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Arrestato Helg, garante dell'anticorruzione

Roberto Helg, presidente della Camera di commercio e vicepresidente della Gesap, la società che gestisce l'aeroporto di Palermo, è stato arrestato ieri mentre intascava una tangente di 100 mila euro da un ristoratore, affittuario di uno spazio dell'aeroporto, che si era rivolto a lui per la proroga del contratto.

«Più si complica la vita delle imprese, più si dà spazio alla corruzione. E a Palermo purtroppo la vita delle imprese viene complicata». Parole pronunciate dalla persona che doveva essere garante della lotta alla corruzione. La stessa persona che è stata poi scoperta mentre intascava una mazzetta da 100 mila euro. 
In alcune interviste rilasciate all'agenzia di stampa Italpress, Helg parlava del suo impegno nella promozione di un corso anticorruzione dedicato ai dirigenti: «Non ci sono dati che possano esprimere la tristezza della corruzione», diceva, «La nostra attività, dal 2005, ha portato a risultati concreti» nella lotta alla corruzione. Per poi concludere: «Tutti abbiamo il dovere di fare qualcosa».

Roberto Helg, presidente della Camera di commercio di Palermo e vicepresidente della Gesap, compirà 78 anni il prossimo 5 maggio. Dal '97 è presidente di Confcommercio Palermo. Nel 1976 gli è stata conferita l'onorificenza di Cavaliere della Repubblica italiana, e nel 2003 quella di Cavaliere ufficiale della Repubblica e nel 2012 quella di Commendatore ordine al merito della Repubblica Italiana. Dal 2003 fa parte della Giunta della Camera di Commercio di Palermo e dal 2006 è presidente dell'Ente. Tra le sue cariche: vicepresidente della società di gestione dell'Aeroporto Falcone Borsellino di Palermo - Gesap Spa, componente del Consiglio direttivo del Consorzio camerale per il credito e la finanza, del Comitato esecutivo Unioncamere Nazionale, del Comitato nazionale per la legalità di Unioncamere, del Cda dell'Istituto G. Tagliacarne, della Commissione consultiva di Infocamere, del Consiglio di Territorio Sicilia di Unicredit.

Per 40 anni Helg è stato titolare di negozi d'articoli da regalo, attività aperta nel 1974 e fallita nel dicembre 2012, l'anno successivo alla rielezione di Helg alla presidenza della Camera di commercio di Palermo. La sede commerciale più prestigiosa si trovava in via Ruggero Settimo, a Palermo, e chiuse nel 2000; altri negozi, compreso quello del centro Etnapolis di Belpasso, nel Catanese, chiusero negli anni successivi. L'ultimo negozio ad abbassare le saracinesche fu quello di Carini (Palermo), inaugurato nel 2008. La causa del fallimento, spiegò Helg, stava nel drastico calo dei consumi e dai mancati incassi per vendite effettuate all'ingrosso anche all'estero, soprattutto in Tunisia. Le attività erano gestite dalla Gearr srl (50 mila euro di capitale, che aveva raggiunto un'esposizione con le banche di oltre 3,5 milioni), di cui era socio anche il fratello di Helg, Fulvio.

Il ristoratore si era rivolto a Helg per ottenere condizioni favorevoli sulla proroga triennale del contratto d'affitto. La richiesta e la consegna del denaro sono state integralmente monitorate dalla polizia giudiziaria. L'accusa per Helg è di estorsione aggravata: ha prospettato al commerciante le difficoltà dell'operazione di rinnovo se non supportata dal suo intervento e dal pagamento di 50 mila euro in contanti e di 10 mila euro al mese per 5 mesi, con il contestuale rilascio, come garanzia dell'impegno, di un assegno in bianco del residuo importo di 50 mila euro.

Al sopraggiungere della polizia giudiziaria nella stanza di Helg attorno alle 17 di ieri, il presidente della camera di commercio aveva già ricevuto e messo in tasca l'assegno; sulla sua scrivania c'era anche una busta con 30 mila euro in contanti. Interrogato dai magistrati della Procura, Helg ha fatto ammissioni sulle quali sono in corso indagini.

Roberto Helg, presidente della Camera di commercio e vicepresidente della Gesap, arrestato mentre intascava una tangente di 100 mila euro, ha approvato insieme alla giunta camerale il piano triennale di prevenzione della corruzione. La camera di commercio, infatti, ''ai sensi del proprio Statuto promuove la cultura della legalità come condizione necessaria per la crescita economica, in particolare, nel campo della lotta al racket delle estorsioni e dell'usura''. Helg è accusato di estorsione aggravata.

"In tutta questa vicenda mi preme sottolineare l'importanza del fatto che un imprenditore abbia spontaneamente collaborato e deciso di denunciare" e che "in presenza di informazioni concrete la reazione dello Stato è tempestiva". Il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, ha commentato con le agenzie di stampa la vicenda dell'arresto di Roberto Helg

''Racket e usura potranno essere sconfitti solo se le vittime denunceranno e collaboreranno con le istituzioni'', ''Un apparato produttivo condizionato da pressioni e minacce non può produrre sviluppo, ma si mantiene in una situazione di marginalità e produce un progressivo ed inesorabile impoverimento della società'', ''La Camera è impegnata in attività che promuovono la legalità'', ''Bisogna creare attorno a chi ha denunciato un circuito virtuoso di sostegno concreto e di solidarietà''. Sono alcune delle frasi pronunciate da Roberto Helg, presidente della Camera di commercio palermitana e vicepresidente Gesap,  alla manifestazione 2014 del decimo premio intitolato a Libero Grassi, imprenditore che disse ''no'' alla mafia delle estorsioni e venne trucidato davanti casa a Palermo.

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