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A Ragusa fervono i preparativi della XXVII edizione del "Premio Ragusani nel Mondo"; è iniziata la fase più intensa nel backstage  della nota manifestazione culturale, che negli anni ha saputo costruire una pregevole immagine nel mondo, avendo premiato ad ogni edizione eccellenze nei campi più disparati.
Si tratta di una storia lunga e consolidata, che trova immancabilmente nuovi spunti per rinnovarsi, grazie al costante impegno profuso da Sebastiano D'Angelo, Direttore dell'Associazione Ragusani nel Mondo, presieduta da Salvatore   Brinch e il cui presidente onorario è Franco Antoci  e di tutti i vari collaboratori.
In effetti, 26 anni di ininterrotta crescita costituiscono motivo di orgoglio e soddisfazione per tutte le persone che hanno a cuore una  manifestazione che, con le sue 27 edizioni consecutive, compresa quella del prossimo 30 luglio 2022, ha agevolmente  attraversato oltre un quarto di secolo, ponendosi in una posizione apicale nell'ambito di analoghe manifestazioni presenti  in tutto il territorio siciliano, riuscendo a  ritagliarsi uno spazio di riconosciuta rilevanza cosmopolita.
La serata sarà presentata, come di consueto, dai giornalisti Caterina Gurrieri e Salvo Falcone. Il M° Beppe Arezzo con la sua splendida orchestra  curerà la seconda parte dell'evento.
Tanti anni di attività hanno legittimato la mission del "Premio Ragusani nel Mondo", ossia la promozione, attraverso il racconto di storie di ordinario successo in capo ad una selezione di conterranei, dell’intera area iblea, se è vero anche che la fama della manifestazione ha varcato gli angusti limiti provinciali, per assurgere ad uno degli eventi di maggiore visibilità della ragusanità nel mondo.
E quella che emerge dalle oltre duecento storie umane e professionali transitate sul palco del Premio è una ragusanità vincente, positiva ed ispirata ai migliori principi morali ed etici, che si propone come un modello virtuoso per le giovani generazioni; un esempio per tutti, ma anche occasione per  rafforzare e consolidare l’orgoglio della comune identità iblea in quanti coltivano l’amore e  la passione per la cultura e  per le tradizioni di un territorio ricco di storia e di  bellezze paesaggistiche e monumentali.
Un evento che riesce a schivare la ripetitività del suo incedere, attraverso straordinari spunti di  rinnovamento mai venuti meno e ad intercettare, grazie al contributo di una vasta platea di collaboratori, profili di vita di riconosciuto spessore culturale e professionale, che colpisce la fantasia popolare e non delude le aspettative di migliaia di appassionati, che ogni anno attendono con immutato interesse, la data della manifestazione internazionale.
Un'iniziativa che meriterebbe ampiamente, per la sua policroma storia, di  essere inserita a livello istituzionale nell’Olimpo dei grande eventi culturali ed artistici della città.
La continuità della manifestazione, con i correlati rischi di stanchezza, talvolta pone nel dibattito istanze di  ringiovanimento della formula, ma non è facile pensare ad un nuovo modello, se quello immediatamente  precedente ha superato ogni prova di gradimento popolare.
Del resto, finora non è mai venuto meno il  grande afflato popolare, fortemente radicato nel tessuto socio-culturale ibleo e siciliano.
La conferma nell’ultima edizione del 2021, quella della ripresa post pandemica, che ha proposto ancora una volta storie umane di grande livello, incontrando un favore largamente condiviso, nonostante  le restrizioni anti Covid e i contingentamenti, che hanno tenuto lontano il grande pubblico da Piazza Libertà, abituata nelle precedenti edizioni a ben altri scenari di presenze numeriche.
Il 2022 si ripresenta sulla stessa falsariga; anche quest'anno sono state proposte tre storie umane di rilevante  spessore e la prestigiosa presenza, per la prima volta nel ragusano come evento pubblico in piazza,  dell’Orchestra del Teatro Massimo Bellini.
Una legittimazione di enorme prestigio istituzionale, che segue quella legata alle tre partecipazioni della Banda dei Carabinieri, nelle indimenticabili edizioni del 2009, 2011 e 2017, e che conferma la riconosciuta valenza culturale della manifestazione, anche oltre gli ambiti provinciali.
Sarà una serata di grande fascino, attorno ad un ritrovato pubblico che tornerà a riempire Piazza Libertà e che si appresta a tributare i dovuti applausi al Giudice Angelo Buscema, componente della Corte Costituzionale e già Presidente della Corte dei Conti, originario di Scicli; al Console generale Italiano a Karachi, in Pakistan  Danilo Giurdanella, originario di Modica; al ragusano Maurizio Voi, ricercatore scientifico al servizio delle Big Pharma statunitensi e coordinatore di numerosi team di scienziati nella sperimentazione di farmaci antitumorali.
La presenza delle massime Autorità Regionali e Provinciali, politiche, civili, militari e religiose, farà da degno contorno ad un evento pensato ancora una volta per lasciare un segno indelebile, grazie anche alla riconosciuta professionalità del team di collaboratori, che da anni riesce ad organizzare e a sostenere un evento forse sui generis, con la capacità e la voglia di ridurre al minimo le approssimazioni e le superficialità tipiche di tanti eventi, spesso anche meglio supportati dal settore pubblico.
Sarà un’altra bella edizione, sulla strada del trentesimo traguardo della manifestazione iblea, obiettivo che il Direttivo  dell'Associazione Ragusani nel Mondo si é posto con matura, ma prudente  consapevolezza.

