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“Il lustro metallico è una tecnica della ceramica caratterizzata appunto per l’aspetto metallico, spesso cangiante e iridescente. È una tecnica complessa, molto laboriosa e antica di secoli. Le sue origini risalgono all’artigianato degli antichi paesi orientali: ceramiche di rara bellezza che ora riempiono i musei più belli del mondo. In Europa questa tecnica arriva attraverso la Spagna; Valencia nel periodo di dominazione araba ne diviene la capitale artistica . Nel rinascimento il lustro raggiunge il suo massimo splendore in Umbria”.

Inizia così la nostra chiacchierata in esclusiva per Il Corriere del Sud con l’artista Ellenica Lena Papadaki che vive e lavora in Italia.

Per capire lei come crea la sua arte le ho fatto poche domande e lei mi risponde per i lettori del mio giornale:

“Sono nata a Creta e la ceramica è la mia passione da sempre.

Avevo dieci anni quando lessi “La giara” di Luigi Pirandello.Pensai:Un giorno devo fare

Anch’io una giara cosi..mi nascondo la dentro e magari ci dormo anche...

Trovai un po’ d argilla e modellai alcuni piccoli oggetti. Li misi al sole per essiccarli, ma 

venne la pioggia e...tornarono fango. Capii che non era cosi facile a lavorare l’argilla ma 

mi affascinai tanto.

Da quel preciso momento non ho mai abbandonato questo materiale affascinante.

Dopo la maturità classica. il diploma in disegno architettonico e la scuola di ceramica, ottenni una borsa di studio con la quale arrivai in Italia nel 1982.

A Faenza portai a termine i corsi di perfezionamento di “arte della maiolica”, di “tecnologia ceramica”e quello di restauro al Istituto d Arte G. Ballardini.

Terminati gli studi cominciai la mia attività professionale a Forlì dove tuttora vivo e lavoro.

La mia materia prima è l’argilla : 

un materiale plastico che si può plasmare e modellare tra le dita.

All’inizio mi impegnai nel campo dell’oggettistica moderna, alla proposizione di forme nuove progettate e realizzate con decori nei quali rivivevano i miti della cultura ellenica.

Successivamente l’interesse ma anche la curiosità di conoscere il mondo dell’arte presente e passato, mi portò ad individuare delle civiltà, delle correnti e degli artisti più vicino al mio pensiero.

Alla materia aggiungo il pensiero. Il pensiero diventa disegno, e il disegno a sua volta un oggetto, una scultura un quadro, un gioiello. Il percorso è lungo e l’ultima parola spetta sempre al forno: 

Terra uguale fuoco, fuoco uguale terra. E così che questi elementi che vivono singolarmente si uniscono per far nascere la ceramica.

Il lustro metallico è una tecnica della ceramica caratterizzata appunto per l’aspetto metallico spesso cangiante e iridescente.

È una tecnica complessa, molto laboriosa e antica da secoli. Le sue origini risalgono all’artigianato degli antichi paesi orientali: ceramiche di rara bellezza che ora riempiono i musei più belli del mondo.

In Europa questa tecnica arriva attraverso la Spagna; Valencia nel periodo di dominazione araba ne diviene la capitale artistica.

Nel Rinascimento il lustro raggiunge il suo massimo splendore in Umbria.

Questo risultato si ottiene attraverso una terza cottura in riduzione, ciò è in assenza di ossigeno.

Sottoponendo opportuni ossidi e sali metallici al calore di un’atmosfera fortemente fumosa, ciò è riducente, essi si trasformano nei rispettivi metalli puri.

L’utilizzo dell’oro e dell’argento e l’imponderabilità dei risultati del fumeggio, fanno si che l’oggetto lustrato sia sempre un oggetto unico e irripetibile. La magia delle iridescenze fa del lustro la più seducente e misteriosa tra le famiglie ceramiche.

Gioielli

Ho sempre amato i gioielli. Ho sempre disegnato i miei. Per alcuni anni ho collaborato disegnando per degli orafi greci.

Ho cominciato pensando di creare gioielli che le donne potessero portare ad ogni ora della giornata;

leggeri, anatomici, poetici con la preziosità dell’oro e del platino e con una pennellata di colore. Ad ogni donna il suo colore preferito. Forme geometriche, microsculture eseguiti tutti interamente a mano.

Nascono così “le gioie” ,”i rametti”,”le trecce libere” “le nuvolette d oro”.

Opere in ceramica e gioielli. Due scuole di pensiero distinte: la ceramica un lavoro di introspezione, i gioielli una ricerca di bellezza e di gioia. Amo ambedue le espressioni.

