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Giovedì sera 23 giugno 2022  a Roma, nella magica atmosfera della Casa del Cinema, situata all'interno del Parco di Villa Borghese, si è svolta con successo la III edizione del "Premio Carlotta Bolognini - Cinema Anni d'Oro", un evento molto atteso e fra i più apprezzati nel panorama  cinematografico, grazie al lodevole impegno della sua ideatrice, presidente, nonchè direttore artistico Carlotta Bolognini, che si è occupata della regia accanto a Fabio Lionello, figlio dell'attore Oreste Lionello.
La produttrice e sceneggiatrice Bolognini ha scelto di organizzare l'evento proprio nel mese di giugno per commemorare  il Centenario della nascita del grande regista Mauro Bolognini, fratello di suo papà Manolo, produttore cinematografico.
L'evento, che ha visto una straordinaria partecipazione di pubblico, è stato presentato, come di consueto, dalla splendida attrice Yassmin Pucci e dallo scrittore, critico cinematografico e docente Fabio Melelli ed è patrocinato dal Centro Culturale Mauro Bolognini, dall'Archivio Storico del Cinema  italiano e da AIC.
Madrina d'eccezione è la nota stilista e imprenditrice Anna Fendi che, in apertura di serata, sul palco fa un commovente tributo a Mauro Bolognini, che definisce "Cultore della Moda".
I premiati sono: la doppiatrice e direttrice di doppiaggio Rossella Izzo, alla quale è stata consegnata una targa dall'attore Pippo Franco.
Simone Bessi, presidente della storica Sartoria Anna Mode, dopo la proiezione di un interessante video realizzato all'interno della nota azienda, è stato premiato da Anna Fendi.
Anche la pluripremiata, creativa hairstylist Desirèe Corridoni ha ricevuto il premio dalla signora Fendi.
Fra una premiazione e l'altra, è intervenuto sul palco Daniele Mannelli, vicepresidente del Centro Culturale Mauro Bolognini.
A seguire, Carlotta Bolognini ha conferito il Premio in ricordo di... a Silvia Maria Guarnieri, nipote del direttore della fotografia Ennio Guarnieri, un nome che ha dato lustro al Cinema di qualità.
Inoltre, sul palco Fabio De Sisti, titolare della De Sisti Lighting, azienda leader di illuminazioni del palcoscenico fondata nel 1982. È stata poi la volta del direttore della fotografia Roberto Girometti, con una brillante carriera nel mondo del Cinema, che ha intrattenuto gli ospiti con simpatici aneddoti legati alle sue origini ed ha ricevuto il riconoscimento dall'attrice Jinny Steffan.
Quindi, la Bolognini ha chiamato sul palco Graziano Marraffa, presidente dell'Archivio Storico del Cinema italiano, per premiare insieme il noto  scenografo Francesco Frigeri, altra pietra miliare del Cinema a livello  internazionale.
A seguire, sempre la Bolognini ha consegnato il Premio in ricordo di... a Valentina Tosi, nipote del più grande costumista italiano del dopoguerra. Sul palco, accanto alla Tosi, il giovane costumista Andrea Sorrentino, che ha ricordato il prezioso insegnamento del Maestro Tosi, proiettato alla realizzazione di un prodotto d'eccellenza.
L'attore e doppiatore Roberto Chevalier ha insignito del "Premio Carlotta Bolognini - Cinema Anni d'Oro"  l'attrice Barbara Bouchet, che in passato ha avuto un'esperienza lavorativa con il regista Bolognini con il film "Per le antiche scale". Ed ancora, Carlotta Bolognini ha conferito la targa al  talentuoso  costumista Massimo Cantini Parrini, che ha ripercorso alcuni passaggi della sua carriera condivisi con l'indimenticabile regista  Bolognini.
Un momento molto toccante è stato quello dedicato alla premiazione del soprano Raina Kabaivanska, artista di fama internazionale, una delle voci più apprezzate dei nostri tempi. L'artista ha ricevuto il riconoscimento da S.E. l'Ambasciatore di Bulgaria Todor Stoyanov.
A conclusione della serata, Alexandra Celi, figlia dell'attore Adolfo Celi, che quest'anno avrebbe compiuto anche lui 100 anni, ha premiato alla memoria di... il distributore cinematografico Fulvio Frizzi, consegnando la targa a Fabio Frizzi, che ha ricordato la figura umana e professionale di suo padre.
Al termine della premiazione, tra uno scatto e l'altro, la Bolognini ha dichiarato -
"Sono davvero soddisfatta per l'esito della serata, non sarebbe potuta andare meglio. Io e i miei collaboratori abbiamo profuso energie per mesi, con spirito di squadra, credendo fermamente in questa manifestazione, che ad ogni edizione riserva sempre riscontri lusinghieri. Tutto questo lo dedico a mio zio Mauro, che quest'anno avrebbe compiuto 100 anni, alla mia famiglia e al mio compagno Dido, ai  quali va il mio pensiero. È un'edizione particolare, in un momento difficile della mia vita e se non fosse stato per il centenario, forse, per un attimo ho pensato di non farcela...ma alla fine ha prevalso la volontà di  esaudire un desiderio del mio compagno, che mi ha sempre appoggiata e sostenuta, anche nei momenti più complicati e sento che continua a farlo, accanto a me, seppure in una dimensione diversa, purtroppo... Una parentesi personale, ma  profondamente sentita. Intanto, vi ringrazio e sicuramente ci rivedremo il prossimo anno con grandi novità, che per scaramanzia non voglio anticipare, ma già ci sto lavorando (...)
Sono intervenuti all'evento personaggi di spicco del mondo dello  spettacolo, della cultura e dell'informazione.
Ai fini della realizzazione dell'evento si ringraziano: De Sisti (Fornitore di attrezzature per le illuminazioni del palcoscenico), la stilista dei Vip Cinzia Diddi e il Maestro orafo Ciro Del Ferraro.

