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Al Teatro Augusteo, da venerdì 8 a domenica 17 novembre 2019, Peppe Barra sarà protagonista con lo spettacolo “I cavalli di Monsignor Perrelli”, scherzo in musica in due tempi, di Peppe Barra e Lamberto Lambertini, che cura anche la regia; con Patrizio Trampetti, e con Luigi Bignone ed Enrico Vicinanza.

Le scene sono di Carlo De Marino, I costumi di Annalisa Giacci, le musiche di Giorgio Mellone.

La decisione di riproporre questo spettacolo nasce dal desiderio di Peppe Barra e Lamberto Lambertini, dopo troppi anni di separazione, di lavorare nuovamente insieme. La scelta è caduta sull’antico Monsignore, perché questa giocosa, surreale, originale opera è un’incredibile materia prima, ancora aperta per una rinnovata messa in scena. Uno scherzo in musica nei canoni e nello stile comico ed elegante della commedia all’antica italiana. Uno spettacolo dal meccanismo antico e comicissimo. Una prova d’amore verso l’arte del teatro.

Ogni paese ha creato un suo proprio tipo a personificare la stupidità: Milano ha Giordano, Roma ha Cassandro, Firenze ha Stenterello, Napoli ha Monsignor Perrelli. Cosi scrisse Alexandre Dumas. Alcuni Napoletani ancora dicono: “Mi hai preso per i cavalli di Monsignore?”, i cavalli che morirono di fame quando stava loro insegnando a campare di sola acqua, “Che peccato… proprio adesso che si erano abituati!”.

Il popolo ha attribuito al Monsignore mille stramberie, perché ormai appartiene al mondo popolare, per questo fu subito catturato dal teatro napoletano e dal cinema che ne derivò. Tuttavia Monsignor Perrelli è realmente esistito. Pensate che Ferdinando IV, re Nasone, ogni mattina chiedeva: “Su raccontate, cosa è uscito ieri dalla bocca del nostro Monsignore?”. Era per cominciare in allegria la sua giornata. Così è accaduto che ogni scempiaggine arrivata a corte veniva attribuita a Monsignor Perrelli, anche dopo la sua morte.

Giorni e orari spettacoli: venerdì 8 novembre ore 21:00; sabato 9 novembre ore 21:00; domenica 10 novembre ore 18:00; martedì 12 novembre ore 21:00; mercoledì 13 novembre ore 18:00; giovedì 14 novembre ore 21:00; venerdì 15 novembre ore 21:00; sabato 16 novembre ore 21:00; domenica 17 novembre ore 18:00.

Come da tradizione, il mese mariano sarà ricco di celebrazioni. A partire dal 1° ottobre, tornerà il “Buongiorno a Maria” (per la cui recita il Santuario ha realizzato un nuovo opuscolo). L’appuntamento con la tradizionale preghiera dedicata alla Madonna è dal lunedì al sabato, alle 6.30 (anche in diretta su TV2000). Il calendario del mese mariano, però, inizierà qualche giorno prima. Dal 27 settembre, infatti, e fino al 5 ottobre, alle 18.00, in Basilica, saranno recitati il santo Rosario e la Novena d’Impetrazione, seguiti dalla celebrazione eucaristica e la Chiusura del Quadro. Venerdì 4, alle 18.00, dopo la Novena d’Impetrazione, ci sarà una speciale Discesa del Quadro della Vergine. Sabato 5, giorno che precede la Supplica, sarà celebrato il 20° dei Venti Sabati del santo Rosario, mentre, alle 20.00, si svolgerà la processione con l’urna contenente le spoglie del Beato Bartolo Longo per le strade principali della città, in occasione della sua festa liturgica. Alle 22, inizierà la Veglia Mariana, animata dalla Pastorale Familiare e della Vita e dalla Pastorale Vocazionale, che accompagnerà i fedeli fino alla celebrazione della santa Messa delle 24.00, presieduta dall’Arcivescovo della città mariana, monsignor Tommaso Caputo.

Domenica 6, sarà celebrata la Supplica. Il rito solenne, che avrà inizio alle 10.30 con la concelebrazione eucaristica, sarà presieduto dal Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, monsignor Stefano Russo, Vescovo emerito di Fabriano-Matelica. L’evento sarà trasmesso in diretta televisiva da Canale 21, a partire dalle 10.00.

