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Ipsodea, un convegno su tutte le novità dei nuovi provvedimenti fiscali

Cerato, Manenti e Diquattro

 

“Ho paura che, per certe mie idee, quello che si sta facendo sia molto poco. Era stato ventilato un aumento della No tax area per redditi fino a 12-10 mila euro. Il che significa che a livello pratico parlavamo di qualche decina di euro, alla fine dell’anno, di risparmio di Irpef. Tutto ciò a fronte di un punto di domanda sulla revisione dell’Imu, sulla prima casa e sulle altre abitazioni, che rischia di diventare un bagno di sangue per i cittadini. Mi sa che se portiamo a casa un pareggio è già un buon risultato”. E’ quanto ha affermato ieri pomeriggio Sandro Cerato, dottore commercialista e revisore legale, profondo conoscitore delle materie fiscali e delle novità connesse, nel corso del convegno promosso da Ipsodea con il supporto dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili per la circoscrizione del Tribunale di Ragusa, dell’Ordine dei consulenti del lavoro (rappresentato dal segretario Giuseppina Saraceno) e dell’Associazione italiana dei giovani avvocati (rappresentata dal presidente Francesco Del Stabile), oltre a Rossana Giungato, legale rappresentante dell’Ipsodea.

“L’iniziativa – ha detto in apertura il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti, Daniele Manenti, presente con i consiglieri Maria Gabriella Diquattro e Giorgio Cascone – ha riguardato come capire bene alcune novità fiscali, tra cui talune introdotte nel 2012, concernenti la fiscalità immobiliare. Ma abbiamo pensato anche di fare un focus di approfondimento sulle linee guida della legge di stabilità che attualmente è in discussione al Parlamento. E naturalmente le linee guida dovrebbero essere pressoché variate anche se nel rispetto dei vincoli di bilancio. L’intervento che, in proposito, ci si attendeva era relativo al cuneo fiscale che, in effetti, è stato molto modesto perché si attesta intorno ai 3,3 miliardi di euro quando invece avrebbe dovuto essere sui 15 miliardi di euro. E ciò avrebbe dato spazio ad un’azione più importante sulla struttura economica. Relativamente agli altri interventi devo dire che ci sono novità fiscali attinenti il recupero di attività che erano state fatte in precedenza come la rivalutazione sui beni d’impresa, sulle partecipazioni e così via”. Cerato è sceso poi nel dettaglio delle questioni. E si è soffermato soprattutto su un aspetto. “Anche questa legge di stabilità – ha spiegato – si presenta incerta e si consideri che ad oggi sono stati presentati tremila emendamenti che da qui a meno di un mese dovranno essere discussi in Parlamento. Per cui siamo in pieno marasma. Ci sono alcuni punti fermi, c’è qualche aiuto per le imprese, sembra, in termini di possibilità di rivalutare il costo dei beni d’impresa, c’è qualcosa sulla riduzione del cuneo fiscale che quindi dovrebbe andare a beneficio anche dei dipendenti, e poi c’è il capitolo Imu che non si sa ancora se si riuscirà a chiudere. E quindi Trise e Tuc: ormai le sigle, penso, sono inventate una al giorno. Il momento è molto difficile. Di certo, ci si augura che venga fuori una legge di stabilità che porti davvero degli aiuti alle imprese e alle famiglie perché altrimenti rischiamo ancora una volta di restare indietro. Vedremo. Ritengo che da qui a quindici-venti giorni avremo le idee più chiare. Ci sono già delle novità approvate in termini di tassazione sui trasferimenti immobiliari, che non erano nella legge di stabilità ma in un decreto precedente che, però, è appena stato esitato e che avranno effetto dal primo gennaio 2014”.

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