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La Pirossigeno Cosenza Under 17 vince la finale contro la Nuova Real Sorrento e si laurea campione provinciale, staccando contemporaneamente il pass per accedere alle finali regionali. Breve ma intenso il campionato provinciale di categoria, letteralmente dominato dai lupacchiotti, ripresisi prontamente dopo un iniziale passo falso.

 Nella finale disputata ieri i rossoblù, opposti ad una squadra che ha dimostrato di saper difendere molto bene, passano in vantaggio con una rete di A. Madera prima di subire il gol del pari per effetto di una sfortunata autorete. Prima dell'intervallo è Dentini a sfiorare due volte la marcatura. Sono le prove generali del gol, che arriva nella ripresa con una splendida rovesciata da figurina Panini. Il classe 2007 è scatenato e va ancora a bersaglio con uno scavetto a scavalcare il portiere. Occasioni anche per M. Soliberto che impegna più volte l'estremo difensore avversario. Torna in partita la Nuova Real Sorrento con la rete del momentaneo 3-2 ma è ancora Dentini a chiudere definitivamente i giochi siglando il definitivo 4-2 che vale la tripletta personale e il successo della Pirossigeno.

 Visibilmente soddisfatto a fine gara il tecnico rossoblù Pietro Cimino:

"I miei sono stati formidabili, non hanno mollato un attimo. Eccellente il contributo dei ragazzi aggregati dall'Under 19, segno dell'ottimo lavoro svolto dal mio collega mister Alfarano".

 Esprime la propria gioia per il risultato raggiunto anche Marco Soliberto, Responsabile del Settore Giovanile: "Si è rivelata ottima la scelta del club di investire nei giovani creando un settore che parte dai 4 anni. Decisione lungimirante e coraggiosa, mirata a far crescere il movimento del Calcio a 5 nel nostro territorio".

 I lupacchiotti saranno presenti sabato al PalaCosentia in occasione dell'importantissimo match della prima squadra con la Sandro Abate Avellino e riceveranno il giusto tributo degli sportivi e tifosi rossoblù.

 Si è tenuto nella mattinata di ieri 26 marzo 2024, nella Sala Giunta del Palazzo della Provincia, l’incontro fra la Presidente Succurro e i Sindacati della Polizia di Stato. Presenti i rappresentanti provinciali di SIULP, SAP, SIAP COISP, FSP POLIZIA E SILP-CGIL, che hanno paventato il fondato timore della chiusura del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale di Cosenza, con sede a Rende, a causa di un progetto di revisione e di razionalizzazione degli uffici dedicati al controllo del territorio.

Contro questo Progetto i Sindacati di Polizia si appellano alle Istituzioni e alla politica, chiedendo l’autorevole intervento del Presidente della Provincia di Cosenza al fine di scongiurare un’operazione che rischia di rappresentare un grosso vantaggio per la criminalità organizzata, oltre che abbassare la percezione della sicurezza da parte dei cittadini.

Il Reparto rappresenta una importante task force di intervento rapido della Polizia di Stato, le cui pattuglie operano per la maggior parte nella provincia di Cosenza – la quinta in Italia per estensione e seconda nel Sud, il cui territorio è pari al 44,1% della superficie calabrese; inoltre le UOA (Unità operative automontate) lavorano con iterazione nella provincia di Crotone e per esigenze particolari anche fuori dalla regione.

«Un presidio importantissimo contro la lotta alla criminalità organizzata, in un territorio che occupa i primi posti nei reati di mafia che si registrano in continuo aumento e che, proprio per questo, non può fare a meno di un Reparto adeguatamente addestrato ed equipaggiato» – ha dichiarato la Presidente Succurro, che si è detta disponibile a intervenire con una richiesta scritta di informazioni e chiarimenti al Ministro Piantedosi, chiedendo altresì «un incontro teso a trovare le possibili soluzioni per scongiurarne la chiusura, che priverebbe l’intera Calabria Settentrionale di un punto di riferimento importantissimo nel contrasto alle mafie e alla criminalità».

Dai colori della sua amata Calabria al nero, fino a toccare diverse sfumature di bianco. Il fashion designer Claudio Greco ha regalato un assaggio del suo talento e della passione per la moda, sfilando sulle passerelle milanesi la collezione autunno-inverno 2024/2025.

Guest star dell’International fashion tra le bellezze dell’Enterprise Boutique di Milano, domenica pomeriggio ha rappresentato le mille personalità della donna attraverso i tessuti, dagli eleganti mantelli alle calde pellicce ecologiche, tra paillettes, piume e lustrini, nonché i preziosi tessuti della storica bottega d’arte Celestino di Longobucco.

E se in ogni abito ha visto l’anima di una donna, non poteva mancare l’innocenza e la vitalità di una dolce giovane modella di dieci anni, che con un abito originale in tinta rossa con le pecorelle,  ha sorpreso i presenti e omaggiato una grande icona di stile, Lady Diana.

"In ogni mio schizzo c’è un’emozione che mi è stata donata, ho deciso in questa capsule di rappresentare la mia terra e rendere omaggio ad una grande donna che donato e dona tuttora ,nella sua memoria, forti emozioni" ha dichiarato Claudio Greco.

 

Museo Civico di Altomonte -  Visto il successo della mostra “Calabria angioina (1266-1382). Novità gotiche e tradizione bizantina al tramonto del Medioevo”, ideata e curata da Stefania Paone, Professoressa Associata di Storia dell'arte medievale nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, aperta al pubblico il 30 ottobre 2023,  l’Amministrazione comunale di Altomonte, in accordo con la Curatrice, ha inteso prorogare l’evento fino al 30 marzo 2024, al fine di consentire una più ampia partecipazione delle scuole del territorio e dei tanti visitatori, parte di un flusso turistico, che si concentra maggiormente nella stagione primaverile.

 Il Sindaco di Altomonte Gianpietro Carlo Coppola, sottolinea l’importanza della proroga del progetto espositivo che oltre ad evidenziare il valore storico del nostro territorio, mostra la bellezza fisica e spirituale, visibile ed invisibile delle opere d’arte, restituendo un nodo storico e artistico della Calabria e del Mezzogiorno non ancora sufficientemente indagato. Inoltre, il Sindaco esprime un sentito ringraziamento a tutte le Istituzioni che hanno partecipato, alle chiese e ai Musei prestatori delle opere e soprattutto alle persone che, con ruoli e competenze diverse, in un encomiabile sforzo sinergico, hanno collaborato alla realizzazione e alla proroga di questa importante mostra, accompagnata da un prezioso catalogo a cura di Stefania Paone, edito da Rubettino Editore.  

Il progetto espositivo - racconta il ricco patrimonio artistico della Calabria durante la dominazione angioina, tra la seconda metà del Duecento e la fine del Trecento. Un patrimonio che si articola intorno a due poli, uno latino e gotico che guarda alle novità importate dalla Francia attraverso la mediazione di Napoli, capitale del nuovo Regno degli Angiò, l’altro greco e bizantino che attesta la lunga durata della cultura orientale nella regione.

 Si tratta della prima grande esposizione d’arte sul Basso Medioevo calabrese, un inedito allestimento che riunirà ad Altomonte – nella cornice più adatta dal punto di vista storico e artistico – un complesso di opere e manufatti solitamente disgregato sul territorio regionale. Testimonianze spesso dimenticate che, grazie al supporto della tecnologia, “dialogheranno” con capolavori originariamente collocati in chiese distrutte dai terremoti o fortemente danneggiate nel corso degli ultimi sette secoli, guidando turisti e visitatori alla scoperta di un tassello importante della storia della regione.

 Il percorso ha inizio nella chiesa di Santa Maria della Consolazione nella stessa Altomonte, uno degli edifici più significativi del Gotico meridionale, commissionata dal conte Filippo Sangineto, Siniscalco di Provenza e uomo di fiducia del r e Roberto d’Angiò.  Indossando visori per la Realtà Virtuale i visitatori potranno esplorare la ricostruzione 3D della chiesa, creata da 3DResearch, spin-off dell’Università della Calabria, per scoprire la storia del feudo e l’aspetto originale che l’edificio aveva al tempo degli Angioini.

 Il percorso della mostra prosegue nell’attiguo Museo Civico, dove oltre 40 opere, oreficerie, sculture, documenti, monete, affreschi staccati, tavole dipinte e disegni, provenienti da tutta la Calabria e in molti casi mai esposte, saranno organizzate in cinque sezioni tematiche con pannelli didattici e proiezioni multimediali per guidare i visitatori alla scoperta di un tassello importante della storia della Calabria.

 Calabria angioina, è un progetto reso possibile grazie al finanziamento della Regione Calabria (PAC 2014/2020-Azione 6.8.3 Eventi culturali 2021), al sostegno e patrocinio del Ministero della Cultura, in collaborazione con i suoi organi periferici, il Segretariato Regionale, la Direzione Regionale Musei e le Soprintendenze, e i contributi di Fondazione Carical e BCC Mediocrati.

 

Nuovo appuntamento formativo promosso dall’insegnamento universitario di Pedagogia dell’Antimafia attivo presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Università della Calabria. Domani, martedì 27 febbraio, alle 9.00 presso l’aula Hera (cubo 18/B, secondo piano), Ciro Corona, presidente dell’associazione partenopea R-Esistenza anticamorra Scampia e fondatore dell’Officina delle Culture “Gelsomina Verde”, incontrerà gli studenti e le studentesse di Scienze dell’Educazione dell’UniCal per parlare di pedagogia militante e ricostruzione dei diritti nelle periferie di Napoli. Il leader dell’anticamorra napoletana, insignito nel 2020 del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella, sarà introdotto dai saluti istituzionali di Rossana Adele Rossi, Coordinatrice del Corso di Studio Unificato in Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche dell’ateneo, che avvierà altresì i lavori seminariali e da Walter Nocito, docente di Diritto Pubblico presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, che concluderà anche la giornata di studio. Sono inoltre previsti gli interventi di Luisa Giglio, avvocato e attivista dei diritti civili e sociali, e Valentina Serianni, dottoressa in Scienze dell’Educazione. Giancarlo Costabile, docente di Antimafia presso il DiCes, coordinerà la tavola rotonda. L’evento è parte integrante del progetto “Per una Pedagogia della Costituzione”, percorso interdisciplinare di riflessione sull’educazione alla cittadinanza ideato da Giancarlo Costabile e Walter Nocito, che sarà presentato proprio nel corso della manifestazione.

Il seminario rientra infine nelle attività di formazione critica alla democrazia che sta promuovendo da anni il progetto Barbiana 2040, rete nazionale di scuole che attualizzano la metodologia di don Lorenzo Milani e della Scuola di Barbiana.

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