazionalità in attività a New York al momento.” Ospite durante varie edizioni del Progetto Martha Argerich a Lugano, Kapelis ha collaborato con artisti quali Mischa Maisky, Juri Bashmet, Renaud Capuçon, e la grande Martha Argerich. Nelle parole della stessa Argerich, Kapelis “non ha eguali per Rachmaninov, ma suona anche i classici con un gusto stupefacente.” 
Alexandros Kapelis si è esibito in sale che comprendono il Lincoln Center e le Nazioni Unite a New York, il Kennedy Center a Washington, il Chicago Cultural Center, la Cadogan Hall a Londra, la Salle Cortot e l’UNESCO a Parigi, i Musei Capitolini e il Palazzo del Quirinale a Roma, e il Megaron di Atene. I suoi concerti lo hanno portato in Inghilterra, Francia, Italia, Spagna, Austria, Svizzera, Grecia, Malta, Cipro, in Medio Oriente, nonché negli Stati Uniti, Messico, Sud America, e il Giappone. Come ospite solista, sono da citare i concerti con la Royal Philharmonic Orchestra di Londra e l’Orchesta Sinfonica di Praga. Inoltre, si è esibito con diversi ensemble con musicisti della Philharmonia Orchestra di Londra e della Filarmonica di New York.
Nella sua intensa attività cameristica, Kapelis ha collaborato per otto anni con i musicisti della Filarmonica di New York (Philharmonic Chamber Soloists), esibendosi nel Lincoln Center di New York e successivamente in varie capitali Europee. Più recentemente ha collaborato con artisti tra i più rinomati, quali Misha Maisky (violoncello), Yuri Bashmet (viola), Stanley Drucker (clarinetto), Renaud Capuçon (violino), e Martha Argerich (pianoforte). Kapelis si esibisce frequentemente in recital, con un repertorio che abbraccia tutti i periodi e in cui spesso abbina opere più conosciute a brani meno noti.
Alexandros Kapelis è nato a Lima, da padre greco e madre peruviana. Kapelis è cresciuto in entrambi i paesi con il vantaggio di un doppio retaggio culturale. Ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di cinque anni e appena ventenne si è trasferito a New York, dove all’inizio della sua carriera l’International Press Service (IPS) lo ha riconosciuto come “uno dei più promettenti giovani musicisti classici di ogni nazionalità in attività a New York al momento”. Successivamente, ha conosciuto Martha Argerich e ha vissuto in Belgio accanto alla grande pianista, che come mentore ha stabilito con lui un duraturo legame di amicizia. In virtù della nomina di “Artist in Residence” conferitagli dalla Fondazione Malipiero, Kapelis si trasferisce a Venezia alla fine del 2014.
Nella stagione 2015-16, nell’ambito della sua tournée “I Miti Greci”, Kapelis si esibisce in recital a Parigi, Bruxelles, Amsterdam, Berna, Ginevra, Zurigo, Vienna, Mosca, San Pietroburgo, Helsinki, Tallinn, Sao Paolo. In Italia, i suoi recital lo portano a Roma (Parco della Musica, Sala Sinopoli), Milano (Auditorium), Firenze (Teatro della Pergola), Palermo (Politeama Garibaldi), Vicenza (Teatro Olimpico) e Venezia (Palazzo Labia, RAI). Inoltre, Kapelis inizia una collaborazione come solista con l’ensemble di musicisti dell’Orchestra Filarmonica di Berlino, i Berliner Barock Solisten, registrando l’integrale dei concerti per tastiera e archi di J.S. Bach. La stagione 2015-16 vede Alexandros Kapelis fortemente coinvolto in un progetto d’ampio respiro a favore della sostenibilità.
Portato avanti sotto l’egida dell’UNESCO, “Project ECO” aspira ad unire le singole coscienze attraverso la musica, con il proposito di affrontare le forti sfide ambientali e sociali di oggi. Kapelis ha studiato con Rosa Basurco in Perù, con Dimitri Toufexis all’American College in Grecia, con Diane Walsh e Julius Levine al Mannes College of Music a New York, e con Noretta Conci a Londra. Ha frequentato le masterclass di direzione d’orchestra di Bruno Aprea all’Accedemia Internazionale delle Arti a Roma, e Gianluigi Gelmetti all’Accademia Chigiana. Ha diretto il “Giulio Cesare” di Handel al Festival di Ernen in Svizzera, e spesso dirige dalla tastiera i concerti per pianoforte di Bach e Mozart. Ha partecipato a diversi festival, in particolare durante varie edizioni del Progetto Martha Argerich a Lugano.
Kapelis è stato regolarmente apprezzato dalla stampa per la sua “completa padronanza della tecnica per riuscire a rendere la totalità della tavolozza sonora della tastiera” (Piedmont Post, USA), così come per le sue “esecuzioni scintillanti” (Washington Post, USA). Alexandros Kapelis é Artista Esclusivo Steinway.
“Una rarità nella sua generazione, Kapelis suona in modo espressivo ed evocativo. Le sue esplorazioni nella musica, emotive e psicologiche, fanno di lui uno dei più promettenti giovani musicisti classici di ogni nazionalità in attività a New York al momento.”
INTERNATIONAL PRESS SERVICE- IPS (New York) “Kapelis si è buttato vigorosamente nel gaudio selvaggio dell’Ile Joyeuse di Claude Debussy, e ha cesellato in modo esperto la posatezza delle sue Danzatrici di Delfi.” THE
WASHINGTON POST (Washington, D.C.) “C’è nel suo modo di suonare una precisione ritmica, una dedizione alla chiarezza e una netta attenzione alla forma. Lo si può quasi veder ascoltare la voce del compositore. Questo é stato particolarmente evidente nel brano conclusivo del programma, gli ÉtudesTableaux Op. 33 di Rachmaninoff. Più vicini all’essenza musicale di Kapelis, questi “poemi tonali” in miniatura richiedono espressività drammatica, ma un’espressività meglio servita da un senso di contenimento e controllo. Questi studi esigono dal pianista una completa padronanza della tecnica per riuscire a rendere la totalità della tavolozza sonora della tastiera. Kapelis ha affrontato questa sfida con un’energia trascinante, sotto la quale deve battere un cuore appassionato.”
PIEDMONT POST (San Francisco) “Kapelis non vaga indulgentemente da nota a nota, né si dilunga senza motivo. Perciò, non é ne vistoso ne volgare. In più, domina il lirismo e la passione in modo convincente e con bravura.”
THE ORIZZONT (Valetta, Malta) “Kapelis si è dimostrato un profondo conoscitore di Scarlatti, riuscendo nella difficile impresa di adattare l’interpretazione sul pianoforte di oggi rispetto al clavicembalo barocco. L’artista è stato ancora una volta fedele al testo, senza contaminazioni... Kapelis ha tirato fuori le sue capacità virtuosistiche, senza alcuna concessione al pubblico né a sentimentalismi decadenti.” DIARI DE BALEARS (Maiorca, Spagna)
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