Ragusa in festa per Maria Santissima della Medaglia

Ragusa in festa, domenica scorsa, per Maria Santissima della Medaglia, compatrona della città. Quattro le celebrazioni eucaristiche tenutesi in Cattedrale dove il simulacro della Vergine è ospitato e venerato. Dopo le tre messe della mattina, in serata la celebrazione è stata presieduta da don Carmelo Mollica con la partecipazione di una delegazione dell’Unitalsi di Ragusa. Il parroco della Cattedrale, il sacerdote Giuseppe Burrafato, ha evidenziato la devozione dei fedeli nei confronti di Maria della Medaglia che in città può contare su un culto risalente. Intorno al 1837, il giovane sacerdote ragusano don Mario Di Stefano (buon compositore di musica, al quale è intitolata una via del quartiere di San Michele), coadiuvato dai sacerdoti Gurrieri e Ferrara, si propose di solennizzare nella città alta il culto della Vergine orientandosi verso una festa nuova, quella appunto di Maria Santissima della Medaglia miracolosa. La prima festa della Medaglia ebbe luogo il 2 febbraio 1840, ma, per il freddo e per le facili piogge, quella data si rivelò poco adatta per una processione, per cui gli organizzatori saggiamente scelsero per la festa la seconda domenica di maggio, nel cuore del mese che la pietà popolare ha dedicato alla Madonna. Di anno in anno la festa crebbe d’importanza: per la predicazione della Novena venivano invitati oratori di grido; la “Schola Cantorum”, dominata da voci bianche cantava e canta ancora le apposite canzoncine, composte dal dr. Filippo Pennavaria e musicate forse dallo stesso don Mario Di Stefano; i fedeli preparavano archi di trionfo e festoni, tempestati di fiori di maggio, che venivano tesi da un balcone all’altro, lungo le vie della processione. “Tutto il mese di maggio sarà caratterizzato da eventi liturgici speciali – spiega don Burrafato – che si concluderanno domenica 30 con il 243esimo anniversario della dedicazione della chiesa Cattedrale”. Anche per questo motivo stanno continuando le azioni di pulizia straordinaria portate avanti dall’impresa ecologica Busso Sebastiano tutt’attorno all’edificio di culto per rendere ancora più decorosi i luoghi interessati dalle celebrazioni.

 

 

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