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Il Centro Jazz Calabria ripresenta in confezione rinnovata un disco del 1993 con le più belle musiche di Harry Warren, grande songwriter statunitense di lontane origini calabresi, musiche che che possono essere sfruttate positivamente dall'improvvisatore di jazz nonche' dallo spiccato senso melodico latino in alcuni casi come la mitica That's Amore.
Si tratta della ristampa di  Warreniana, dedicato ad Harry Warren. Live At Accademia del Jazz.
Vi partecipano 23 jazzisti (Di Leone, Fioravanti, Condorelli, Karl Potter etc.) su ben 6 gruppi (i quartetti di Sabatini e dei "Sonora", i trii di Fioravanti, Puglielli, dei fratelli Amato, il sestetto di Guido Di Leone) fra i migliori della scena musicale italiana. Fra le perle da registrare una fra le migliori interpretazioni di Stefano Di Battista in September In The Rain.
E' possibile leggere in open source l'intero libretto illustrativo, prefato da Francesco Stezzi e con un contributo di Stefano Zenni, sul sito di Amedeo Furfaro, autore delle liner notes (www.amedeofurfaro.it).

Ylenia Lucisano 2_b


La giovane cantautrice calabrese YLENIA LUCISANO è stata selezionata da iTunes per la campagna “Nuovi Artisti 2014” che promuove ogni anno gli artisti emergenti che andranno a caratterizzare, in modo significativo, il panorama musicale italiano e non solo.

Ylenia Lucisano uscirà a fine marzo con il suo disco d’esordio, anticipato dal brano Movt Movt, attualmente in programmazione radiofonica e disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming (distribuito da Artist First).

Arrangiato da Silvio Masanotti (chitarrista e arrangiatore del cantautore Pacifico) e scritto da Ylenia Lucisano, “Movt Movt è un brano pop folk (in parte in dialetto calabrese) dall’atmosfera calda ed evocativa che racconta di quanto sia importante per i giovani lasciare il nido e spiccare il volo per realizzare i propri sogni, senza dimenticare le proprie radici e tradizioni.

Il video di “Movt Movt, diretto da Giacomo Triglia per il Tycho Studio e ambientato in Calabria, è visualizzabile sul canale Vevo dell’artista YleniaLucisanoVevo, al link:

Ylenia Lucisano, di origini calabresi, ha 24 anni e vive a Milano. Inizia a esibirsi all'età di 10 anni nei locali di provincia accompagnata al pianoforte dal papà. Dopo la maturità si trasferisce prima a Roma, dove inizia a studiare musica e ad esplorare il mondo artistico come cantautrice, poi a Milano, dove arricchisce la sua esperienza facendosi notare nell’ambiente discografico per le sue canzoni. Recentemente ha ricevuto il Premio AFI come giovane artista emergente italiana al Festival Internazionale della Musica Italiana di Bruxelles e il “Premio Euromediterraneo”, conferito agli artisti calabresi che si distinguono nel mondo. È stata ospite su Rai 1 del varietà estivo “Stessa spiaggia stesso mare”, della maratona televisiva “Telethon”, delle trasmissioni “L’anno Che Verrà” e “Uno Mattina Estate”. Ylenia ha fatto il suo esordio discografico con il brano “Quando non c’eri”, canzone pop che ha riscosso molto successo e che l’ha portata ad esibirsi su palcoscenici importanti come quello delle Scimmie di Milano, il Teatro Ariston di Sanremo e il Collisioni Festival di Barolo. A dicembre 2013 la giovane cantautrice, dopo aver pubblicato "MOVT MOVT" singolo apripista del nuovo album in preparazione, è inoltre salita sul prestigioso palco del “Concerto di Natale” a Roma, andato in onda la sera della Vigilia su Rai Due, esibendosi insieme a grandi nomi della musica italiana ed internazionale.

Dalla sua prima esibizione in televisione i fan di Mayam Mahmoud si sono moltiplicati giorno dopo giorno. Anche se non sono mancate numerose critiche da parte di chi la considera un’infedele, le sue canzoni sono state apprezzate da molti altri che, al contrario, la sostengono per il coraggio dimostrato nell’affrontare alcuni tabù della società egiziana cantando con il velo.

Mahmoud è una giovane rapper diciottenne. Canta indossando l’hijab (che in arabo indicail velo islamico indossato sul capo) e rappandosfida le aspettative di molti egiziani su come le donne, in particolare le portatrici di hijab, sono destinate a comportarsi. Mahmoud non è la prima cantante rapper egiziana che canta con il velo, ma è certamente una delle poche alla quale i media hanno regalato tanta attenzione, grazie soprattutto alla sua partecipazione al programma Arabs Got Talent, versione araba di Italia’s Got Talent che riunisce diversi Paesi del Medio Oriente.

«Ci sono molte persone che si chiedono se una ragazza che indossa un velo possa fare quello che sto facendo io – dice Mahmoud, che considera la sua decisione di portare il velo una scelta personale poco rilevante per la sua musica – lavorare in un campo in cui le ragazze solitamente non lavorano, fare studi post-laurea o avere una posizione lavorativa migliore rispetto a quella marito sono alcune delle cose che spesso non possono realizzarsi. Il rap è poi un caso emblematico dice Non è affatto un percorso tradizionale per gli uomini egiziani, ma per le donne rappresenta una doppia battaglia. Qui in Egitto la gente si aspetta che una donna, per il solo fatto di indossare il velo, non possa cantare, ballare o recitare. Spero che questo cambi e che, quando smetterò di cantare, altre donne seguiranno il mio percorso».

I genitori di Mahmoud, studentessa di economia e amante della poesia già dall’età di 12 anni, sostengono il percorso della figlia: fu proprio la madre ad avvicinarla alla poesia e ad incitarla a scrivere dei testi propri e il padre a consigliarle di trattare nelle sue canzoni questioni importanti di valore sociale.

Un suo testo recita: “Tu flirti, tu molesti e non ci vedi niente di male. Ma anche se sono solo parole, non sono flirt, sono pietre”. Mayam, incoraggiata dalla famiglia, ha iniziato a raccontare nelle sue canzoni la situazione delle donne e le loro difficoltà, denunciando problematiche importanti come violenza e abusi sessuali.

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