Da oltre 200 anni gli abitanti di Sordevolo – località di poco più di 1300 abitanti in provincia di Biella, regione Piemonte, ridente borgo ricco di spiritualità e di cultura ubicato lungo il percorso dei sacri monti, fra il santuario di Oropa e Graglia-mettono in scena una rappresentazione teatrale popolare corale unica in Italia e nel mondo realizzata da attori della comunità di Sordevolo classificati “dilettanti”. Sabato 18 giugno 2022 torna la rappresentazione storica della Passione di Cristo, nata a Roma nel Rinascimento e in scena a Sordevolo, Comune delle Prealpi Biellesi, regione Piemonte, ogni 5 anni dal 1815. Il comitato organizzativo della Passione di Sordevolo guidato dal presidente Stefano Rubin Pedrazzo, dal regista Celestino Fogliano e dal sindaco Alberto Monticone, ha presentato alla stampa nazionale e internazionale alcuni quadri salienti e i complicati meccanismi operativi delle ventinove scene che compongono lo spettacolo   Assistendo alle prove di alcune scene è stato possibile constatare  la forza espressiva-emozionale, diffusa dagli interpreti giudicati altamente professionali.   “Si procede a grandi passi verso l’appuntamento del prossimo 18 giugno, quando la Passione di Sordevolo ritornerà in scena dopo la celebrazione del bi-centenario avvenuta nel 2015, ha detto il presidente Pedrazzo. Ritorna, quindi, uno spettacolo che quest’anno punta al tutto esaurito, con circa 35 rappresentazioni in programma da giugno a settembre che richiamano in un anfiteatro di 4mila metri quadrati decine di migliaia di spettatori. Nel 2015 hanno partecipato all’evento circa 31.000 spettatori provenienti da Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Polonia, USA, Ecuador, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Sudafrica e altri Paesi”. L’intervento del regista Celestino Fogliano: “Lo spettacolo della Passione,  nasce duecento anni fa, ma le sue origini sono ben più remote. Tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento, la Compagnia della Confraternita del Gonfalone recita nel Colosseo di Roma un testo della Passione. La prima edizione a stampa è pubblicata a Roma nel 1500-1501. Il testo è del fiorentino Giuliano Dati e, nei secoli, è arrivato a Sordevolo grazie al legame degli Ambrosetti, importanti tessitori sordevolesi, con la curia papale o grazie alla Confraternita di Santa Lucia di Verdobbio, piccola frazione di Sordevolo,  affiliata alla Confraternita del Gonfalone di Roma. Il manoscritto è stato rinvenuto nel mazzo XII dell’archivio dell’Arciconfraternita del Gonfalone ora conservato presso l’Archivio Segreto Vaticano. La scenografia, realizzata interamente con i mezzi e le competenze introdotte dai cittadini di Sordevolo, ricostruisce un frammento della Gerusalemme dell'anno 33 d.C.: la reggia di Erode, il Sinedrio, il Pretorio di Pilato, il giardino del Getsemani, il Cenacolo, il monte Calvario. I ventinove quadri che compongono lo spettacolo si svolgono di fronte all’anfiteatro da 2400 posti realizzato appositamente quindici anni fa. Nella stesso anfiteatro  si sono esibiti anche artisti del calibro di Ennio Morricone nel passato. Negli anni scorsi l’Associazione Teatro Popolare di Sordevolo ha promosso l’allestimento nei locali della seicentesca chiesa di Santa Marta. Il museo permanente sulla tradizione della Passione di Sordevolo è aperto da giugno a ottobre ogni domenica e in tutte le date degli spettacoli”. Il sindaco Monticone ha messo in risalto la passione dei suoi cittadini dedicata alla “Passione di Cristo”: “Oltre 700 membri della comunità di Sordevolo sul totale di 1.293 si dedica volontariamente, a tempo pieno, al successo della storica iniziativa. 