Conclusa la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani

Noto, don Occhipinti e Lissandrello

 

A conclusione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, sabato scorso, con la celebrazione dedicata alla conversione di San Paolo, il cappellano ospedaliero del Civile di Ragusa, don Giorgio Occhipinti, che è anche direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, ha invitato alla celebrazione tenutasi in cappella il maestro Giovanni Lissandrello, artista molto conosciuto nell’ambito locale, di professione religiosa evangelica. “L'idea di invitare Lissandrello, mio fraterno amico – chiarisce don Occhipinti – mi è venuta in seguito ad una riflessione: in ospedale io sono al servizio degli ammalati, anche a quelli appartenenti a diverse religioni (protestanti, ortodossi, musulmani ecc.). Per me tutti gli ammalati sono uguali. Cristo si identifica nel malato (Vangelo di Matteo, capitolo 25: “Ero malato e mi avete visitato... senza distinzione di religione, popolo e razza”). Attraverso la celebrazione di sabato scorso abbiamo voluto lanciare un messaggio di unità e di amore vicendevole a qualsiasi credo apparteniamo. “Cristo non può essere diviso”: il titolo della tematica della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani dice tutto. Come Pastorale della salute abbiamo fatto e facciamo ogni anno esperienze di solidarietà nelle case di riposo, anche in quelle evangeliche, dove ci sentiamo accolti e dove l'amore per le persone fragili ci unisce. Ultimamente siamo stati a Vittoria, nella casa di riposo valdese. La presenza durante la celebrazione di Giovanni Lissandrello è stata propizia e significativa”. E non a caso ha rivolto ai fedeli un messaggio di unità e di amore: “Cristo ci attira tutti a sé sotto la Croce per scoprire il suo amore infinito per l'umanità”. In cappella erano presenti anche una esponente della confessione evangelica metodista e sul finire è pure arrivato Giuseppe Iacono (della Chiesa avventista) che segue gli scout e che spesso si reca con i ragazzi in particolare nel reparto psichiatrico del Paternò Arezzo a portare una presenza fatta di ascolto e di gioia ai malati. Alla celebrazione era presente anche il vice direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, Maria Concetta Noto. “È stato bello – continua don Occhipinti – il gesto di tenersi per mano con Lissandrello durante la recita del Padre nostro e lo scambio della pace, oltre alle belle e toccanti parole che ha rivolto ai tantissimi fedeli presenti dopo la mia omelia. Penso sia stato un momento significativo, inserito nel giorno in cui liturgicamente abbiamo ricordato la conversione di San Paolo. E non è mancata la preghiera per il nostro vescovo Paolo che proprio sabato scorso compiva l'onomastico”.

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