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La sindaca di Roma Virginia Raggi si trova in ospedale a Roma per alcuni accertamenti in seguito ad un malore avuto stamani. La sindaca è al San Filippo Neri e si sta sottoponendo a verifiche mediche.

"Sono stati eseguiti gli accertamenti necessari. Le condizioni della sindaca sono in netto miglioramento e sarà mantenuta in osservazione e valutata la dimissibilità nelle prossime ore". Queste le condizioni di salute della sindaca Virginia Raggi secondo quanto emerso dal bollettino medico emesso dall'ospedale San Filippo Neri.

Oggi certi giornali sportivi davano la notizia che Pallotta  venderebbe la Roma se non si fa lo Stadio ma ieri alla trasmissione di Antonio de Bartolo Orazi e Curiazi alla Gold tv il Sindaco di Fiumicino in una intervista telefonica con il conduttore  ha dichiarato che ha proposto alla A.S Roma due giorni fa che candida il Fiumicino per la realizazione dello stadio della squadra e che potrebbe essere tutto finito in sette mesi....

L'incontro in Campidoglio sullo stadio della Roma, a quanto si apprende, è slittato di qualche ora e dovrebbe iniziare alle 18:30-19 anziché alle 16. Il motivo sarebbe la volontà della sindaca di Roma Virginia Raggi di parteciparvi, visto il rilievo della riunione.

La sindaca, pur occupandosi direttamente del dossier, non è stata mai presente agli ultimi incontri col club dove il Campidoglio è stato rappresentato dal vice sindaco Luca Bergamo, dal presidente d'Aula Marcello De Vito e dal capogruppo M5S Paolo Ferrara.

Il vecchio ippodromo di Tor di Valle sorge al centro di una distesa di verde, che costeggia il Tevere. È qui, a pochi minuti di macchina dall’Eur, che l’imprenditore James Pallotta e il gruppo del costruttore Luca Parnasi, vogliono costruire il nuovo stadio della Roma, con annesso un Business Park. 

Intanto guerra di sondaggi sullo stadio della Roma alla vigilia dell'incontro tra la società e il Campidoglio. Incontro che potrebbe essere quello definitivo e che, secondo i rumors, potrebbe portare a ricominciare l'iter dall'inizio, con un cambio anche di location, per scelta dell'amministrazione capitolina. La tensione sale a tal punto che proprio quando viene diffuso un sondaggio Ixè, presentato ad Agorà (Raitre), secondo cui il 62% degli elettori totali e il 63% di quelli del Movimento 5 Stelle dice "no" al nuovo stadio della Roma, la società balza sulla sedia, si attacca al telefono e replica con un altro sondaggio in suo possesso: "Non serve una consultazione su scala nazionale, vanno interpellati i romani".

Così viene tirato fuori un sondaggio di pochi giorni, realizzato da Lorien Consulting, e commissionato da Unione Tifosi Romanisti Onlus (U.T.R.), secondo cui il 61% dei cittadini della Capitale sostiene la realizzazione dello stadio della Roma a Tor di Valle. L'ok dei romani arriva anche per ambiente e decoro: per il 59% ci sarà riqualificazione urbanistica. Per il 57% il progetto porterà nuovi posti di lavoro e secondo due abitanti su tre e molto forte è la convinzione per il rilancio economico. La ricerca è stata condotta su un campione rappresentativo di 800 intervistati. La società si sta giocando le ultime carte a sua disposizione per convincere l'amministrazione capitolina ad andare avanti con la delibera attualmente approvata, cioè quella di Tor di Valle facendo leva sul consenso dei romani.

Da quanto emerge dalla rilevazione, l’argomento del nuovo stadio dell’As Roma e delle relative opere infrastrutturali è uno dei temi più seguiti in città, conosciuto dalla quasi totalità degli abitanti romani: il 94% degli intervistati ha infatti dichiarato di conoscere il progetto e di averne sentito parlare.

Analizzando il giudizio espresso dai tifosi della Roma sul progetto, si rileva un’opinione positiva ancor più marcata, con percentuali di approvazione molto alte. L’86% dei sostenitori intervistati ritiene che la realizzazione dello stadio creerà nuovi posti di lavoro, il 75% che porterà benefici economici per la città, mentre il 79% ritiene che Roma debba avere uno stadio all’altezza del calcio internazionale.