400 attori (42 parti parlate e 360 comparse) di età compresa fra i 5 e gli 80 anni. Dietro le quinte collaborano 300 persone: gli infaticabili artigiani dei costumi, delle attrezzature e suppellettili vari. La complessa macchina organizzativa mette in scena circa 35 repliche, da giugno a settembre: 29 scene per più di 2 ore di recitazione a replica su oltre 4mila metri quadrati di anfiteatro. Il valore economico organizzativo stima 800 mila euro senza contare il valore del volontariato di oltre 80mila ore lavorative, che genera un indotto stimabile a 1 milione di euro per l’economia di Sordevolo, territorio ricco di spiritualità e di cultura. Il Territorio Nel passato zona di villeggiatura privilegiata da personaggi di spicco italiani tra cui gli scrittori  Cesare Pavese, Leone Ginzburg, Benedetto Croce membro del senato del regno d’Italia e molti altri protagonisti del ‘900 ambisce tornare, grazie anche alla Passione, al centro dei grandi itinerari turistici nazionali. Sordevolo e il percorso dei sacri monti delle Prealpi biellesi propone ai turisti un territorio bucolico incantevole ricco di boschi pasture alpeggi, trekking, villaggi di piccole comunità dedite alla pastorizia. Ruscelli montani culminanti in spettacolari cascate di acqua sorgiva, pura. Conventi ora al servizio della perfetta ospitalità: La Trappa a 1000mt. Edificio risalente al 1750 costruito dai frati trappisti scacciati da Napoleone dalla Francia, adibito oggi a rifugio di supporto per escursionisti anche a cavallo. Il Santuario di Graglia, maestoso complesso architettonico. Tra i tanti edifici rurali storici emerge il Santuario di Oropa. Un santuario mariano a circa 1.159 mt di altitudine dedicato alla Madonna Nera immerso in un anfiteatro naturale di montagne a poca distanza dalla città di Biella, frazione Oropa. I tesori del Santuario Da non perdere la stanza del tesoro nel museo. Espone i gioielli che ornavano la statua della Madonna Nera di Oropa in occasione del Centenario dell'Incoronazione ripetuto dal 1620: centinaia di corone, pendenti e collane in oro e pietre preziose senza valore testimoniano i secoli di devozione del popolo dagli umili ai ceti più abbienti tra i quali vi sono principi e re della tarda dinastia italiana. La più notevole è quella donata nel 1700 da Madame Reale Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, madre del Re Vittorio Amedeo II, decorata con quasi 800 pietre preziose. Nel territorio che affianca il santuario sono dislocate varie cappelle del sacro Monte datate 1664-1684. Al loro interno affreschi e statue in terracotta policroma, ognuna di loro raffigura temi religiosi diversi. La gastronomia della valle dell’Elvo I numerosi ristoranti della valle propongono le specialità tipiche della tradizione biellese. La “polenta concia”, “la fondua”  “el ris a cagnun” ( ideati per esaltare la qualità del formaggio locale) la “bagna cauda”, (a base di acciughe, retaggio di antichi scambi con la vicina regione Liguria), i “palpiton” ( torta di pane e cioccolato), “frità rugnosa” (frittata con salame), la rinomata “Toma della Valle Elvo” e i tipici formaggi freschi “sancarlin” e il “tumin eletric”, non ultimo i rinomati vini di origine piemontese.