Principali esposizioni

1984  concorso internazionale di ceramica di Atene

1985  premio al concorso di oggettistica Richard Ginori di Roma (Italia

1986  premio al concorso nazionale Italgas per giovanni artisti (italia)

1986  Mostra “La tecnica e l estetica” Galleria comunale di Imola (Italia)

1987  menzione d onore al concorso internazionale di Gualdo Tadino (Italia)

1987  Arte Fiera di Bologna (Italia)

1987  Mostra “Iridos Desmoi” (I legami dell’iride) alla Galleria Nautilus di Iraklion (Creta)

1987  Mostra “Era ceramica” alla Galleria Humus di Firenze (Italia)

1988  Mostra “Techne” alla Galleria Nanni di Bologna (Italia)

1989  Mostra ”Iridos Desmoi 2” alla Galleria Ergon di Atene (Grecia)

1990  Mostra ”Riflessi di terre lontane” al centro donna di Forli (Italia)

1990  Arte Fiera di Bologna (Italia)

1991  Arte Fiera di Bologna (Italia)

1992 Mostra alla Galleria di Ambre di Banyoles (Spagna)

1992 Arte Fiera di Bologna (Italia)

1993 Mostra “Raccontare la ceramica” Foggia (Italia)

1993  Arte Fiera di Bologna (Italia)

1994  Mostra al Palazzo Capra di Schio (Italia)

1994  Arte Fiera di Bologna

1995  Mostra “la voce della luna” Galleria Salus Sadurano Forlì (Italia)

1995  Abitare il tempo Verona (Italia)

1995  Mostra culturale “Il giardino delle meraviglie “Verona (Italia)

1996  Abitare il tempo Verona (Italia)

1998  Mostra alla Galleria Arte Viva al Marais di Parigi(Francia)

1998  Mostra alla Galleria San Paolo di Bologna (Italia)

1999  Mostra “Donne artiste del Mediterraneo” Palazzo Albertini Forli (Italia)

2000  Mostra “il ritmo della terra” Faenza (Italia)

2002 Progetto Europeo EUARCA Kassel (Germania)

2003  Esposizione “Dal territorio al Europa” Forlì (Italia)

2004  Mostra “Keramik” Kassel (Germania)

2005 Esposizione “Vernice” Forlì (Italia)

2005 Mostra “Arte Ceramica” Kassel (Germania)

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Lunedì 19 settembre alle 18.00 inaugurerà presso lo spazio espositivo di Palazzo Lombardia, a Milano, la mostra ‘UOMO’. Il progetto è incentrato sulla figura più rappresentata nella pittura occidentale, Gesù, celebrata attraverso un dialogo fra il mondo antico e contemporaneo nelle opere originali o riprodotte di Giovanni della Robbia, Beato Angelico, Zeitblom Bartholomaeus, Francesco Pignatelli e molti altri.

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L'associazione culturale FACTORI e il Comune di Vittoria presentano AMNIOS, un progetto d'arte contemporanea ideato dagli artisti Tamara Marino e Sasha Vinci, per la prima volta in collaborazione ad un progetto condiviso.

Il progetto AMNIOS si divide in due momenti: la prima parte consiste in una performance eseguita personalmente dai due artisti, che sarà presentata al pubblico venerdì 2 settembre 2016, alle ore 18:00, presso il Molo di Ponente della città di Scoglitti, un luogo sospeso tra la terra e il mare. La performance è ideata per vivere in sintonia con lo spazio che l'accoglie, creando un dialogo con il pubblico che la vive e la osserva.

La seconda parte del progetto prevede la realizzazione di una mostra che sarà inaugurata a dicembre 2016, presso alcuni palazzi storici della città di Vittoria.

AMNIOS è un progetto che concettualmente si ispira all'antica simbologia dell'acqua. I simboli sono i custodi della memoria, la potenza del simbolo è quella di raccontare significati universali a tutti gli uomini e di attraversare indenne le generazioni umane assumendo nuovi valori, ma conservando le antiche conoscenze.

Il simbolo dell’acqua è presente in tutte le cosmologie dei popoli, è un’immagine che si lega al flusso della vita, al tempo, al divenire, metafora di forza e vitalità, quell'elemento primordiale in cui si fondono morte e rinascita alla presenza di energie inconsce. L'acqua rappresenta la nostra parte emotiva, irrazionale e creativa.

La simbologia dell’acqua in relazione con l'immagine della donna, è la caverna da cui fluisce l'energia, un ventre materno che custodisce e contiene il liquido amniotico, la linfa primordiale che genera la vita.

La Sicilia ha un rapporto viscerale con la simbologia dell'acqua, poiché è un'isola immersa nella luce e nei colori del Mar Mediterraneo. Il mare, in Sicilia, racconta le storie del tempo e degli uomini, dalle concavi navi dalle vele greche, ai barconi della morte dei migranti. Oggi il gigante di acqua e sale è l'abisso che gli uomini devono affrontare per la sopravvivenza e la libertà.

Gli artisti Sasha Vinci e Tamara Marino, ispirati dal concept del progetto daranno vita attraverso immagini, suoni, pensieri e memorie ad un'azione performativa aperta ad innumerevoli interpretazioni, reinterpretando il simbolo dell'acqua attraverso i linguaggi multiformi dell'arte contemporanea.

Dalle acque del mondo intorno si irradia l'arte.

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