“Il giorno più importante è quello in cui nasciamo alla vita eterna. Voglio ricordare che solo di tre persone, nel calendario liturgico, si festeggia la nascita sulla terra così come la nascita al cielo. Ovviamente il figlio di Dio, Gesù Cristo, e la Madonna, ma il terzo è San Giovanni Battista, la cui nascita è posta in relazione con la nascita di Gesù stesso. Ecco perché è chiamato il precursore, perché prepara la via al Signore, indica la strada. Una missione che non è finita ma che, anzi, continua ogni giorno sempre di più. E’ il nostro compito, la missione di ogni cristiano, quello di indicare la Madonna e Gesù Cristo agli altri. Anche attraverso le parole del Battista”. E’ quanto ha detto, nell’omelia, il vescovo di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, durante la solenne celebrazione eucaristica con panegirico di ieri mattina nella chiesa commendale di Chiaramonte in occasione della giornata clou dei festeggiamenti in onore del santo protettore della comunità del centro montano. Una festa speciale, molto sentita, ancora di più dopo gli anni di fermo forzato a causa della pandemia. La cerimonia religiosa si è tenuta alla presenza dei rappresentanti delle confraternite oltre che delle autorità civili e militari. Al termine, il sindaco Mario Cutello, e per lui era la prima volta essendo stato eletto da qualche giorno, ha rinnovato la consacrazione della città al santo protettore accendendo la lampada davanti al simulacro. Inoltre, è stato donato un manufatto al Battista per devozione delle sorelle Concetta e Immacolata Pizzo, decedute di recente. Nel primissimo pomeriggio, il simulacro del Battista è stato portato a spalla al centro della chiesa per la venerazione e, subito dopo, sono stati benedetti i bambini per intercessione del santo protettore. La confraternita di San Vito ha poi offerto, come da tradizione, un cero al santo protettore. Venerdì sera, poi, si è tenuta la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal predicatore, fra’ Antonino Catalfamo ofm. Molto attesa e sentita, quindi, dopo la messa vespertina, la “Sciuta” di San Giovanni Battista. La venerata reliquia e il taumaturgo simulacro sono stati accolti sul sagrato gremito di fedeli. Quindi, ha preso il via la processione con la partecipazione del clero, di tutte le confraternite, con i loro caratteristici stendardi, delle autorità civili e militari di Chiaramonte Gulfi. Si è tenuta, inoltre, la prevista visita alle chiese di Santa Maria di Gesù, San Vito e San Filippo. In tarda serata, l’entrata del simulacro del precursore in piazza Duomo dove il predicatore ha tracciato in breve la figura del santo. Quindi, l’entrata di San Giovanni nella propria chiesa ha chiuso la giornata dei festeggiamenti. Oggi, alle 19, la sistemazione del simulacro di San Giovanni nella sua cappella. Sino all’1 luglio, alle 18,30, ogni giorno, ci sarà l’esposizione del Santissimo Sacramento con l’adorazione eucaristica.

Numerose presenze alla processione con il Santissimo, atto finale della festa del Preziosissimo sangue di Nostro Signore Gesù Cristo a Ragusa. E, in qualche modo, era prevedibile considerato che l’ultima processione del genere si è tenuta nel giugno del 2019. Poi, due anni di fermo a causa del Covid. Domenica 12 giugno, subito dopo la santa messa presieduta dal parroco, il sacerdote Giuseppe Russelli, i fedeli, con il cero votivo, formando due ali, hanno preceduto in silenzio l’ostensorio sotto il baldacchino recato dal diacono Giovanni Agostini. Durante la santa messa è stato ricordato il significato dei giorni di festa legati al Preziosissimo Sangue ma soprattutto il senso che la parrocchia ha voluto dare alle celebrazioni, caratterizzate da un costante richiamo alla sobrietà e alla fraternità. L’intensa fase processionale si è snodata per le vie del quartiere. Le preghiere hanno reso l’aspetto spirituale della festa ancora più significativo e intenso. In serata, poi, si sono tenute le marce sinfoniche eseguite dal corpo bandistico “Alessandro Scarlatti” Città di Chiaramonte Gulfi, diretto dal maestro Sebastiano Gurrieri. Sono state molto gettonate, inoltre, le iniziative inserite nel programma ricreativo. In modo particolare la quinta edizione del torneo misto di calcio balilla umano e la sagra della salsiccia la cui serata finale di sabato sera è risultata molto partecipata con numerose persone che hanno degustato le leccornie preparate con sapienza e attenzione dalle sapienti mani degli organizzatori. “E’ andata in archivio – commenta il parroco, don Giuseppe Russelli – una edizione della festa che si può definire della ripartenza e che sicuramente è riuscita. Ringrazio tutti coloro che, con la loro collaborazione e con la loro offerta, si sono adoperati perché tutto potesse andare per il meglio. Il nostro è un quartiere molto popoloso e la partecipazione molto sentita alla processione di domenica 12 giugno dimostra come l’attenzione nei confronti della ricerca di una spiritualità intima sia sempre più in aumento”.