Nei giorni scorsi, presso il teatro comunale "Antonio De Curtis" di Serradifalco (Caltanissetta), hanno avuto luogo i festeggiamenti in occasione del ventennale del periodico d'informazione "La Voce del Nisseno", fondato e diretto dal dr. Michele Bruccheri.
Il numerosissimo pubblico intervenuto ha assistito con entusiasmo e partecipazione alla  proiezioni di video e a rappresentazioni artistiche di rilievo, sia musicali che canore.
Fra l'altro, nel corso dell'evento sono state consegnate 25 targhe.
La conduzione della manifestazione,  patrocinata dal Comune e dalla Pro Loco di Serradifalco, nonché dalla direzione artistica del teatro comunale, è stata affidata al  giornalista Michele Bruccheri e al giovane  figlio Salvatore, che ha coordinato soprattutto la prima parte della serata, dedicata ai video proiettati su maxischermo e la parte finale, in cui sono stati conferiti i riconoscimenti.
Un paio di video, in apertura, hanno descritto brevemente il percorso editoriale del periodico d’informazione e del suo direttore, che nei giorni scorsi ha raggiunto il venticinquesimo anniversario d’iscrizione presso l’Albo professionale dei Giornalisti della Sicilia.
Attraverso un video-messaggio sono giunti gli auguri del noto giornalista Salvo La Rosa e dell’attrice catanese Giovanna Criscuolo, nonchè gli “auguri cantati e personalizzati” dalla splendida voce di Virgilia Bello.
Lo speciale evento è stato dedicato alla memoria di due eminenti  figure del territorio: allo storico Salvatore Galletti, morto nel 2010 e al sacerdote Filippo Bonasera, scomparso due anni fa. Sono state sentite le loro voci, da frammenti d’intervista realizzate da Bruccheri diversi lustri fa e i loro familiari hanno ritirato la Targa alla Memoria. In occasione del decennale, invece, la dedica fu per il grande Totò Petix.
“Grazie a tutti coloro che ci seguono con palpabile gioia e sincero interesse” - dichiara il direttore Michele Bruccheri al termine dell’evento celebrativo della sua creatura editoriale.
È stato anche proiettato l’intervento del professor Luca Filipponi (presidente del Menotti Art Festival Spoleto), che ha dato la notizia di un prestigioso premio conferito al fondatore del periodico d'informazione "La Voce del Nisseno", che egli ritirerà nella nota città umbra a settembre.
Michele Bruccheri ha donato al Sindaco di Serradifalco dr. Leonardo Burgio tutte le riviste pubblicate dal 2002 ad oggi e ben dodici monografie a sua firma, da custodire presso la sezione emeroteca della biblioteca comunale.
Ad arricchire la serata celebrativa i cantanti Alessandra Alessi (vocal coach e direttrice della SoL Academy),  accompagnata dal pianista Dario Carmina, Giulia Cammarata e Gabriele Calì e il pianista Giuseppe Paul Messina. Interventi dei relatori:  Marianna La Barbera (giornalista), che ha donato al professionista serradifalchese una targa della Uilpa Sicilia guidata da Alfonso Farruggia, definito “giornalista attento, colto e rigoroso” e della professoressa Simona Modeo (docente ed archeologa, vicepresidente regionale di SiciliAntica), che gli farà recapitare le varie pubblicazioni dell’associazione culturale.
Assente, a causa di un malessere passeggero, il presidente della Banca Sicana dr. Giuseppe Di Forti, che ha inviato una lunga lettera al direttore Bruccheri.
Banca Sicana e Fondazione Sicana erano rappresentate ai massimi livelli, dal direttore generale Michele Augello, ai membri serradifalchesi del Consiglio d’Amministrazione, Giuseppe Martino e Antonio Calì, del Collegio sindacale Giuseppe Consiglio e Giusy Montante a Cettina Blando.
Numerose le attestazioni  di stima ed affetto per il giornale e per il suo fondatore e tra essi, il sociologo Pasquale Petix.
Tra i presenti, la Fidapa di Serradifalco (Giovanna Messina, Rosaria Guarino ed Enza Guarneri) e l’Ada provinciale (guidata da Maria Cristina Alaimo).
Numerose le personalità che hanno impreziosito l'evento; tra queste il professor Giovanni Costa e l’onorevole Bernardo Alaimo, autori del libro “Serradifalco” tra ricordi e testimonianze, che verrà presentato giovedì 23 giugno.
Hanno esposto le loro splendide opere sul palcoscenico le pittrici Ivana Urso, Carla Maira, Valentina Mistretta e Marzia Calì. L’artista Maria Gina Tortorici, tra le altre, ha donato una meravigliosa tela al direttore Michele Bruccheri. 
Ovviamente, è arduo riportare tutto; ma al termine grande torta e brindis; un momento curato da Angelo Pio Monachino e condiviso con tutti i  presenti, nonostante il caldo eccezionale ed infine la distribuzione gratuita del nuovo numero del giornale.
Enorme successo e grande partecipazione, dunque, che ripagano i tanti sacrifici per organizzare un evento di notevole livello che è già diventato storia.
Il servizio fotografico è stato realizzato dai Ph.  Calogero e Antonino Montante.

