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Il Colosseo restaurato

Vogliamo che il mio mondo si metta a disposizione del Paese per quello che serve al Paese. Che i giovani pensino di poter lavorare in Italia, che gli artigiani cerchino di non chiudere le proprie attività”. Questa la dichiarazione di Diego Della Valle, titolare del gruppo Tod’s, alla conferenza stampa di presentazione, il 1° luglio scorso, della fine dei lavori di restauro degli esterni del Colosseo insieme al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e al ministro per i Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini. Tod’s è sponsor dell’operazione. “Operazioni come questa - ha sottolineato della Valle - servono come avvio dei rapporti tra mondo delle imprese e quello che è pubblico. La giornata di oggi è culturale ma ha anche un senso economico importante per quanto il turismo può apportare”.

il Colosseo ha avuto nel 2015 6.551.046 visitatori, +6% rispetto al 2014, pari a +369.344 ingressi ed oltre ad essere il monumento più visitato d’Italia , è il secondo al mondo dopo la Grande Muraglia cinese.

L’investimento di 25 milioni di euro assegnato dal gruppo all’impegno sul Colosseo prevede, in particolare:

Il Piano di interventi:

allestimento delle opere provvisionali per singoli settori, integrazione del rilievo e mappatura dello stato di conservazione;

restauro dei prospetti comprensivo di prima verifica d’insieme, eventuali preconsolidamenti, pulitura con acqua nebulizzata, stuccature, trattamento degli elementi metallici;

progressiva rimozione delle strutture in tubo/giunto poste a protezione delle arcate del primo ordine e sostituzione con nuova recinzione.

Il progetto di restauro complessivo aveva previsto altre due fasi:

progettazione ed esecuzione, con acquisizione del progetto definitivo in fase di offerta, dei lavori per la realizzazione di un Centro Servizi entro il terrapieno tra via Celio Vibenna e la piazza del Colosseo. La durata stimata dei lavori è pari a 18 mesi. Il Piano di interventi prevederà:

scavo del terrapieno posto sulla piazza del Colosseo (con assistenza archeologica) e allestimento opere provvisionali;

realizzazione della struttura portante del Centro Servizi;

nuova copertura della struttura con terra e trattamento a verde;

finiture interne ed esterne;

Della Valle e i restauratori del Colosseo

Restauro degli ambienti interni del monumento, comprese le opere impiantistiche. Si procederà al restauro degli ambulacri, dei due terzi dei sotterranei (ipogei) e alla messa a norma e implementazione degli impianti tecnologici. 

Durante i lavori, che consegnano una superficie visitabile incrementata del 25%, il Colosseo rimane aperto al pubblico.

La prima fase dei lavori di restauro del Colosseo, è quindi finalmente giunta al termine.

I ponteggi, che da ottobre 2013 hanno celato le prime 5 arcate, hanno lasciato spazio solo ed esclusivamente alla magnificenza del monumento, simbolo indiscusso della cultura italiana, che ha ritrovato il colore delle sue pietre velate dalla patina del tempo.

Il lavoro è il risultato della stretta collaborazione tra le migliori professionalità del nostro Paese (archeologi, architetti, ingegneri, restauratori e operai specializzati), che hanno contribuito con la propria esperienza, dedizione e passione al restauro. Le lavorazioni si sono basate principalmente sul ricorso alla sapiente manualità dei singoli operatori, tramite un intervento minuzioso e di assoluta precisione, dove emerge la grande e inimitabile abilità degli artigiani italiani che tutto il mondo rispetta.

Restaurare un monumento così importante, che è simbolo dell’Italia nel mondo, attraverso una forte sinergia tra pubblico e privato, è uno stimolo che vorremmo venisse seguito da altri, a partire dalle grandi realtà imprenditoriali italiane. I Beni Culturali dell’Italia rappresentano un patrimonio di bellezze che nessun altro Paese può vantare; riportarli al loro splendore ci permetterà di attirare sempre più turisti nel nostro Paese e quindi creare imprese ed occupazione diffusa nel territorio, soprattutto occupazione giovanile: giovani che avranno un lavoro ed allo stesso tempo potranno contribuire allo sviluppo culturale ed economico del nostro Paese, orgogliosi di poterlo fare. Questo non è un sogno, è vera realtà, basta volerlo fare davvero e farlo subito”, aveva commentato all’inizio dell’avventura del restauro Diego Della Valle.

Per la pulitura del Colosseo è stata utilizzata prevalentemente acqua nebulizzata a temperatura ambiente senza aggiunta di solventi, nel pieno rispetto di tutte le norme ambientali. Questa procedura, opportunamente dosata, ha rimosso i depositi e le croste nere, senza intaccare in alcun modo il materiale lapideo e le sue preziose patine, né i segni di lavorazione che sono la testimonianza di storia e di tecnica.

Ecco alcuni dati quantitativi:

10.150 m² di superfici in travertino restaurate

1700 chili di calce e inerti di diversa dimensione e colore

13.000 ca. foto scattate per documentare il restauro del Colosseo

1200 m² di cancellate, telai e parapetti in ferro

81.895 elementi censiti nel prospetto nord e sud

Con il chiudersi di questa importante fase di lavori e con l'ormai ultimato smantellamento delle impalcature, si restituisce a tutti i visitatori una prima porzione restaurata del monumento, su cui leggere i segni della sua storia.

presentazione

quadri di Amel Ayachi

Una vita tutta per viverla in gioia, è questo che lo dimostra nel tripudio di colori che si evidenziano le sue tele. Il compendio è breve e sistematico dell’attività artistica della pittrice Amel Ayachi, eppure mi è venuto dirlo di getto per venir poi a parlare dei suoi studi di allieva e di praticante in laboratori artistici, delle sue partecipazioni a mostre e, dulcis in fundo, alla sua esposizione premiata a “La moda veste la Pace”, congresso mondiale delle “Donne della Moda e del Design” tenutosi a Monte di Procida, vicino Napoli, il 29 giugno scorso.

