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Letta al vertice UE: "Oggi lotteremo insieme"

Ci sono volute due notti di negoziati ma alla fine i ministri delle finanze della Ue hanno raggiunto un accordo sul meccanismo di 'fallimento ordinato' delle banche che consente di evitare che a pagare per le banche in difficolta' siano gli Stati, spesso rischiando il collasso come nel caso di Cipro. ''E' un buon compromesso nella direzione dell'unione bancaria, contribuisce a spezzare il circolo vizioso tra rischio sovrano e rischio bancario'', ha commentato su twitter il ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni al termine dell'Ecofin.

L'accordo ''aumenta la stabilita' finanziaria in Europa'', ha detto il collega francese Pierre Moscovici. Il ministro Saccomanni spiega come il meccanismo definito oggi sia ''un sistema di tutela dei risparmiatori che combina un quadro armonizzato con flessibilita' necessaria a tener conto di specificita' nazionali''. In pratica si e' trovato un compromesso tra chi come Francia e Gran Bretagna volevano piu' flessibilita', cioe' la possibilita' di scegliere da soli a chi far pagare il conto delle banche che falliscono, e quelli come la Germania che invece volevano regole uguali per tutti.

Secondo il ministro irlandese Micheal Noonan, l'accordo ''ci porta dal 'bailout' al 'bail-in''', ovvero dal salvataggio da parte degli Stati alla suddivisione delle perdite all'interno della banca stessa, ''tutelando cosi' i contribuenti''. In base al meccanismo definito, quando una banca fallisce, a rimetterci saranno in prima battuta gli azionisti, poi gli obbligazionisti meno assicurati, e infine i depositi, fatti salvi quelli sotto i centomila euro che sono garantiti da una direttiva europea. Soddisfatto anche il commissario Ue al mercato interno Michel Barnier, auotre della direttiva originale, che ora vuole anche il via libera del Parlamento Ue entro l'anno.

E' stato raggiunto l'accordo tra Parlamento e Consiglio sul bilancio 2014-2020 dell'Ue al termine di un incontro di urgenza tra le tre istituzioni europee convocato per stamani alle 8 dal presidente della Commissione Ue Jose Manuel Barroso, con il presidente del Parlamento Martin Schulz ed il premier irlandese Enda Kenny.

"Oggi lotteremo insieme" al Vertice UE. Così il presidente del Consiglio Enrico Letta al Gruppo Giovani Italiani Bruxelles che gli ha consegnato una lettera per chiedere un impegno a favore dell'occupazione giovanile. "Ieri abbiamo fatto la nostra parte in Italia con il piano nazionale", ha ricordato Letta.

Oggi "la partita più importante" sarà al Vertice UE dove "questo tema sarà il primo ad essere toccato dal Consiglio", ha sottolineato Letta aggiungendo che la discussione con i sindacati europei all'inizio della riunione dei 27 "ci aiuterà ad essere più forti". Il gruppo Giovani Italiani Bruxelles lo scorso mese aveva già presentato la sua lettera in cui chiedeva più attenzione per le politiche occupazionali giovanili agli eurodeputati italiani a Bruxelles così come ai deputati del Parlamento italiano.

"E' un segnale molto importante di attenzione sociale" la presenza delle parti sociali all'avvio dei lavori del Vertice UE. Lo ha detto il premier Enrico Letta in occasione del suo incontro bilaterale con il segretario generale della Confederazione europea dei sindacati Bernardette Segol, annunciando anche un incontro a margine del Vertice UE con il neopresidente di Business Europe Emma Marcegaglia.

Abbiamo grande preoccupazione per la disoccupazione dei giovani in Europa e dobbiamo fare di più". Lo ha detto Angela Merkel prendendo la parola al Bundestag, in vista del vertice Ue.

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