 

Ha preso il via ieri il triduo solenne della festa di San Giovanni Battista, protettore di Chiaramonte Gulfi. Alle 18, il corpo bandistico Vito Cutello percorrerà le vie della città, con visita alla chiesa di Santa Maria di Gesù. Alle 19 ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal predicatore, fra’ Antonino Catalfamo Ofm. Al termine della funzione religiosa, è in programma l’inaugurazione della mostra “San Giovanni Battista nella devozione popolare”, allestita nei locali della confraternita, visitabile fino al primo luglio negli orari di apertura della chiesa. Contestualmente, si terrà l’esecuzione di marce in piazza San Giovanni. Alle 22, poi, ci sarà l’adorazione eucaristica guidata dai frati minori e dal Terz’ordine francescano. Domani, invece, sarà la Giornata del volontariato. In particolare, alle 8,30 la celebrazione eucaristica presieduta dai frati minori. Alle 18 il corpo bandistico Alessandro Scarlatti percorrerà le vie della città. Alle 18,30, la celebrazione eucaristica presieduta dal predicatore fra’ Antonino Catalfamo, ofm, animata da tutte le associazioni cittadine. Quindi, marce in piazza San Giovanni. Ieri, è stata celebrata la festa di Maria Santissima della Misericordia, patrona della confraternita presente nella chiesa commendale di San Giovanni. La celebrazione eucaristica vespertina è stata presieduta dall’arciprete parroco Salvatore Vaccaro e animata dalla confraternita. Quindi, il canto del Salve Regina e l’affidamento alla Madre della Misericordia. In serata, poi, si è tenuta l’iniziativa di presentazione del restauro della tela della Natività di Gesù, opera di Vito D’Anna. Particolare attenzione sta riscontrando, poi, l’allestimento della scalinata artistica che è possibile ammirare già da domenica scorsa e che quest’anno è stato dedicato al tema della pace alla luce del conflitto bellico in Ucraina. Su ogni scalino è scritta la parola “pace” declinata nelle varie lingue del mondo.

Partecipazione. Grande, enorme, infinita. “A Tutto Volume” ripopola nuovamente le piazze di Ragusa Superiore durante le due giornate (venerdì e sabato) dedicate alla presentazione dei libri nel cuore del centro storico, favorendo il confronto tra autori e lettori ma facendo tornare il clima di festa che è in parte mancato negli ultimi due anni quando il festival letterario è stato costretto a varie restrizioni. Questa tredicesima edizione rappresenta la ripartenza, il ritorno nei luoghi insoliti, il piacere di ritrovarsi, con i lettori che vanno in giro, da un incontro all’altro, e incrociano il proprio autore preferito a cui chiedere la dedica, magari una foto. E poi le presentazioni, popolatissime, attesissime con il pubblico che fa domande e corre a comprare i libri. E’ ancora presto per un bilancio ma i numeri di questa nuova edizione sono assolutamente entusiasmanti. Seguitissimi tutti gli incontri di ieri, da Marco Travaglio e Gianni Barbacetto, Ilaria Capua, Paolo Calabresi, Lirio Abbate, Pietro Galeotti, Francesca Cavallo, Carlo Gabardini, Luciano Canfora, Viviana Mazza, Kibra Sebhat, Valentina Petrini, Giuseppe Remuzzi, Paolo Verri, Gemma Calabresi, Mia Canestrini, Adrian Fartade, Luca Perri, Antonio Forcellino, Elena Stancanelli, Laura Vaioli, Sandra Bonzi, Guia Soncini per concludere con la lezione-spettacolo “Sincompato” con Filippo La Porta accompagnato da bravissimi musicisti. Anche il giorno prima, venerdì, grande interesse per tutti gli autori, Giuseppe Torregrossa, Simonetta Gola, Valeria Parrella, Guido Catalano, Roberto Mercadini, Roberto Alajmo, Massimo Polidoro, Sergio Rizzo, Silvia Truzzi, Carola Carulli, Giada Messetti, Giacomo Papi, Alessio Forgione, Piero Martin, Oscar Farinetti, Linda Giannattasio, Alessia Denaro, Anna Parisi. Grandissimo successo anche per la sezione dedicata ai ragazzi con i piccoli lettori che hanno partecipato in prima linea, tra giochi e letture, per scoprire tutti insieme il piacere della lettura.

Il festival come sempre questa domenica si trasferisce a Ragusa Ibla dove si concluderà in piazza Duomo con l’atteso incontro con la scrittrice e conduttrice Daria Bignardi. La manifestazione è promossa dalla Fondazione degli Archi, con la direzione artistica di Alessandro Di Salvo, e con guest director Massimo Polidoro, Antonio Pascale, Federico Taddia, Massimo Cirri, Filippo La Porta.

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