È stato un doveroso e riuscito omaggio al Cinema e alle sue maestranze musicali quello alla Casa del Cinema di Roma, organizzato il 20 Aprile dall’Associazione Compositori Musica per Film (ACMF).

Ad aprire la serata, i saluti del padrone di casa, Giorgio Gosetti, Presidente della Casa del Cinema, seguito da quelli di Piera Detassis, Presidente e Direttore artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, con cui ACMF ha collaborato per l’ottimale riuscita dell’iniziativa. Nei panni di Presidente ACMF, ha brevemente salutato i presenti anche Pivio, in realtà coinvolto nella serata tra i candidati nella cinquina finale come Miglior Compositore.

Presentazione candidature

A Chiara

La presentazione delle clip video relative ai film candidati in gara è iniziata con Pasquale Catalano, stimato socio ACMF. A lui è toccato annunciare la clip relativa al film A Chiara (Compositori Dan Romer – Benh Zeitlin; regia di Jonas Carpignano) e al film America Latina (compositori i Verdena; regia di Damiano e Fabio D’Innocenzo).

Ariaferma

A seguire, altra preziosa rappresentanza ACMF, Riccardo Giagni, ha presentato la clip relativa al film Ariaferma, per la regia di Leonardo Di Costanzo. A seguire, breve intervista con Pasquale Scialò, autore delle musiche del film.

Diabolik

Sempre Riccardo Giagni ha poi presentato la clip relativa al film Diabolik, la cui colonna sonora è stata firmata da Pivio e Aldo De Scalzi, per la regia dei Manetti Bros. Breve intervista al compositore Pivio, prima di proseguire la serata con la presentazione, per voce di Stefano Mainetti (noto compositore, ma anche docente di Composizione Applicata al Conservatorio di Santa Cecilia) di Freaks Out e dei protagonisti di questo film, presenti nella serata: il compositore Michele Braga ed il regista Gabriele Mainetti (candidato anche nelle vesti di co-firmatario della colonna sonora).