La pittrice, nativa di Sousse in Tunisia, è una grande appassionata dell’Arte e questo suo grande interesse l’ha portata a trovarlo, in gran parte del mondo, a partire dall’Indonesia, dove ha frequentato un laboratorio di pittura su seta. In Europa, poi, si è soffermata in Grecia in un laboratorio di disegno e di pittura ad olio. Nel 2011, in Italia, ha seguito le lezioni del pittore Joseph Halen nell’atelier di Poggi e infine dall’Upter seguendo corsi di pittura generale, su stoffa, di paesaggi e di ritratti dal vivo. Nella sua opera di pittrice si distingue per aver cercato un collegamento tra tradizione e modernità per la diversità degli stili artistici studiati che hanno avuto cura di rappresentare dalla giovane donna, alla madre, alla donna tradizionale. E’ affascinata dai colori del mare, intensi e bellissimi, che le ricordano la costa del suo stupendo Paese. Il suo stile è improntato a riportare la realtà sulle tele, usando quasi sempre colori ad olio, ispirandosi alla pittura classica o accademica. Sue opere sono state esposte in Grecia, all’Expo di Milano e nel museo del Vittoriano a Roma.

Venendo, poi, a considerare l’ultimo evento campano nel complesso si evince infatti il valore della Donna, proprio in un periodo di vita in cui si constata un gran numero di funeste vicende familiari. Non si pensa, invece, che oltre ogni valido esempio, le donne sono buone negoziatrici sui tavoli di pace, perfettamente in grado di formarsi a livello diplomatico, di approfondire relazioni internazionali e scienze politiche.

Il comune di Monte di Procida, insieme con African Fashion Gate, ha organizzato appunto il congresso sulla base delle “pari opportunità” dei colori della pelle delle donne sulle passerelle.

La pittrice Amel Ayachi, ambasciatrice di nome e di fatto, ha esposto un saggio delle sue opere: in linea con l’attualità ha in definitiva testimoniato la sua gioia di vivere. Un sogno nel cassetto? Fare una mostra personale in Italia prima di ripartire per la Tunisia.

quadri di Amel Ayachi (2)

San Francesco - Besnik Harizaj

Il grande successo di pubblico ha decretato ancora una volta l'affermazione di questa terza edizione della mostra del fischietto organizzata dall'associazione culturale “Terra Erea” in collaborazione con i Musei civici e il patrocinio del Comune di Caltagirone ed ospitata presso Palazzo Libertini di San Marco sino allo scorso 12 giugno.

La mostra "Fischiettando tra il Giubileo e il Bicentenario della Diocesi di Caltagirone", ripresa dai media nazionali più importanti oltre che da riviste di settore avvalorando l'importanza dell'iniziativa giunta alla sua terza edizione ed unica in Sicilia, ha registrato la presenza di migliaia di visitatori provenienti non solo dalla Sicilia, ma dall'Italia e anche dall'estero, come Albania, Francia, Germania, Gran Bretagna e Israele, oltre agli studenti di diverse scuole elementari.

Numerosi i maestri ceramisti che hanno aderito a questa iniziativa: Grazia Maria Ambra, Antonio Barletta, Irene Cabibbo, Ivano Agatino Carpintieri (scultore di Mascalucia), Vincenzo Forgia, Santina Grimaldi, Alessandro Iudici, Duglas Mauro, Mario Milazzo, Concetta Modica, Antonino Navanzino, Luigi Navanzino. Tra le novità di quest'anno si registra l'esposizione di importanti collezioni private tra cui quelle di Salvatore "Totò" Cardello, Vincenzo Forgia, Federico Impresario e della Bottega di Francesco Navanzino & Figli, oltre agli studenti della Vittorino da Feltre di Caltagirone.

Cupole - Antonino Navanzino

Nella mostra è stata inserita anche una sezione dedicata alla fotografia che si richiama al tema del Giubileo, al Bicentenario della Diocesi di Caltagirone e della Santa Pasqua a cui hanno partecipato Andrea Annaloro, Mario Alberto Alberghina dell'associazione Punto Focale 2.0; Giovanni Canfailla; Aldo Gattuso dell'associazione Pentaprisma e Roberto Strano.

"Un ringraziamento particolare va alla dirigente della III Area Dott.ssa Giovanna Terranova e allo staff dei Musei Civici, ai maestri ceramisti e ai fotografi aderenti, al coro "Esa Cantorum" diretto dal M° Lino Carrera e composto dai soprani Francesca Cosentino, Laura Lampione, Sonia Musso; dai contralti Paola La Magna e Nadia Cristina; dal tenore Piero Pitrolo Gentile; dal basso Gaetano Vitale ed il M° Emanuele Bunetto, direttore artistico dei "Bellamorea", e ai privati (Alessi & Messina, Studio Piano Casa, Leone Expert, Parafarmacia Sant'Anna, Alternativo Bar, Lidia Design e F.lli Scalzo) che con spirito di collaborazione credono nelle nostre iniziative culturali, e ci sostengono con i loro contributi - ha esordito il presidente di Terra Erea, Omar Gelsomino -. La numerosa affluenza di visitatori, non solo italiana ma anche straniera, ma soprattutto degli studenti, registrata anche quest'anno è un invito a continuare lungo questo solco, iniziato ormai due anni fa, della diffusione e valorizzazione delle nostre tradizioni culturali".

La carezza di Dio - Luigi Navanzino

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