Confcooperative Ragusa a Palermo per incontrare l’assessore Bonafede

L'incontro con l'assessore regionale Bonafede

 

Il consigliere di presidenza di Confcooperative Ragusa, Marilena Meli, e il consigliere provinciale Francesco Cannizzo hanno partecipato, a Palermo, all’incontro tra l’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Ester Bonafede, e i dirigenti, soci e addetti delle cooperative socio-sanitarie e assistenziali aderenti. “L’incontro – spiega il presidente provinciale Confcooperative Ragusa, Gianni Gulino – aveva un obiettivo specifico, quello di ascoltare dalla viva voce dell’esponente del Governo regionale quali gli orientamenti futuri. E, in particolare, l’assessore ha illustrato che intende realizzare un sistema integrato ed efficace di servizi alla persona e alla famiglia, incidendo sul livello di benessere dei cittadini e sulla qualità dei servizi resi”. Il presidente di Confcooperative Sicilia, Gaetano Mancini, ha illustrato i numeri che caratterizzano la realtà delle coop a livello regionale. Si tratta di 550 cooperative che danno lavoro a 10.305 persone, fatturano oltre 170 milioni di euro e assicurano assistenza a migliaia di persone in condizione di disagio: immigrati, minori abusati, donne vittime di violenza, disagiati psichici, alcolisti, ex detenuti. E’ stato sottolineato come il sistema sia ormai da anni in gravissima crisi. E le criticità stanno quasi tutte nel rapporto con le Amministrazioni pubbliche. Bandi di gara fantasiosi e spesso al limite della illegalità; mancati trasferimenti dei Comuni dei fondi destinati dalla Regione alle cooperative sociali; mancato adeguamento delle rette; Comuni che conservano le fatture nei cassetti o addirittura scrivono alle cooperative invitandole a non inviare fatture. “Una situazione molto pesante – aggiunge Gulino – e per questo motivo abbiamo rinnovato le nostre richieste: interventi per favorire l’accesso al credito, anche attraverso il potenziamento dell’Ircac; l’istituzione di un albo regionale delle cooperative di tipo “b”; l’aggiornamento della Legge regionale 22 del 1986; l’aggiornamento delle rette per i ricoveri, ormai da anni incongrue”. L’assessore ha preso buona nota, annunciando in tempi brevissimi un nuovo incontro alla Presidenza, alla presenza degli assessori alle Attività produttive e alla Sanità. L'impegno è quello di impostare una riforma del sistema delle politiche  sociali nella direzione dell'integrazione socio sanitaria, con adeguati strumenti finanziari e con interventi strutturali.

 

 

 

 

 

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