La teca si apre e fuoriesce il simulacro

Svelata 2015 i fedeli al Santuario

Quando la devozione non conosce limiti. E’ la stessa devozione che nel primo pomeriggio di oggi ha animato una presenza eccezionale di fedeli per il rito della “Svelata”. Il santuario di Chiaramonte, dove è stato dato il via ai solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima di Gulfi, Patrona principale e regina del centro montano, è risultato letteralmente strapieno di devoti a testimoniare l’eccezionale attenzione che l’intera comunità dedica, ogni anno, a questa cerimonia. E’ stato il parroco della chiesa Madre, don Salvatore Vaccaro, per la prima volta protagonista della festa, a dare il via all’antico rito, aprendo con entusiasmo la porta della teca che ospita il simulacro della Madonna, sancendo la fase iniziale di questi intensi tre giorni collegati alla prima parte dei festeggiamenti che culmineranno, il 12 aprile, domenica in Albis, con la tradizionale processione della salita della Madonna, capace di coinvolgere migliaia di persone. L’apertura della teca è stata accompagnato dalla tradizionale marcia N.11, eseguita dal corpo bandistico Vito Cutello diretto da Paolo Scollo, a cui ha fatto seguito l’Inno di Maria cantato dai fedeli. Accanto a padre Vaccaro il rettore del Santuario, don Giuseppe Burrafato, con il sindaco, Vito Fornaro, accompagnato dagli assessori Alessandro Cascone e Salvatore Vargetto, e il maresciallo dei carabinieri, Alberto Bruno. “La celebrazione della festa in onore di Maria Santissima di Gulfi – dice padre Burrafato – costituisce ogni anno un momento di forte devozione e di particolare attenzione dei figli verso la Madre. Avere avuto, inoltre, l’opportunità di potere svolgere questo rito alla presenza di un numero consistente di persone, ci fa comprendere quanto forte sia il richiamo di Maria Santissima di Gulfi”. Il simulacro della Madonna è stato, poi, sistemato sul “Baiardu” fattosi largo tra due ali di folla. Sarà proprio il “Baiardu”, dopo che il simulacro vi è stato posizionato, ad essere trasportato a spalla dai portatori. “Ancora una volta – dice il sindaco Fornaro – Chiaramonte ha dimostrato la profonda fede e devozione che nutre nei confronti della Patrona. Stiamo parlando di una festa che va avanti da oltre 400 anni con immutata fede e partecipazione, una tradizione lunga secoli, quindi, che conferma, se ce ne fosse bisogno, l’identità della nostra comunità che si stringe attorno alla sua storia”. Intenso il programma preannunciato per domenica. Già dalle 8,15 prenderà il via il pellegrinaggio da Chiaramonte verso il santuario. Alle 9,00 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal rettore del Santuario. Quindi, alle 10, la tradizionale salita del simulacro della Madonna. Alle 11, l’arrivo a Chiaramonte. In Chiesa madre ci sarà il saluto alla Madonna da parte del predicatore frate Carmelo Latteri, ofm. La celebrazione eucaristica sarà presieduta dal parroco della Chiesa madre, don Salvatore Vaccaro. Alle 14,30, il tradizionale “cuncursu” per le vie cittadine, vale a dire la processione pomeridiana. Alle 17,45 un altro momento atteso con il simulacro del Patrono San Vito che sarà portato in Chiesa madre. Alle 19, la celebrazione eucaristica che sarà presieduta dal predicatore. “Come è possibile notare – aggiunge ancora don Burrafato che presiede il comitato dei festeggiamenti assieme a padre Vaccaro – si tratta di un programma molto articolato che cerca di consolidare la tradizione caratterizzata da una devozione sempre più consistente da parte della comunità dei fedeli del nostro centro montano. Un modo anche per esaltare le origini di questa speciale terra”.

Svelata 2015 l'apertura della teca

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