I Fratelli De Filippo

Il tempo di una chiacchierata, ed ecco arrivare la clip successiva: quella relativa alla pellicola I Fratelli De Filippo (compositore Nicola Piovani; regia Sergio Rubini).
Nello spazio dedicato alle candidature come Migliore Canzone Originale, è toccato al membro del direttivo ACMF Stefano Reali  presentare la clip relativa al film Diabolik (titolo canzone La profondità degli abissi, con Manuel Agnelli come autore della musica, del testo, nonché interprete). Ne ha brevemente parlato Pivio, portando i saluti del cantante, assente giustificato. Sempre Stefano Reali ha annunciato il contributo video su I Fratelli De Filippo (Titolo canzone Faccio ‘a polka; autore della musica Nicola Piovani; autori del testo Nicola Piovani e Dodo Gagliardi). Presente l’interprete Anna Ferraioli Ravel, anche bravissima attrice nel ruolo di Titina De Filippo.

L’Arminuta

Il compositore Fabrizio Fornaci ha poi annunciato la clip relativa al film L’Arminuta (Just You la canzone in gara, interpretata da Marianna Travia). Autori della musica e del testo Giuliano Taviani e Carmelo Travia, intervistati per l’occasione.

Marilyn ha gli Occhi Neri

A Fornaci anche la illustrazione della clip su Marilyn ha gli Occhi Neri, con la canzone in gara Nei tuoi occhi, musicata da Francesca Michielin e Andrea   Farri, scritta e interpretata da Francesca Michielin (assenti entrambi alla serata per impegni pregressi).

Piccolo Corpo

In chiusura, il vice presidente ACMF Alessandro Molinari ha trattato la clip conclusiva delle songs in gara: quella relativa a Piccolo Corpo (titolo canzone omonima, per la musica di Fredrika Stahl con il testo della stessa regista del film, Laura Samani, e interpretata da Celeste Cescutti e Coro Popolare). Breve chiacchierata con Laura Samani, dopo un piacevolissimo saluto video di Fredrika Stahl.

Presenze in sala

Si sono riconosciuti, tra gli altri, i musicisti Claudio Simonetti, Francesco Ruggiero, Jonis Bascir (quest’ultimo, anche attore). E poi il noto giornalista tv Amedeo Goria, la regista Carmen Giardina (Miglior Docufiction Nastro D’argento 2021 – Il Caso Braibanti), Ginevra Nervi (compositore e producer), la cantante Yasemin Sannino.

Nel parterre pubblico, sempre in ordine casuale, anche la montatrice Chiara Dainese, Graziano Marraffa (Presidente Archivio Storico del Cinema Italiano), l’inviato del tg1 Paolo Di Giannantonio, George Labrinopoulos della Stampa Estera greca, l’attrice Emma Quartullo, Maria Grazia De Angelis (Presidente Associazione Italiana di Studio del Lavoro per lo Sviluppo Organizzativo) e il regista Claudio Di Napoli.

Tutti gli ospiti sul palco hanno apprezzato l’omaggio del volume fotografico che è stato loro consegnato come ricordo: Una vita per il Cinema di Elettra Ferraù, Alessandro Masini ed Emanuele Masini, con la prefazione del prof. Mario Verdone, edito dal Centro Studi di cultura, promozione e diffusione del Cinema in ricordo della vita vissuta nel Cinema e per il Cinema dal giornalista, scrittore e sceneggiatore Alessandro Ferraù.

ACMF

L’ Associazione Compositori Musica per Film ricordiamo che rappresenta la quasi totalità dei compositori italiani di musica applicata e vede, tra i suoi soci onorari, nomi come i Premi Oscar Nicola Piovani e Dario Marianelli, cui si aggiungono Hans Zimmer, Michael Nyman e Roger Waters.

Qualche dato statistico: sono ad oggi circa 3.400 le colonne sonore composte in generale dai suoi membri, di cui 5 Oscar, 26 David di Donatello, 31 Nastri d’Argento, 11 Globi d’Oro, 7 Ciak d’oro, 6 Bafta, 4 Efa, 3 Golden Globe e 2 Grammy.

È stato possibile, per chi non era presente in sala, assistere alla diretta streaming grazie ai portali Eurocomunicazione.com ed Eurocomunicazione.eu. È possibile rivedere la serata sui social Facebook, YouTube e Twitter.