Nel frattempo, il 30 settembre, inizierà la trasmissione quotidiana in diretta televisiva della santa Messa delle 8.30 dal Santuario di Pompei a cura di Tv2000, l’emittente della Cei. La diretta della celebrazione eucaristica è in programma fino al 2 novembre.

Dopo i saluti del  Dr. Enrico Angelo Stanco, Direttore del  Parco Archeologico del Pausilypon, è intervenuto il Presidente del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus Maurizio Simeone in cui è situata la villa “D’Otium” del I Sec. a.C. di Publio Vedio Pollione, dove si tiene la rassegna stabile di musica e teatro “Suggestioni all’imbrunire”, che quest’anno è giunta alla sua XI Edizione.

«Arrivare all’undicesima edizione per noi è un traguardo - ha dichiarato Maurizio Simeone -  è il frutto della collaborazione di tante persone, il nostro staff è formato tutto da volontari. Ringrazio il Direttore del Parco Enrico Stanco, la Soprintendenza ci ha dato fiducia ogni anno. Non abbiamo contributi esterni da enti, ogni contributo, come quello della Ferrarelle, è una boccata d’ossigeno. Questo sito è uno specchio della bellezza della nostra terra. La rassegna si autofinanzia e i proventi vengono investiti nei progetti, piccoli e grandi, nonché nella manutenzione ordinaria. Vi esorto a non abbandonare mai il patrimonio archeologico-naturale della nostra Regione, che rappresenta la testimonianza del nostro passaggio», ha concluso il Presidente Simeone.

Il Direttore artistico della rassegna Serena Improta, ha sottolineato come il luogo

del Parco Archeologico sia un posto magico, in cui i  due teatri della villa antica sono stati concepiti da un popolo che metteva la cultura al primo posto.

Michele Placido con il cantante  Gianluigi Esposito e il chitarrista Antonio Saturno ha entusiasmato gli spettatori dell’evento che ha aperto sabato 14 la rassegna 2019. Un recital della produzione Cabiria Production, che vuole essere un racconto, un dialogo tra il famoso artista e gli spettatori. Michele Placido ha interpretato poesie e monologhi di grandi personaggi come Dante (Paolo e Francesca), Neruda, Montale e D’Annunzio, in una applauditissima “La pioggia nel pineto”. I testi dei poeti e scrittori napoletani, da Salvatore Di Giacomo ad Eduardo De Filippo, sono stati recitati  con  un perfetto accento partenopeo dal nostro Attore.  Gianluigi Esposito e il suo musicista Antonio Saturno hanno interpretato le più famose e belle canzone del loro vasto repertorio di canzoni napoletane fa cui una commovente “Carmela”. Il trio, che ha portato lo spettacolo in tutta Italia per oltre 160 repliche, nasce dalla consapevolezza che c’è bisogno di divulgare nel mondo la poesia e la musica italiana e napoletana, in un momento - come quello attuale -  dove la globalizzazione tende ad eliminare le varie identità.

Abbiamo chiesto a Michele Placido quali emozioni ha provato a recitare  senza avvalersi di allestimenti scenici, elettronici ed infrastrutturali  che è stato scelto di non utilizzare per non alterare il fascino naturale del sito archeologico:

«le emozioni che io ho provato questa sera glielo dico dal fondo del cuore, mi creda non c'è televisione non c'è cinema come  dicevo all'inizio nella presentazione dello spettacolo. La mia storia nasce come attore dell'Accademia nazionale di arte drammatica quindi lavoro sulla parola, sul verso, sulla dizione poetica come i grandi registi che mi hanno guidato negli anni giovanili. Soprattutto quando io sono in una situazione, una posizione come questa in cui mi si considera lo strumento portatore delle emozioni attraverso le parole dei grandi poeti, dei grandi scrittori con un pubblico che mi segue  non mi esalto né come regista né come attore, questo è poco ma sicuro perché la mia natura è questa: è la dizione poetica. Questo me l'hanno insegnato da bambino. Alle scuole elementari una maestra vedendo la mia poca concentrazione nelle altre materie si emozionava quando io pronunciavo versi del Pascoli o di Gozzano e lì anch'io ho incominciato a capire e pensare che la mia natura emotiva era un dono straordinario, che non è solo talento. Una questione che quando tu ti esalti, forse anche troppo, però i versi dei Poeti sono qualcosa di straordinario non c'è altra materia non ce né la celluloide né la televisione. Mi esalto soprattutto quando sono sul palcoscenico di un teatro».

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