Da lunedì novena in preparazione della festa della Madonna delle Grazie

Esiste un piccolo santuario con una cappella, in uno degli angoli più suggestivi di Ragusa, sul territorio parrocchiale dell’Ecce Homo, dove è venerata la Madonna delle Grazie. Da lunedì 24 giugno, e sino all’1 luglio, nella cappella in questione si terrà il novenario di preparazione alla festa. Ogni giorno, alle 18,30 ci sarà la recita del Rosario e la supplica a Maria Santissima delle Grazie. Alle 19, poi, la santa messa. La festa liturgica sarà celebrata lunedì 2 luglio. Nella città di Ragusa la devozione alla Madonna delle Grazie si perde nel tempo. Anche perché era ricordata da una immagine fissa in una edicola di pietra, la fiuredda, che stava all’ingresso dell’attuale piazzetta antistante la cappella. “La devozione, però – racconta il parroco dell’Ecce Homo, don Giovanni Bruno Battaglia, citando alcuni testi che riportano la storia in questione, in particolare quello di Salvatore Gurrieri sulla chiesa dell’Ecce Homo – si sviluppò in modo sorprendente a Ragusa per opera di un soldato ragusano, Carmelo Iacono, classe 1891, il quale fu beneficato dalle premure della Madonna. E’ una storia che merita di essere raccontata”.

Eccola. Nel giugno 1916, in pieno conflitto mondiale, il giovane soldato ragusano si trovava, come tanti, a combattere. Alla sorella di questo giovane, Nunziatina Iacono, nata nel 1882 e morta nel 1968, cresciuta nell’amore di Dio e della famiglia, non restava altro che pregare Maria per proteggere il fratello. Ma la notte del 16 giugno 1916, dopo le usuali preghiere, ebbe la visione di se stessa vagante tra le tombe di un cimitero e sopra una collina con un sentiero in salita. A un tratto nel sogno, scorse il fratello morto: terrorizzata urlò, abbracciò il corpo del fratello, socchiuse gli occhi e si ritrovò su un percorso mai visto che la allontanava dal cimitero e dalla visione del fratello morto. Camminò stanca, trasognata, finché si ritrovò su una radura. Volse giù lo sguardo: c’era il cimitero e lì gli parve di vedere il fratello. Sulla spianata, c’era pure una distrutta edicola verso cui si avviava. Si avvicinò e vide un quadro raffigurante la Madonna e ai piedi un piccolo Crocifisso; si chinò, lo prese e nello stesso istante sentì una dolcissima voce che diceva: “La grazia è fatta; ma ricordati voglio che risorga la mia edicola in questo stesso posto”. La fanciulla si svegliò angosciata e turbata non sapendo cosa fare e pensare di quel brutto sogno. Pochi giorni dopo una lettera annunciava alla famiglia la morte di Carmelo Iacono avvenuta il 16 giugno durante un’azione bellica sul fronte italo-austriaco. Spesso i cadaveri dei soldati erano messi in un campo al riparo dai bombardamenti, in attesa della sepoltura che avveniva non prima di 8-10 giorni. Il 24 giugno fu il turno per il seppellimento del giovane soldato ragusano Carmelo Iacono ma ecco il miracolo. Il giovane soldato si muoveva implorando aiuto, destando stupore e meraviglia tra i presenti, soprattutto nel suo capitano medico, che aveva lui stesso constatato il decesso. Il giovane fu portato in ospedale a Firenze e dopo un lungo periodo di degenza ritornò a Ragusa accompagnato da un commilitone, Stefano La Carrubba, e dal suo capitano medico che confermarono il miracolo avvenuto. Il soldato trascorse un periodo di riposo con la sorella e si ripromise la ricostruzione dell’edicola al ritorno dal servizio militare. Subito dopo la convalescenza, Carmelo Iacono ripartì per essere sottoposto a visite mediche, dopo le quali sarebbe stato esonerato. Tornato a Ragusa, assieme alla sorella, ricostruì l’Edicola con l’immagine della Madonna (1918).

 

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