L’ippodromo, celebre per essere stato il set del film Febbre da Cavallo, è stato progettato dall’architetto Julio Lafuente per le olimpiadi del 1960. Dopo cinquant’anni di corse, nel 2013 ha chiuso i battenti ed è stato acquistato da Parnasi. Oggi la struttura cade a pezzi e tutt’intorno sembra una discarica a cielo aperto. Per arrivarci bisogna passare in mezzo a cumuli di immondizia, materiale edile, masserizie, motorini abbandonati e piccoli insediamenti di nomadi.

Intanto, il Campidoglio sarebbe pronto a bloccare, in via cautelativa, la delibera ereditata dalla giunta Marino, che stabilisce la pubblica utilità dello stadio della Roma, per il venir meno dell’interesse pubblico e alla luce delle criticità emerse, con riferimento al vincolo della soprintendenza. Mentre è slittato a venerdì l'incontro che era in programma oggi tra Campidoglio, As Roma e Eurnova, proponenti del progetto per il nuovo stadio della Roma. La strada per la costruzione dello stadio a Tor di Valle appare, quindi, sempre più in salita

Nonostante lo stato di degrado in cui versa l’edificio, il 18 febbraio scorso Margherita Eichberg, soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma, ha avviato un procedimento “di dichiarazione di interesse particolarmente importante del manufatto Ippodromo di Tor di Valle". Praticamente, l’anticamera del vincolo sulla vecchia tribuna e sull’area circostante. Vincolo che costringerebbe i proponenti del progetto a dire addio alla costruzione di centri commerciali e grattacieli. La Roma ha subito promesso battaglia contro la decisione della soprintendenza e del Mibact, annunciando di voler percorrere “ogni possibile azione a tutela del progetto”. E martedì, in un tour organizzato dalla società all’interno dell’Ippodromo di proprietà di Parnasi, l’architetto Roberto Della Seta e l’urbanista Remo Calzona, hanno definito "surreale" la proposta di vincolo su un impianto sportivo ormai ridotto ad un rudere, con le tribune pericolanti e le stalle ricoperte dall’amianto.

E' successo sul traghetto della Tirrenia che da Cagliari va a Napoli ed era partito ieri pomeriggio. Gli immigrati erano saliti a bordo tenendo in mano il foglio di via del questore che li invitava a lasciare la Sardegna. Hanno fatto finta di seguire le indicazioni delle autorità, ma una volta a bordo hanno distrutto tutto quello che gli capitava sotto tiro. Sale e cabine messe a ferro e fuoco, passeggeri molestati. Le cuccette prese d'assalto dagli immigrati che hanno cercato di irrompere nelle stanze. Alcune delle cuccette rimaste aperte, così i migranti, dopo aver rubato tutto ciò che c'era da rubare, le hanno devastate. Una vera e propria barbarie.

Cosi circa sessanta immigrati hanno devastato le cabine e i locali della nave su cui erano saliti per il rimpatrio. Un vero e proprio inferno per i passeggeri del traghetto, rimasti sotto assedio tutta la notte e molestati dai migranti inferociti".

Poi il cattivo per i buonisti nostrani è Salvini... Tutti a casa sul primo barcone! Al più presto aspetto di sapere esattamente i nomi e i paesi di destinazione di queste persone".

I migranti col provvedimento di espulsione non erano accompagnati dalla polizia, perché secondo la legislazione italiana le questure possono emettere fogli di via che prevedono "l'auto-espulsione" dei clandestini. Sono gli stessi migranti, e non lo Stato, a doversi far carico del proprio rimpatrio. Che normalmente rimane lettera morta.

La compagnia Tirrenia ha dichiarato che "il passaggio nave del gruppo è stato effettuato secondo le procedure previste dalla legge, implementate dalle autorità di sicurezza di Cagliari. La Compagnia, come sempre in questi casi, sempre più frequenti, ha destinato ai passeggeri stranieri un’area della nave, a garanzia della sicurezza dei passeggeri, non essendo il gruppo accompagnato dalle forze di polizia. Contrariamente a quanto avvenuto in passato, il gruppo ha creato problemi a bordo per tensioni al suo interno che poi si sono ripercosse sui passeggeri".

