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Banche centrali in allerta in caso di Brexit

Il referendum sulla Brexit "sarà un testa a testa" e "nessuno può dire cosa succederà" ha detto il premier britannico David Cameron al Financial Times, che pubblica una media aggiornata dei sondaggi in cui i Leave sono di un punto avanti ai Remain, 45% a 44%. Il primo ministro ha ammesso palando al giornale della City una certa "frustrazione" per i top manager che avrebbero potuto fare di più in favore dei pro Ue.

Banche centrali in allerta in caso di Brexit. La Bce, ha detto il presidente, Mario Draghi, è pronta a far fronte a tutte le urgenze che potrebbero seguire al referendum britannico. Ed anche la Fed, ha affermato la presidente Janet Yellen, è pronta ad agire dopo il voto se necessario.

Nel suo intervento al Parlamento europeo, Draghi ha spiegato che "la ripresa della zona euro ha guadagnato slancio all'inizio dell'anno. Ci si attende - ha aggiunto - che proceda a passo moderato ma costante, sostenuta da solida domanda interna e dal'efficace trasmissione della nostra politica all'economia reale". E poi ha aggiunto che le dinamiche dell'inflazione restano "piuttosto sommesse" e che il livello resterà basso nei prossimi mesi.

"Visto dall'Italia, un voto per uscire dall'Europa non sarebbe un disastro, una tragedia o la fine del mondo per voi nel Regno Unito: sarebbe peggio, perché sarebbe la scelta sbagliata. Sarebbe uno sbaglio per il quale soprattutto voi, gli elettori, ne paghereste il prezzo. Chi vuole veramente che la Gran Bretagna sia piccola e isolata?". Il premier Matteo Renzi si rivolge oggi così agli elettori britannici con un messaggio sul Guardian a favore della campagna Renain alla vigilia del referendum sulla Brexit di domani.

"Se c'é una cosa che i britannici non hanno mai fatto davanti a una sfida che riguarda il loro futuro, la loro stessa identità, é fare la scelta sbagliata - prosegue Renzi -. Una Gran Bretagna meno grande di quella che é andrebbe contro la stessa logica di coloro che vogliono uscire. Si scambierebbe l'autonomia per la solitudine, l'orgoglio per la debolezza e l'identità per l'autolesionismo".

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