L’archeologo Giovanni Di Stefano, direttore del Parco di Kamarina, professore all’Università della Calabria, lo ricorda in questo modo: “Con la morte di Antonino Di Vita scompare uno dei padri dell’archeologia italiana. Uomo e archeologo di enorme carisma, di straordinaria intelligenza e di eccezionali capacità di ricerca scientifica sia come studioso e funzionario dell’amministrazione del Ministero dei Beni Culturali che come accademico. Antonino Di Vita è stato il padre di Kamarina: nel 1958, dopo Orsi, ha ripreso gli scavi nella città. Da allora in tutti questi anni è stato sempre vicino a me e a Paola Pelagatti che abbiamo continuato le ricerche a Kamarina e nel ragusano. Oggi piangiamo la perdita irreparabile di un grande siciliano”.