"Enrico IV" al Teatro Lo Spazio di Roma

Al teatro Lo Spazio di Roma - via Locri 42/44 dal 12 al 15 marzo 2020 verrà rappresentata l'opera "Enrico IV", diretta ed interpretata dall'eclettico Mino Sferra che, prima partire per Mosca su invito dell’Istituto italiano di Cultura, porterà nella sua città l’anteprima del capolavoro di Luigi Pirandello. "Enrico IV", riadattata nei testi per il palcoscenico moscovita, si trasforma in una commedia all'interno della quale si dipana il virtuosistico rapporto tra uomo e personaggio, nel crinale tra verità e finzione.
Siamo all'inizio del secolo scorso, un nobile prende parte ad una storica cavalcata in costume, indossando i panni dell’Imperatore di Germania Enrico IV. Alla messa in scena partecipano anche Matilde Spina, donna di cui è innamorato e il barone Tancredi, suo rivale in amore. Quest’ultimo, durante la cavalcata punge il cavallo nel posteriore, facendo disarcionare il nemico che a causa della caduta batte la testa; al suo risveglio si convince d’essere realmente l’Imperatore tedesco, generando situazioni sospese fra ironia e drammaticità, dalle quali emerge prepotente il tema della maschera pirandelliana.
Altri interpreti della commedia, prodotta dall’Associazione Culturale G.T.M., sono: Max Russo, Federica Sarti, Giancarlo Loffarelli, Paola Barini, Matteo Contu, Claudio Bellisario, Gianluca Mura, Michele Calabretta e Lorenzo Sferra.
Le musiche sono di Fabio Lombardo, i costumi di Raffaella Tirelli, le scene sono di Salvatore Liistro mentre, fonica e aiuto regia è Serena Parissi.
"Il testo del drammaturgo agrigentino è geniale, un capolavoro metateatrale, fortemente filosofico, uno studio accurato sul significato della pazzia - afferma Sferra - tema a me molto caro. Enrico IV rappresenta anche la metafora dell’uomo moderno, con tutte le sue criticità e frustrazioni. Un personaggio che mi ha sempre affascinato, poiché scava nel profondo dell’essere umano, mescolando pazzia, lucidità e recitazione, ma anche utilizzando e adattando la maschera a seconda delle situazioni in cui l’uomo si trova. La mia regia - conclude Sferra - fa da ponte tra l’ironia e la drammaticità di cui il testo si nutre, una sorte di doppio gioco tra l’autore e i personaggi’’.
Teatro Lo Spazio: via Locri 42/44
ore 20.30 (giovedì-sabato) -17.30 (domenica

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