La polizia marittima partenopea ha atteso l'arrivo del Traghetto e ha provveduto ad accertare quanto segnalato dall'equipaggio della nave, e al momento due immigrati, senza foglio di via, sono in Questura per l'identificazione e la verifica di eventuali provvedimenti a loro carico. Il comandante del traghetto aveva precedentemente allertato la Polizia segnalando comportamenti molesti da parte di una sessantina di extracomunitari presenti a bordo e il furto di un telefonino denunciato da uno dei passeggeri. Alla conclusione degli accertamenti, la polizia ha potuto verificare che dei 60 migranti saliti a bordo, 32 extracomunitari risultano regolari, mentre in 29 sono destinatari di un provvedimento di espulsione con il quale viene imposto di lasciare il territorio italiano entro 7 giorni.

Crosia (CS) - Archiviata la decima edizione di Casa Sanremo, l’evento collaterale che rappresenta l’hospitality del Festival della canzone italiana. Ampio il successo per l’edizione 2017. Nell’ambito della rassegna un ruolo da protagonista è da assegnare anche al gruppo proveniente dalla Calabria.  Diverse persone, guidate da Giuseppe Greco, referente del progetto “La Calabria a Casa Sanremo”, armate da spirito di abnegazione per la propria terra, si sono recate nella città ligure per promuovere le istituzioni e le aziende che ognuno di esse rappresenta. Tutte loro, indistintamente, hanno fatto fronte comune per il raggiungimento di un unico obiettivo: la promozione del proprio territorio. All’unisono hanno evidenziato con forza le bellezze naturali e le opportunità offerte dalla Calabria.  La manifestazione, partita lo scorso 5 febbraio è proseguita fino a sabato 11. Greco, impegnato su più fronti, ha messo in risalto le peculiarità della sua regione. Un lavoro certosino mirato a sottolineare le positività di questa terra. L’evento è stato realizzato con il contributo del Dipartimento al Turismo e Beni culturali della Regione Calabria.

Francesco Russo, consigliere comunale di Crosia con delega al Turismo, attraverso diversi strumenti comunicativi, ma anche tramite contatti diretti intrapresi nel piacevole e frequentatissimo salotto di Casa Sanremo, ha lanciato vari appelli allo scopo di promuovere la cittadina ionica e, indirettamente l’intera regione.  

Il maestro orafo crotonese Michele Affidato, è stato impegnatissimo. Numerosi, infatti sono stati i premi che egli ha realizzato per l’evento sanremese.

Diversi sono i partners che durante questa kermesse hanno fatto scoprire a cantanti, artisti, giornalisti, autori e spettatori,  le eccellenze e le tipicità calabresi: dal pane del panificio Pan di campagna di Rossano, all’olio dell'azienda agricola Labonia di Caloveto alla carne dell’azienda Montagna, dall'amaro alle olive firmato Ulivar, all'Api, Associazione pizzerie italiane sede di Cosenza, al Premio Sila, dal Consorzio di Tutela Patata della Sila Igp, Indicazione geografica protetta alla cucina della chef rossanese Danila Forciniti, all’Associazione Bar Project (Abp) di Rossano che sta preparando drink ad artisti, giornalisti e ospiti. Il noto pizzaiolo cariatese Pietro Tangari, in arte Pedro's, ha preparato una pizza a lunga lievitazione con crema di finocchio, salsiccia bianca di suino nero Montagna, provola silana del Caseificio Parrilla di Cariati, peperoncino rosso di Calabria, scorza di arance della Sibaritide e olio extravergine di oliva dell'azienda Labonia. La cena di gala, con le specialità calabresi è stata un vero e proprio successo. Gli ospiti partecipanti hanno avuto modo di degustare le prelibatezze preparate con cura dagli chef calabresi. Con gli ottimi prodotti tipici regionali sono stati realizzarti piatti davvero succulenti.

Entusiasta della partecipazione calabrese anche il presidente del Consorzio Gruppo Eventi e ideatore di Casa Sanremo, Vincenzo Russolillo, il quale in più occasioni ha esternato il proprio compiacimento. Durante l’apposito cooking show a cui, oltre ai vari referenti della Calabria,  hanno partecipato numerosi ospiti di calibro nazionale, sono stati evidenziati i sapori calabresi, ma anche le attività sociali, culturali e ricreative che sistematicamente vengono realizzate nel territorio regionale.

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