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In primis, va detto, senza ombra di dubbio, che Internet va visto da due parti: 1) da una parte, i vantaggi: è un bene in quanto, permette di comunicare e lavorare a distanza; 2) dall’altra, il lato oscuro: crea dipendenza; è un fastidio immenso, ovvero, con le mail, twitter, Facebook, non sei mai solo, anche, se lo vuoi. In base al primo punto di vista, di internet, nel nostro Paese, bambini e ragazzi sono cambiati, ma la didattica non riesce, ancora, a stare al passo di questa innegabile mutazione ; allora è, ormai, necessario introdurre le ICT(leggi: Information & Communication Technology) nel campo dell’istruzione e della formazione, creando così, una “Scuola digitale”. Pertanto, gli insegnanti devono rendersi fin da subito disponibili a svolgere un’attività di formazione per l’utilizzo della “lavagna interattiva”. Come pure, sperimentare nuovi modelli di organizzazione scolastica e di insegnamento è un elemento fondamentale per far si che l’introduzione delle ICT come parte degli strumenti quotidiani delle attività di classe, insieme all’utilizzo di nuove risorse e dispositivi, possa creare le condizioni per favorire un cambiamento di più vasta portata, in linea con le esigenze dei nostri figli, ormai, nativi digitali. A nostro avviso, questa è una iniziativa che va sostenuta senza mezzi termini, in Italia, in quanto, sta per verificarsi un evento eccezionale: stanno per arrivare dal web gli avvocati di domani all’Università “La Sapienza” di Roma(Cfr. “Il Messaggero” del 22 luglio 2013).Un altro vantaggio di tutto rispetto di Internet è “ una web radio contro le mafie. In onda dalla Calabria in tutta Europa. Il progetto è di un gruppo di ragazzi dell’Osservatorio sulla ‘ndrangheta, guidati da Claudio La Camera e finanziato dall’Agenzia Nazionale Giovani”(Cfr.”Corriere della Sera” del 10.09.2013). In base al secondo punto di vista di internet, la sua dipendenza,in particolare, sempre di più ampia diffusione, specie tra quei giovani, diventati prigionier del web, è determinata dal fatto di essere gratis e legale, creando un fenomeno potenzialmente più pervasivo dell’alcoolismo. Questa, purtroppo, è una situazione che può portare spesso al compimento di crimini informatici. Ecco un esempio per tutti. A Mesagne(Br) un ragazzo sedicenne navigando in rete, ha trovato un sito che conteneva istruzioni di ogni tipo su come confezionare una bomba(Cfr.”La Gazzetta del Mezzogiorno” del 10.09.2013). E dulcis in fundo, noi diciamo che la sopra prospettata Scuola Digitale può essere un valido presupposto per tenere lontano ragazzi e adolescenti, in particolare, da una possibile dipendenza da internet la quale porta inevitabilmente gli stessi a fare un uso illegale di internet, commettendo crimini informatici.

In tema di Fondi europei, sta per aprirsi un altro fronte: la programmazione 2014-2020, fondi per complessivi 60miliardi per il nostro Paese che, in particolare, saranno utilizzati da ministeri, regioni e comuni. A questo punto va detto, senza mezzi termini, che è necessario partire con il piede giusto, ovvero, porre rimedio a quelle debolezze progettuali, organizzative e amministrative che hanno interessato, purtroppo, fino ad ora, il nostro Paese; non a caso nella classifica Ue della spesa certificata, per i Fondi strutturali europei 2007-2013, l’Italia figura agli ultimi posti. Ebbene, a porre rimedio a questa pesante situazione ci sta pensando il Governo il quale, ha deciso nell’ambito del Decreto legge sulla Pubblica Amministrazione, approvato, il 27 agosto scorso, dal Consiglio del Ministri. di dare un pesante giro di vite, sull’utilizzo delle risorse comunitarie da parte delle autorità locali e dei ministeri. In sostanza, sarà costituita , entro marzo 2014, l’Agenzia di coesione territoriale, ovvero una cabina di regia, sotto controllo stretto della Presidenza del Consiglio che attuerà un monitoraggio attento e puntuale dei programmi di sfruttamento dei Fondi europei. Ma c’è di più. Stiamo parlando di una struttura agile e ramificata su tutto il territorio nazionale, che dovrà fare in modo che, neanche, un centesimo di quello che l’Europa ci assegnerà, vada perso per inammissibili ragioni burocratiche. E, dulcis in fundo, noi diciamo che si tratta di una struttura statale che determinerà un cambio di passo che ministeri, comuni e regioni, in particolare quelli più inadempienti negli ultimi anni, faranno bene a prendere molto sul serio. Sarà una soluzione efficace rispetto alle lentezze burocratiche e alle inefficienze amministrative, onde, evitare la perdita dei Fondi europei stessi.

“Lunedì ha compiuto 30 giorni (nell’indifferenza del legislatore, che ha creato il pasticcio) il blocco dei contratti di locazione e compravendita. Solo un Paese come il nostro può concedersi un lusso del genere”.

E’ il tweet odierno (inserimento alle ore 16,30) della rubrica CINGUETTIO curata dalla Confedilizia e che compare sull’home page del sito dell’Organizzazione storica della proprietà immobiliare (www.confedilizia.it).

Il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato:

“E’ una situazione paradossale alla quale occorre che si ponga immediatamente rimedio. Il Governo aveva preso in Senato un impegno solenne per eliminare il pasticcio creato dal Parlamento con il primo provvedimento utile. Di provvedimenti utili ce ne sono peraltro già stati diversi e le occasioni sono state tutte puntualmente perse. Ora, il Governo è atteso alla prova dei fatti concreti per superare una situazione intollerabile, che reca danni al particolare settore (che non ne ha proprio bisogno), ma anche alla fiducia dei cittadini, che non si rendono conto come possano nascere, e non essere subito affrontate e risolte, situazioni del genere”.

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