Il teatro è la messa in scena della vita. Nel luogo della cultura si vivono le emozioni forti del nostro vissuto quotidiano. Si può piangere o ridere indifferentemente ma, soprattutto, si riflette come è successo ieri sera al Teatro Comunale di Catanzaro con ‘La rottamazione di un italiano perbene’ la commedia scritta, diretta e interpretata da Carlo Buccirosso, inserita nella stagione teatrale di AMA Calabria.

L’attore napoletano ha scritto un testo che riesce a nascondere con la comicità un imprevedibile finale crudo. Il suo personaggio è un Don Chisciotte dei giorni nostri, che combatte con la realtà di Alberto Pisapia, uomo flagellato dall’Agenzia delle Entrate con decine di cartelle esattoriali, causando una profonda crisi economica del suo ristorante ‘Il Picchio Rosso’. Capro espiatorio è sua suocera, dirigente dell’odiato nemico. E’ lei che il protagonista della vicenda sogna di uccidere dopo aver tentato il suicidio.

Togliersi la vita o uccidere sua suocera è il centro della narrazione di un uomo che si sente perseguitato dallo Stato, che lo addita come evasore fiscale e non considera la sua reale impossibilità di pagare il suo debito. Intorno a questa situazione si è sviluppata una storia raccontata con un umorismo tipico del teatro napoletano e, in particolare di De Filippo. Una tradizione che Buccirosso non ha voluto rinnegare nel suo modo di fare teatro, pur rendendolo più attuale con una regia sapiente e veloce.

Proprio la velocità e gli incastri delle battute, ma anche delle situazioni comiche, rendono la commedia irresistibile. ‘La rottamazione di un italiano perbene’ è un lavoro corale in cui l’istrionico Buccirosso lascia, con grande generosità, molto spazio alla sua Compagnia. Decisamente un gesto insolito da parte degli autori, che spesso desiderano avere la scena tutta per sé stessi. Donatella de Felice, Elvira Zingone, Giordano Bassetti, Fiorella Zullo, Peppe Miale, Gino Monteleone, Matteo Tugnoli, Davide Marotta, Tilde De Spirito, con le loro interpretazioni, sono riusciti a loro volta a essere protagonisti.

Numerosi sono stati i momenti di grande divertimento. Perfetti gli interventi di ogni attore, con un Buccirosso che si è confermato attore e autore egregio. Il suo intento di sensibilizzare divertendo è riuscito appieno. Non facile l’impresa di toccare argomenti seri con estrema eleganza e leggerezza, passando attraverso situazioni ora paradossali ora grottesche. Tutto condito da gag irresistibili.

“Avvolto” in una superba scenografia ha dimostrato di essere padrone della scena, anche quando all’inizio era coricato esanime nel suo letto. Indubbiamente la sua arte recitativa fatta non solo di parole, ma anche di piccoli gesti, è un tesoro inestimabile che è stato apprezzato e salutato dal pubblico con un’autentica standing ovation. Ennesimo suggello di una serata da incorniciare per AMA Calabria e il suo direttore artistico Francescantonio Pollice, la cui stagione vivrà altri due appuntamenti di prestigio.

Il 7 aprile, alle ore 21:00, sarà la volta di un’altra grande interprete del teatro calabrese, Teresa Timpano, con ‘Penelope’, al Teatro Comunale di Catanzaro, al quale seguirà ‘Il silenzio grande’ con due grandi interpreti come Massimiliano Gallo e Stefania Rocca, la cui data catanzarese, prevista per il 28 aprile, è stata posticipata al 30 aprile a causa di impegni della Compagnia.

I biglietti degli spettacoli ‘Penelope’ e ‘Il silenzio grande’ potranno essere acquistati presso la biglietteria del Teatro Comunale di Catanzaro, oppure s’invita a consultare il sito www.amaeventi.org, per l’acquisto on line. Per ulteriori informazioni ci si potrà rivolgere alla segreteria al numero telefonico 0968.24580 o contattandoci alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

AMA Calabria si atterrà alle misure disposte dalle autorità nazionali in ordine all’emergenza pandemica consentendo, fino a esaurimento posti, l’ingresso esclusivamente agli spettatori in possesso del Super Green Pass e con l’obbligo di indossare la mascherina FFP2.

 

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