Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 19 Aprile 2024

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:523 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:553 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:737 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1333 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1454 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1288 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1458 Crotone

Le opere del maestro Affi…

Feb 07, 2024 Hits:1508 Crotone

Il nostro Paese, tra il 2007 e il 2012 scivolava dal quinto al settimo posto, nella classifica dei primi venti Paesi produttori globali, immutato se non, addirittura, amplificato, risultava il fascino esercitato dalla sua manifattura e dai suoi artigiani, nell’immaginario collettivo internazionale; ancora, il 60% dei manufatti delle maison francesi arriva, infatti, dal Bel Paese(Fonte: Convegno Intesa San Paolo- Pambianco dell’8 novembre u.s.). Trionfano: l’artigianato e il “fatto a mano” italiani, almeno, a giudicare dal tenore della comunicazione tanto di marchi di consumo, quanto di griffe di prestigio quali sono, tra gli altri, Poltronesofà e Intimissimi, Gucci e Louis Vuitton. A magnificare la manualità del nostro artigianato hanno pensato, a loro volta, Poltrona Frau e Tod’s: 1) in particolare, il patrimonio irripetibile di competenze e trucchi del mestiere che, tramandati e perpetuati di generazione in generazione, continuano ad arricchire tutti i prodotti poltrona Frau, dai divani alle sedute fino alla piccola pelletteria; 2) per enfatizzare e valorizzare le tecniche di concia e manifatture più esclusive ed antiche, Tod’s ha dato vita, addirittura, ad un’inedita brand extension denominata J.P Tod’s Sartorial Touc che, disponibile nelle boutique di Milano e all’estero, contrassegna l’eccellenza, tout court, della casa di Sant’Elpidio(Fermo). A questo punto, a nostro modesto avviso, va detto pure senza mezzi termini, che le stesse imprese artigiane, in particolare, quelle della Cna di Ferrara, dettano, a gran voce, scelte e decisioni adeguate, che deve prendere il Governo, per la ripresa del Paese. In primis, esse invocano un alleggerimento della pressione fiscale; poi, un taglio deciso ai costi della politica; chiedono meno burocrazia e misure di agevolazione per l’accesso al credito bancario. In conclusione, diciamo che, in base ad un sondaggio, la maggioranza delle imprese artigiane italiane ritiene che bisognerà aspettare, almeno, un altro anno e, forse più, prima di cominciare a toccare, con mano, una inversione di tendenza: dalla crisi alla ripresa del Paese.

“Profonda delusione”. È il commento del Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ad una prima lettura dell’emendamento che andrà in Commissione Bilancio tra poche ore. “L’annullamento dell’aumento dell’aliquota massima IMU-TASI dal 10,6 per mille all’11,6 per mille (che, se pur nascosto tra le righe, la Confedilizia aveva subito rilevato e denunciato) è solo un atto dovuto. Non si poteva infatti pensare che si avesse il coraggio di aumentare il livello massimo della tassazione in una situazione nella quale i proprietari che locano versano allo Stato il canone che percepiscono fino al 16 ottobre tenendo per sé solo quello relativo a 77 giorni, salvo fatti straordinari comunque pressoché ricorrenti. La mancata eliminazione, poi, del ripristino della tassazione – abolita nel 2011 e respinta solo 3 mesi fa – degli immobili anche involontariamente non locati, molte volte per le politiche dei Comuni, è un’ignominia non degna di un Paese civile. Il voltafaccia del Governo sulla service tax approvata e ufficialmente comunicata dalla Presidenza del Consiglio nell’agosto scorso rappresenta una nuova, reiterata vittoria del partito della spesa e dello spreco locale non attenuata dal pur positivo riferimento alla necessità che le aliquote della tassa servizi siano correlate da parte dei Comuni ai servizi e ai loro costi”.

Parlando ad un convegno dell’AGIAI in corso a Torino, il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha detto:

“L’incontro che abbiamo tenuto ieri a Roma ha visibilmente mostrato lo stato di prostrazione al quale la proprietà edilizia è ridotta. Tanta e tanta la gente che ha partecipato, in gran parte sfiduciata dalla legge di stabilità dopo che i provvedimenti di agosto avevano aperto il cuore alla speranza. Cinque ore di maratona oratoria fra le rappresentanze del Governo, del Parlamento, delle organizzazioni di categoria, hanno permesso un civile confronto con le istituzioni, che hanno toccato con mano che la distruzione del risparmio, specie in edilizia, provoca solo povertà, uccidendo ogni barlume di sviluppo. Ma bisogna far tornare la fiducia in chi, come i locatori, l’ha persa dovendo lavorare 77 giorni per sé e 288 per pagare le tasse. E questo senza contare gli imprevisti che, di fatto, sempre ci sono. Solo se tornerà la fiducia nella remunerazione dell’affitto, tornerà l’investimento immobiliare. La via è quella che il Governo aveva imboccato in agosto e che ora con la legge di stabilità ha abbandonato, condizionato dal partito bipartisan della spesa pubblica locale, terrorizzato dalla paura che con una vera service tax entri in Italia anche una sola boccata d’aria ispirata al vero federalismo, quello competitivo. L’unica strada che ridurrebbe davvero spese futili e sprechi ripetuti”.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI