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Tutto pronto per la 39^ edizione dell’Infiorata di via Nicolaci, quest’anno dedicata alla Cina. Mercoledì e giovedì il cortile dell’ex scuola Littara ha ospitato le operazioni preliminari con la preparazione dei petali e dei fiori che da stanotte gli infioratori netini utilizzeranno per realizzare i 16 bozzetti ispirati alla Cina lungo la famosa via Nicolaci.

Alle 16 è previsto il raduno degli infioratori davanti alla Porta Reale e da qui si muoverà un lungo corteo scandito anche dalla presenza dei Musici e Sbandieratori Città di Noto. Alle 16.30 in piazza Municipio gli oltre 200 infioratori, tra cui anche la delegazione cinese giunta in città mercoledì sera, poseranno per la tradizionale foto di rito e poi si sposteranno in via Nicolaci, dove alle 17 in punto il sindaco Corrado Bonfanti e l’addetto all’Istruzione dell’ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia Luo Ping, taglieranno simbolicamente il nastro dando il via alla 39^ edizione dell’Infiorata Cina in fiore-La via della seta.

Domani, invece, è attesa la visita dell’ambiasciatore cinese in Italia Li Ruiyu, il quale di mattina sarà accolto a Palazzo Ducezio dal sindaco Corrado Bonfanti e poi potrà ammirare dal vivo il tappetto colorato e profumato di via Nicolaci. Nel pomeriggio, invece, l’ambasciatore visiterà la Basilica di San Nicolò e poi sarà ospite dell’Istituto Confucio dell’Università Kore di Enna a Casa Cina (Sala Gagliardi). Di sera, infine, è previsto uno spettacolo musicale al Teatro Tina Di Lorenzo e la premiazione dei maestri infioratori che hanno partecipato a questa 39^ edizione dell’Infiorata.

Infiorata che quest’anno sarà seguita anche da un team di social media manager: sono in 15, provenienti da tutta la Sicilia, che si apposteranno in tutti gli angoli della città per raccontare al meglio sui propri profili social e su quello Instragram del comune di Noto (@comunediNoto) l’evento utilizzando gli hashtag #InfiorataNoto2018 #SMTNoto2018 e #NotolovesChina. In questo esperimento si incastra anche l’InfioDigital Contest: chi visita l’Infiorata potrà indicare il bozzetto preferito tra i 16 realizzati su via Nicolaci inquadrando direttamente il Qrcode.

Lunedì pomeriggio il sindaco Corrado Bonfanti ha incontrato a Palazzo Ducezio la delegazione netina della Croce Rossa Italiana. Bonfanti ha salutato i 16 nuovi volontari che ne sono entrati a far parte recentemente dopo aver partecipato al corso base, ricevendo dalla presidente Antonia Coletta la bandiera con l’emblema della Croce Rossa Italiana che sventolerà a Palazzo Ducezio fino a domenica in occasione della Settimana della Croce Rossa Italiana. 

«La presenza a Noto della Croce Rossa Italiana – ha detto il sindaco durante l’incontro che si è svolto nella Sala degli Specchi – realtà che continua a crescere, soprattutto nella componente giovanile, è un dono di cui dobbiamo andare orgogliosi. Il lavoro svolto in questi anni dalla presidente Coletta è lusinghiero e ci permette di beneficiare di una forza di volontariato ben formata e indispensabile per il soccorso sanitario. La Croce Rossa Italiana e tutte le altre associazioni di volontariato che sono presenti in città rappresentano realtà preziose e irrinunciabili che la mia amministrazione comunale assiste e aiuta».

Alla riscoperta del Sud Est di Sicilia seguendo un percorso enogastronomico, incontrando i produttori e per scambiare idee, intuizioni e buone pratiche. Questa mattina il padiglione Sicilia allestito al Vinitaly ha ospitato la conferenza stampa di presentazione della convention primaverile dell’associazione nazionale Città del Vino. È stato il sindaco di Noto Corrado Bonfanti, coordinatore delle Città del Vino di Sicilia, insieme con il presidente nazionale dell’associazione Floriano Zambon a svelare il programma e a dare appuntamento nella città Barocca dal 27 al 29 aprile. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera e l’assessore regionale Turismo, Sport e Spettacolo Sandro Pappalardo, confermando una visione unica nella promozione, non solo enogastronomica, della Sicilia. 

«Sono molto contento di avere qui al mio fianco i rappresentanti della Regione Siciliana – ha detto il sindaco di Noto Corrado Bonfanti – e il presidente nazionale di Città del Vino, l’amico Floriano Zambon. La nostra Sicilia è unica grazie alle sue bellezze e tocca a noi sviluppare i migliori progetti possibili per valorizzarla. La convention delle Città del Vino è uno di questi: parleremo di vino, di produzione e di territorio, ci confronteremo sulle buone pratiche da cui partire o ripartire ancora più forti».

Floriano Zambon, ex sindaco di Conegliano Veneto e presidente nazionale di Città del Vino, ha abbattuto i confini territoriali parlando di percorsi condivisi. «La nostra associazione – ha aggiunto Zambon – ha da poco compiuto 30 anni e ha già 500 comuni iscritti. Mette insieme nord, sud, ovest ed est e consente di scambiarsi buone pratiche per valorizzare territori o prodotti anche da un punto di vista di scelte. Come quelle nella gestione del territorio e del suolo. La scelta di Noto non è stata casuale: ha un territorio consapevole delle sue bellezze e un patrimonio di imprenditori capaci di imporsi sul mercato nazionale e internazionale. Verremo a Noto per vivere 3 giorni intensi e, soprattutto, per continuare a crescere assieme».

Gli assessori regionali Edy Bandiera e Sandro Pappalardo hanno espresso il loro apprezzamento per la scelta di Noto e del Sud Est di Sicilia come location dell’appuntamento nazionale promosso da Città del Vino.  

«È un lavoro molto importante – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera – che si incastra nel processo di crescita economica di un settore su cui abbiamo idee chiare. Basta pensare che ci sia da una parte la Regione Siciliana e dall’altra qualcuno che prova a smuovere le cose. Saremo presenti come assessorato regionale all’Agricoltura proprio per dimostrare che appuntamenti del genere sono la ricetta migliore per riuscire a fare bene»

«È il segno di un’intesa – ha aggiunto l’assessore reginale a Turismo, Sport e Spettacolo, Sandro Pappalardo – su un prodotto che ci invidiano tutti. Appunto il vino: come turismo enogastronomico siamo secondo solo alla Toscana».

Coinvolti nell’organizzazione anche l’associazione Strada del Vino e dei Sapori del Val di Noto e il comune di Pachino. «Il vino rappresenta – ha aggiunto il sindaco di Pachino, rappresenta per il nostro territorio uno tra i più importanti attrattori turistici in grado di determinare l’identità culturale». 

Celebrata la presentazione ufficiale dell’appuntamento, la macchina organizzativa è già in moto da diverso tempo. «Saranno circa 120 gli ospiti che riceveremo a Noto – ha concluso l’assessore alla Cultura del comune di Noto Frankie Terranova – tra il 27 e il 29 aprile. Ascolteremo proposte e, come già detto, buone pratiche. Incontreremo i produttori e daremo loro l’opportunità di confrontarsi. Accoglieremo anche 8 giornalisti internazionali a cui vogliamo presentare le eccellenze della nostra zona. Non solo quelle che si osservano ma anche quelle che si gustano».

Confermata la 3^ edizione del Simposio Internazionale dal titolo “L’enogastronomia sostenibile: beni materiali e immateriali”, con relatori senatori, professori universitari e imprenditori. Il programma prevede anche l’incontro coi produttori che fanno parte dell’associazione Strada del Vino dei Sapori del Val di Noto e le visite di Noto e Marzamemi. 

Fare squadra e mettere in rete le risorse per fare strada alle economie locali. La convention di primavera dell’associazione Città del Vino è servita anche per rilanciare l’attenzione sul governo dei territori, partendo dai piccoli comuni agricoli arrivando fino a quelli con vocazione vitivinicola. Domenica mattina durante l’assemblea dei sindaci e dei delegati delle città che fanno parte dell’associazione presieduta da Floriano Zambon è stato lanciato un vero e proprio monito alle forze politiche per sbloccare lo stallo in cui si trova il Paese all’indomani delle elezioni, situazione che rischia di ritardare le conquiste ottenute durante l’ultima legislatura in campo vitivinicolo ed enoturistico con il nuovo Testo Unico sul Vino, di cui si attendono i decreti attuativi, e con la legge sull’enoturismo, che necessita di approfondimenti e sviluppi sugli aspetti della promozione generale dei territori e dell’osservatorio nazionale dell’enoturismo. Venerdì la senatrice Donatella Tesei, sindaco di Montefalco (Perugia), aveva rilanciato la proposta per rivedere i Piani di Sviluppo Rurale e dare l’opportunità ai comuni di sostenere le aziende che producono sul territorio e che lo valorizzano. 

«Guardiamo fiduciosi alle forze politiche – sottolinea il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon- per la ricerca di un accordo di governo che affronti i problemi e le opportunità per il nostro Paese. Tra queste l’enoturismo è senza dubbio una grande risorsa per i comuni e i piccoli territori. Anche per questo l’associazione sta esplorando nuove possibilità di collaborazione con tutte le altre Città d’Identità, a partire dalle Città dell’Olio, per un fronte comune del bello e del buono del nostro Paese. Riguardo alla convention, invece, esprimo grande soddisfazione per l’alta partecipazione dei territori a quest’appuntamento, ma soprattutto voglio ringraziare il comune di Noto e tutti coloro che si sono impegnati per la calorosa accoglienza e l’ottima organizzazione».  

Tra sabato e domenica, invece, sindaci, delegati, accompagnatori e giornalisti hanno avuto l’opportunità di incontrare i produttori e visitare le cantine che fanno parte dell’associazione Strada del Vino e Sapori del Val di Noto. Un’occasione per vedere dal vicino tecniche e sacrifici, ingegno e passione con cui si lavora 12 mesi all’anno per raggiungere risultati sempre più alti.

«L’appuntamento che abbiamo organizzato – aggiunge il sindaco di Noto e coordinatore regionale delle Città del Vino, Corrado Bonfanti- segna una tappa fondamentale per la costruzione di un percorso che vede protagonista un’associazione che mette assieme 450 comuni italiani in un progetto di sviluppo legato ad ambiente, agricoltura e cultura. È un coordinamento, un network di realtà territoriali che vogliono raggiungere i loro obiettivi lavorando assieme, scambiandosi esperienze e buone pratiche. È emerso chiaramente che enoturismo e il turismo legato all’agricoltura siano una strada da non abbandonare.  Resta poi la massima soddisfazione per aver organizzato un evento di caratura nazionale, con interventi di spessore e una capacità di accoglienza della comunità netina ormai ben conosciuta». 

 

Ieri mattina l’assessore alla Cultura del Comune di Noto Frankie Terranova ha accolto a Palazzo Ducezio gli addetti militari esteri accreditati alla Repubblica Italiana, giunti in Sicilia durante il consueto viaggio annuale organizzato dallo Stato Maggiore della Difesa, Reparto Informazioni e Sicurezza. 

Circa 60 tra generali, ammiragli e accompagnatori, in rappresentanza di ben 23 Paesi diversi (Argentina, Belgio, Bulgaria, Somalia, Sudafrica, Germania, Svizzera, Turchia e altri ancora) e 4 Continenti, hanno avuto l’opportunità di vistare Noto e suoi gioielli architettonici, apprezzandone lo stile e l’eleganza. Durante la passeggiata tra le vie del centro storico, i 60 ospiti sono stati accompagnati dalle guide in servizio all’Info Point i quali hanno narrato loro le origini della città, descrivendo i monumenti più importanti e permettendo loro di conoscere da vicino anche le vicende che hanno portato alla ricostruzione di Noto dopo il terremoto dell’11 gennaio 1693. 

Nella Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio si è svolto l’incontro istituzionale. Qui l’assessore Terranova ha ringraziato lo Stato Maggiore della Difesa, rappresentato dal capitano di Fregata Matteo Minelli, dal colonnello Giovanni Cafforio e dal contrammiraglio Gino Mazzei, per aver scelto Noto come città da visitare. Poi si è rivolto al generale somalo Scech Aues Mao’ Mahad, portando al decano della delegazione i saluti del sindaco Corrado Bonfanti, impegnato nel frattempo a Pachino nella Marcia della Legalità. La visita di generali e ammiragli è proseguita verso la Basilica di San Nicolò e Palazzo Nicolaci, per poi concludersi al Teatro Tina Di Lorenzo. 

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