Castellammare del golfo - Cala Petrolo, teatro naturale di Eroideide

«Particolarmente apprezzato l’allestimento scenico, suggestiva ed emozionante la rappresentazione. Siamo davvero molto soddisfatti del buon riscontro avuto da “Eroideide - Castellammare del Golfo nel mito della Tragoedia”. Grande interesse da parte del numerosissimo pubblico che, nonostante un tempo incerto, si è riversato in piazza Petrolo per assistere allo spettacolo nella cala, trasformatasi in un teatro naturale. Un successo che ripaga per l’impegno di chi si è speso per realizzare l’evento che è frutto di numerose collaborazioni. A tutti il grazie dell’amministrazione comunale». Lo affermano il sindaco Nicolò Coppola ed il suo vice ed assessore alla Cultura, Salvo Bologna, dopo la messa in scena, venerdì sera a cala Petrolo, di “Eroideide” rielaborazione poetica del mito sulle origini di Castellamare del Golfo e di Segesta, scritto e diretto da Mariaelena Masetti Zannini, con la partecipazione speciale di Edoardo Siravo. Lo spettacolo, patrocinato dall’amministrazione di Castellammare del Golfo e dalla Pro Loco, è stato realizzato per celebrare il cinquecentesimo anno dalla fondazione della città. «Un’occasione per sperimentare una nuova location per una manifestazione che riteniamo possa ritagliarsi un ruolo importante tra gli eventi culturali da proporre. Occorre certamente lavorarvi ma -proseguono il sindaco Nicolò Coppola ed il suo vice Salvo Bologna- ci ha regalato emozioni e novità, creando un tutt’uno che ha portato tantissime persone a cala Petrolo: incentivo per iniziare già a lavorare ad una prossima possibile edizione. Certamente positivo anche il legame tra teatro, danza, musica lirica, installazioni che ha offerto al pubblico uno spettacolo da guardare scegliendo tra la piazza, i terrazzamenti sottostanti o la spiaggia». Un violinista e una pianista sugli scogli hanno accompagnato il tenore Antonio Sapio. Volti noti del cinema italiano come quello di Lucia Rossi e di performer come Giuditta Sin, sono state parte attiva della rappresentazione per la quale Marco Fioramanti, figura di spicco dell’arte contemporanea, ha creato una installazione (il relitto di una imbarcazione), che diventerà opera permanente per la città (in altro sito). Di impatto visivo la discesa su parete della locale sezione del Club alpino italiano. Apprezzate le coreografie di Giuseppe Curatolo, della Elliot Ballet Academy, e la direzione artistica di Antonio Enea.

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