Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 19 Aprile 2024

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:526 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:555 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:741 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1336 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1456 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1291 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1461 Crotone

Le opere del maestro Affi…

Feb 07, 2024 Hits:1511 Crotone

Infezioni, monito UE: tocca a tutti i paesi fare di più

Arriva dal mare, infatti, la minaccia di contagio delle virulente infezioni, visto che sono decine, negli ultimi giorni, i profughi sbarcati sulle nostre coste e affetti dalla scabbia. Solo ieri ne sono stati individuati 5 tra i 718 migranti soccorsi dalla nave Eliseo e portati a Brindisi, mentre altri 4 infetti sono stati scoperti all’arrivo al porto di Reggio Calabria...Intanto :

Monito di Bruxelles sull'immigrazione. Tocca a tutti i paesi Ue "fare di più" sul fronte immigrazione, perché Frontex è "una piccola agenzia" senza mezzi, ricorda un portavoce della Commissione Ue dopo l'auspicio espresso dal ministro dell'interno Angelino Alfano perché Frontex subentri a Mare Nostrum. "Siamo in contatto con l'Italia" e "non possiamo che essere d'accordo sul fatto che l'Ue nel suo complesso debba fare di più, abbiamo ripetuto continuamente che gli stati membri devono fare di più contribuendo con mezzi e finanziamenti".

Ma intanto come riferisce il quotidiano Libero :

Lebbra, tubercolosi, scabbia e addirittura ebola. Cresce l’allarme nel nostro Paese per i casi di malattie che sembravano ormai scomparse e che ora rischiano di diventare delle epidemie, soprattutto a causa dell’emergenza immigrati. . Una situazione che ha fatto andare su tutte le furie i poliziotti impegnati nell’operazione Mare Nostrum, che hanno avviato una class action contro il Ministero dell’Interno per la mancata tutela sanitaria degli agenti.

Scrive la collega su Libero la collega Rita Cavallaro : «Sembra che l’attenzione data alle forze dell’ordine sia inversamente proporzionale all’attenzione data ai migranti: sempre più attenzione a chi arriva in Italia e sempre meno a chi l’Italia la difende e ne garantisce la sicurezza», ha detto il segretario del sindacato di polizia Consap, Giorgio Innocenti, che ha presentato la denuncia. «Ed è questo il motivo per cui il numero dei poliziotti impegnati nelle operazioni di accoglienza profughi, contagiati dalla Tbc o risultati positivi al test di Mantoux, sta aumentando in maniera preoccupante», ha precisato.

Accanto alla preoccupazione continua il Quotidiano Libero per il contagio che viene dal mare ci sono poi i timori per gli extracomunitari che vivono già in Italia, magari in tuguri sovraffollati e in condizioni igieniche precarie. Arrivano al pronto soccorso spesso perché affetti da tubercolosi, ma mercoledì all’ospedale trevisano Ca’ Foncello è stato scoperto un caso di lebbra. Il malato è un cittadino bengalese di 37 anni, residente da 8 a Quinto di Treviso, che era andato in nosocomio per dei normali controlli ed era stato ricoverato per sintomatologia di tipo cardiologico in unità coronarica. Alla vista dell’infezione alla pelle i dottori hanno immediatamente attivato i protocolli d’urgenza e le biopsie cutanee hanno dato esito positivo alla lebbra. L’uomo si trova nel reparto malattie infettive ma il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha rassicurato la popolazione sul rischio di contagio. «La situazione è totalmente sotto controllo», ha detto Zaia, che ha fatto sapere come l’ospedale abbia già avviato la profilassi anche sui familiari del bengalese. Per il governatore, però, si tratta di «un brutto caso, purtroppo le nostre preoccupazioni sulla ricomparsa di malattie da tempo debellate erano fondate». Zaia ha quindi affrontato la questione sbarchi: «Se potessimo utilizzare le risorse destinate all’operazione Mare Nostrum per finanziare missioni nei Paesi d’origine davvero potremmo aiutare i profughi a casa loro». Infine ha aggiunto: «Abbiamo deciso che noi siamo per l’accoglienza indifferenziata senza se e senza ma, ma mettiamo a rischio la salute dei nostri cittadini e degli stessi rifugiati, mentre altri Paesi europei propongono la chiusura delle frontiere». Soprattutto adesso che l’Organizzazione mondiale della Sanità sta valutando la seria possibilità di decretare l’emergenza internazionale per il virus ebola.

Gli Stati Uniti secondo Libero hanno già innalzato al livello 1 (il massimo) il grado di risposta per l’epidemia che si sta diffondendo rapidamente nell’Africa occidentale e che ha già fatto quasi mille morti. Ieri la terribile febbre è arrivata in Arabia Saudita, mentre è sbarcato in Spagna il primo malato europeo, il sacerdote spagnolo Miguel Pajares, di 75 anni, contagiato dal virus ebola in Liberia. «Spagna rimpatria prete infetto, governo italiano invece nega evidenza e fa entrare tutti senza controllo», ha scritto su Twitter il presidente della Lombardia, Roberto Maroni. Nonostante il rischio dell’epidemia, infatti, l’operazione Mare Nostrum continua e gli sbarchi sono all’ordine del giorno. L’Italia, attraverso l’operazione umanitaria che costa mensilmente dai 6 ai 9 milioni di euro, da ottobre ad aprile scorsi ha soccorso oltre 20mila migranti. E negli ultimi 3 mesi, grazie alle condizioni favorevoli del mare, si è arrivato a salvare dai barconi anche più di 1.200 migranti in 24 ore. Numeri che, di fronte a un’emergenza internazionale, potrebbero portare con sé il germe del contagio.Intanto scrive l ansa :

"Da parte della Commissione Ue, ha sottolineato il portavoce, "abbiamo dato un aiuto senza precedenti all'Italia", che ha beneficiato di circa 500 milioni di euro di aiuti nel periodo 2007-2013 e che sarà il più grande beneficiario nel periodo 2014-2020 con 315 milioni di euro (cifra inferiore dovuta al generale taglio del bilancio Ue chiesto dagli stati membri).


"Stiamo facendo tutto quel che possiamo per l'Italia con i mezzi che abbiamo a nostra disposizione", ha sottolineato il portavoce della Commissione, spiegando che Frontex da sola, così come è oggi "con un piccolo bilancio e senza guardie di frontiera, né navi né aerei", non può intervenire da sola.


"Riconosciamo pienamente il magnifico lavoro che sta svolgendo l'Italia e stiamo cercando di vedere insieme cosa possiamo fare di più" ma, ha sottolineato il portavoce, "per un'operazione di lungo periodo devono essere coinvolti e contribuire tutti gli stati membri".

Alfano, nessun scaricabarile a danno dell' Italia "Nessuno scaricabarile a danno dell'Italia". Il ministro dell'Interno Angelino Alfano risponde all'Ue ribadendo che Mare Nostrum "non potrà fare un secondo compleanno". "La Commissione Ue su Frontex dice ovvietà - aggiunge - chieda con forza un intervento agli stati membri". Altrimenti, "qual è il suo compito?". Su Frontex, sottolinea il titolare del Viminale, l'Ue "dice una cosa tanto nota quanto ovvia: non ci sono soldi e devono intervenire gli Stati membri". Ma il tema è proprio questo: "qual è il compito della Commissione? - dice Alfano - la Commissione deve chiedere con forza questo intervento sennò giochiamo a un inaccettabile scaricabarile a danno dell'Italia". Dunque "se Frontex è piccola, occorre renderla più grande e anche al più presto" perché "il presidio di tutta la frontiera europea è compito strategico per il futuro dell'Unione. Chi non presidia le frontiere, tutte le frontiere, mediterranee o orientali, non tutela se stesso". L'Italia, conclude il ministro, "non può aspettare all'infinito e dovrà prendere le proprie decisioni. Per quanto mi riguarda la posizione è netta e coerente: Mare nostrum è un'operazione a tempo, nata dopo la strage di Lampedusa, e che compirà un anno il 18 ottobre. Se Frontex non subentrerà perché non sarà adeguatamente finanziata e rafforzata, Mare Nostrum non potrà compiere il secondo compleanno. Il tema della frontiera è europeo e noi non possiamo farcene carico da soli anche perché l'Italia, per molti migranti, è solo un Paese di transito".

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI