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Una processione molto partecipata. Con numerosi fedeli e devoti a fare da cornice. E con il grande entusiasmo dei modicani manifestato, ancora una volta, nei confronti del patrono. Ieri sera il momento clou della festa di San Pietro apostolo con l’artistico simulacro uscito dalla chiesa Madre, quello che rappresenta il santo con il paralitico, salutato dal giubilo di centinaia di persone che hanno voluto così sottolineare la propria attenzione nei confronti di un evento religioso che appartiene al senso di comunità dell’intera città di Modica. Una presenza numericamente assai consistente rispetto agli scorsi anni, quasi a volere evidenziare la grande attenzione nei confronti di una presenza, quella del Patrono, densa di significato per la comunità locale cittadina. La processione è stata accompagnata dalla banda musicale “Città di Modica – Belluardo Risadelli” diretta dal maestro Corrado Civello, mentre il percorso è stato illuminato a cura della ditta Arte Luce. A mezzanotte, poi, i fuochi d’artificio a cura della ditta Pyro Giò.

In mattinata, ieri, c’era stata la significativa messa per la città che, presieduta dal parroco, il sacerdote Giuseppe Stella, aveva visto la consegna del cero votivo e la firma dell’atto di impegno da parte del sindaco e del parroco, con la presenza degli altri componenti dell’Amministrazione comunale, dei rappresentanti del Consiglio comunale, delle autorità militari, dei rappresentanti delle associazioni locali e dei sodalizi sociali che, prima della messa, si erano spostati in corteo dal palazzo comunale sino a raggiungere la chiesa Madre. “Tantissima gente ha preso parte, ieri sera – dicono Gianluca Manenti, presidente provinciale Confcommercio Ragusa ed Emanuele Iemmolo, presidente sezionale Confcommercio Pozzallo, che hanno sostenuto la comunicazione degli eventi facenti parte del calendario dei festeggiamenti – alla processione in onore di San Pietro a significare che l’attenzione verso questa figura religiosa è sempre molto elevata da parte dei modicani, in quanto ne rappresenta la storia e l’identità. Un motivo in più per puntare a un futuro che si spera possa essere ricco di entusiasmo”.

 

A Ragusa, sabato 29 luglio 2023 avrà luogo la nuova edizione del "Premio Ragusani nel Mondo" nel corso della quale, come di consueto, personalità di notevole caratura culturale e sociale, con significativi meriti accademici, orgogliosi del loro lavoro, ma non per questo travolti dal successo ottenuto, verranno premiate nel barocco ed accogliente capoluogo ibleo.
Le personalità di spicco che continuano a transitare sul palco di piazza Libertà rappresentano la migliore espressione di una ragusanità vincente, creativa e positiva. Testimonianze di straordinaria operosità, fantasia, intraprendenza, vivacità e creatività, che si propongono come un modello virtuoso per le giovani generazioni, stimolo ed esempio per tutti.
Anche quest'anno verranno rappresentate le emozionanti e coinvolgenti storie di vita personale e professionale degli otto premiati, di ognuno dei quali andremo a tracciare un breve profilo, iniziando da Veronica Di Quattro. Bolognese di origini ragusane, ha conseguito un master in International management alla Bocconi di Milano, affermandosi in Italia e all’estero con riconoscimenti plurimi. Responsabile del marketing di Spotify e da ultimo di Dazn, è acclamata come una delle cinquanta migliori espressioni di managerialità al femminile nel nostro Paese.
Il background di Giovanni Criscione comprende, invece, le Relazioni internazionali, gli Affari pubblici, la comunicazione, il protocollo, il cerimoniale e la diplomazia. Il manager, nato a Ragusa, ha costruito un brillante percorso professionale sulla sua consolidata abilità di cerimoniere. Annovera responsabilità ai massimo livelli all’interno degli ultimi Expo (Milano e Dubai) e un incarico di prestigio al servizio della casa reale degli Emirati Arabi.
Sempre a Dubai, esprime la sua forte capacità manageriale anche un altro ragusano, Claudio Sgarlata. Attualmente ricopre la posizione di Managing director del Medio Oriente e dell’Africa, presso la sede araba della Giesecke+Devrient, multinazionale tedesca con oltre centosettant’anni di storia. L’azienda sviluppa innovazioni nel settore della sicurezza dei pagamenti fisici e digitali, della connettività IoT (Internet delle cose), dell’identità fisica e digitale e delle infrastrutture digitali.
Alla prestigiosa ribalta della XXVIII edizione del "Premio Ragusani nel Mondo" anche la Ricca.it, un’eccellenza fondata sulla centralità della persona. Leader nel suo campo, è un System Integrator atto a fornire soluzioni per la realizzazione, il miglioramento e l’implementazione di data center e cybersecurity. Una realtà aziendale - quella rappresentata da Stefano Ricca - in fase di continua crescita, con maestranze professionali quasi totalmente provenienti dall’area iblea.
Di nuovo l’innovazione tecnologica vede in primo piano la Reiwa di Salvo Salerno e Salvatore Occhipinti. La Start up, nata da una scommessa tra i due ingegneri comisani, ha realizzato un robot in grado di ottimizzare la pulizia di grandi impianti fotovoltaici. Un piccolo capolavoro di ingegneria informatica e meccanica che, grazie ai principi dell’intelligenza artificiale, riesce a superare tutti i limiti dei suoi competitors. Il frutto della “collateral technology”, così definita dai suoi ideatori, è ormai avviato ad una fase di crescita su larga scala internazionale.
È uno dei temi di maggiore attualità, quello dell’intelligenza artificiale, che sarà affrontato anche con l’intervento di un altro premiato, il vittoriese Gianni Morana; Medico radiologo, è direttore della Unità operativa complessa di Radiologia diagnostica presso il presidio ospedaliero di Treviso. Fra i primi ad applicare alla radiologia l’intelligenza artificiale, ha favorito l’apertura di scenari di grande interesse nell’attività diagnostica di forme tumorali, altrimenti difficilmente individuabili.
Un ulteriore tributo alla tecnologia ci viene poi conferito dal ragusano Renato Scuzzarello. Già generale dei Carabinieri, ha ricoperto importanti incarichi di coordinamento delle Forze speciali di pace in Bosnia al tempo della guerra nei Balcani. Appassionato di archiviazione del patrimonio culturale e archeologico dell’area iblea, con una società di esperti americani ha creato un ingente archivio digitale a costo zero. Si tratta di ben cinquecento reperti del museo archeologico di Kamarina e del museo civico di Ragusa, diventati immediatamente fruibili nel giro di un clic.
Ancora in via di sperimentazione, infine, il progetto che fa capo a Carlo Trigona, di origine chiaramontana. Docente presso la facoltà di Ingegneria di Catania, sta studiando come ricavare energia elettrica dalle piante, con azzeramento della produzione di agenti inquinanti. Se implementata con le risorse necessarie, la ricerca darà un contributo epocale alla sostenibilità dell’ambiente, diventando fondamentale nella fase di transizione ecologica in corso.
Protagonisti del mondo delle imprese, della tecnologia, della cultura, della medicina, che hanno preferito scommettere sulla loro permanenza nella Terra di origine; storie umane e professionali di successo, declinate in un Premio che si rinnova, pur nella continuità.
«Vogliamo rendere un pubblico omaggio, in modo semplice e spontaneo, a tutti quegli iblei che, al di là del concetto tecnico e classico di emigrazione, si sono affermati in Italia e all’estero» - spiega Sebastiano D’Angelo, organizzatore del Premio Ragusani nel Mondo e direttore dell’Associazione omonima - «Una straordinaria affermazione nel campo delle proprie attività imprenditoriali, professionali ed artistiche, dando lustro alla provincia di origine e contribuendo ad esaltare nel mondo le doti tipiche della nostra popolazione.»
Oltrepassato un quarto di secolo di costante crescita, l’obiettivo primario resta quello di ricreare nuovi spunti di interesse nel Premio, restituendo lustro e ulteriore vitalità a un evento oramai entrato nel cuore e nelle aspettative dei ragusani e non solo.
Un evento che, inserito nella più vasta attività istituzionale dell’Associazione Ragusani nel Mondo, promuove cospicui e significativi flussi turistici, segnatamente nel segmento del c.d. “turismo di ritorno”, nel quale il gruppo da anni è attivamente impegnato.
Una manifestazione sempre al passo con i tempi, uno spazio di riconosciuta valenza a livello nazionale e internazionale.
Una festa collettiva che è anche veicolo di promozione del patrimonio ragusano e della Sicilia tutta, esplorazione di percorsi orientati verso prospettive di sviluppo economico.
Appuntamento, dunque, al 29 luglio in piazza Libertà a Ragusa con la XXVIII edizione del "Premio Ragusani nel Mondo", per condividere insieme un’entusiasmante serata di cultura, promozione e innovazione, che ben si

Devozione senza limiti. Fervore religioso incontenibile. Emozioni dal notevole impatto quelle che, nel primo pomeriggio di oggi, hanno fatto registrare una presenza eccezionale di fedeli per il rito della “Svelata”. Il santuario di Chiaramonte, dove è stato dato il via ai solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima di Gulfi, Patrona principale e regina del centro montano, è risultato strapieno di devoti. Ogni anno, in questo modo, viene testimoniata l’eccezionale attenzione che l’intera comunità dedica a una cerimonia molto speciale. E’ stato il rettore del santuario, padre Graziano Martorana, al grido di “E ciamammula tutti: viva Maria” proveniente dai devoti, ad aprire la nicchia in cui è custodito il simulacro della Vergine Maria. Prima della “Svelata” ha fatto il suo ingresso in chiesa “u bajardu”, portato dai devoti, per essere sistemato ai piedi del simulacro. I portatori hanno legato il proprio fazzoletto per segnare il posto che occuperanno domenica mattina in occasione della tradizionale salita. Questi intensi tre giorni collegati alla prima parte dei festeggiamenti culmineranno, infatti, la domenica in Albis, oggi seconda domenica di Pasqua o della Divina misericordia, con la tradizionale processione della salita della Madonna, capace di coinvolgere migliaia di persone. L’apertura della teca è stata accompagnata dalla tradizionale marcia N.11, eseguita dal corpo bandistico Vito Cutello, a cui ha fatto seguito l’Inno di Maria cantato dai fedeli. Al tradizionale rito presenti alcuni rappresentanti del Comune guidati dal sindaco Mario Cutello. Domani, intanto, alle 9,30, la santa messa, alle 12,30, sempre al santuario, la catechesi e la benedizione dei portatori oltre al pranzo comunitario. Alle 15, il XIII speciale “W Maria – Storia, curiosità e tradizione” in diretta radiovisiva su Radio Tele Locale. Alle 19, la celebrazione eucaristica al santuario e nella chiesa di San Filippo. Confcommercio provinciale Ragusa con il presidente Gianluca Manenti e Confcommercio sezionale con il presidente Danilo Scollo si stanno occupando della ulteriore diffusione mediatica dell’appuntamento religioso. “Tra quelli della tradizione iblea – sottolineano entrambi – risulta essere tra i più gettonati e, soprattutto, quello che fa registrare una grande partecipazione popolare. Un momento che richiama l’identità del territorio che per noi costituisce motivo di ulteriore orgoglio e che, per questa ragione, merita di essere messo in evidenza”.

 

 

Ancora un bagno di folla. Che ha dato l’arrivederci al prossimo anno alla “Regina e Patrona” di Chiaramonte. Il simulacro di Maria Santissima di Gulfi, giovedì 27 aprile, è stato accolto, al santuario, da centinaia di devoti che, dopo aver rinnovato l’antico rito della discesa, hanno atteso, con trepidazione, il momento della sistemazione del simulacro della Vergine nella teca che lo ospita tutto l’anno. Caratterizzante, come sempre, il momento dell’entrata e dell’uscita, ripetuto più volte, con i portatori incalzati dalle note della marcia n.11 eseguita dalla banda musicale. Nel primo pomeriggio, il simulacro, portato a spalla, aveva salutato per l’ultima volta, quest’anno, la chiesa Madre, in piazza Duomo, mentre, accompagnato dai portatori degli stendardi, dava vita a un altro momento atteso, quello del “cuncursu”. Stavolta con il transito inedito da via Fonderia alla luce dei lavori che stanno interessando il corso Umberto. Come da tradizione, la Madonna è andata a “salutare” la comunità chiaramontana per poi proseguire la propria discesa seguita da numerosi fedeli. Numerosi anche gli anziani che, affacciati sui balconi delle proprie abitazioni, hanno reso il saluto alla “Bedda matri”. Dopo i quattro chilometri del tracciato che separano la chiesa Madre dal Santuario, i sacerdoti hanno ricordato ai fedeli intervenuti il significato della presenza sul territorio cittadino della “Regina e Patrona di Chiaramonte”. Il simulacro di Maria Santissima di Gulfi, al termine del rito, è stato collocato all’interno della propria teca. I fedeli hanno reso un ulteriore omaggio rinnovando l’appuntamento per il novenario del 2024. In santuario, poi, la tradizionale santa messa presieduta da padre Giovanni Piccione che ha segnato ufficialmente la chiusura delle celebrazioni. “Per noi è stato un onore – sottolineano il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, e il presidente sezionale Danilo Scollo – avere supportato mediaticamente una manifestazione religiosa come questa che esprime l’identità di un territorio. E la migliore risposta è arrivata dalle numerose presenze che si sono registrate durante il novenario, così come in occasione della salita e della discesa. Il miglior viatico per rinnovare lo speciale e consolidato rapporto che lega questa cittadina, Chiaramonte, alla sua Regina e Patrona”.

La Settimana Santa, la più suggestiva e misteriosa, tra riti e celebrazioni, fede e folclore, è iniziata, e la Terra Barocca offre la sua appassionata tradizione, mostrando le sue origini, i suoi colori, i suoi luoghi carichi di significato, per vivere, da autoctoni o da turisti, una Pasqua dai mille volti. Tra processioni e tradizioni culinarie, un bagno di folla acclama la gioia della Pasqua e guarda al mistero della rinascita con gli occhi carichi di emozioni. 

La destinazione turistica unica “Enjoy Barocco” invita ad un viaggio nella tradizione, tra fede e cultura, luoghi e cibo, per scoprire la Settimana Santa nella Terra Barocca che racchiude i Comuni di Ragusa, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina, tra monumenti patrimonio Unesco, tra paesaggi da mozzare il fiato, tra il calore dell'accoglienza iblea. E lancia in contemporanea anche il primo “Social Trip” con l’arrivo di tre travel blogger olandesi e la rappresentante di un tour operator internazionale. Durante queste intense giornate, dove vengono esaltate le feste religiose, come la Madonna Vasa Vasa di Modica, il Gioia di Scicli o i vari riti che si svolgono negli altri Comuni, questi ospiti speciali potranno vivere appieno il territorio, scoprendo anche i loro sapori. 

Si fa così seguito al primo step quando, il mese scorso, l’Olanda ha accolto la Dmo Enjoy Barocco e quando la bellezza, l'arte e la cultura iblea hanno riscaldato un’innevata Amsterdam. Francesco Lucifora, critico d’arte e docente dell'Accademia di Belle Arti a Catania e Siracusa, componente del gruppo di progettazione del masterplan turistico del GAL Terra Barocca, lo scorso 10 marzo ha fatto vivere un’esperienza a cinque sensi, incontrando numerosi operatori turistici olandesi e promuovendo “Enjoy Barocco” secondo un percorso accattivante che ha ha dato un “assaggio” dei sapori, delle emozioni e sensazioni di cui è ricca la nostra terra. Grazie alla disponibilità dei partner della Dmo, che con i loro prodotti hanno conquistato i partecipanti, all'interno della “Bottega by Chiara's Food” è iniziato un viaggio che ora riporta a casa, tra i colori, i profumi e i sapori iblei. Da oggi 7 aprile e fino al 12, con il supporto dei partner, la destinazione turistica Enjoy Barocco verrà vissuta da tre travel blogger olandesi che potranno vivere in maniera immersiva i territori dei cinque Comuni, in un bagno di calorosa vivacità e colorata accoglienza iblea, lasciandosi travolgere dalle giornate piene e intense che caratterizzano questo periodo di Pasqua. Diventeranno i testimonial, attraverso i loro canali social e con le loro travel news, delle esperienze di cui godranno. La Terra Barocca rimbalzerà tra tag e share, sfumando i confini e arrivando in quel meraviglioso mondo che è la socialità del world wide web.

Ai travel blogger, così come ai fedeli e ai curiosi, la Settimana Santa nella provincia di Ragusa regalerà sensazioni uniche, ogni Comune affascinerà, trasportando tra antichi siti e immemori riti. 

Ad Ispica la Settimana Santa è la più importante tra le feste religiose della città. Molto sentita, le celebrazioni coinvolgono la Basilica di Santa Maria Maggiore e la Basilica della Santissima Annunziata e le rispettive Confraternite. L'incontro tra Maria ed il figlio Gesù è il cuore della festa di Pasqua a Modica. La “Madonna Vasa Vasa” commuove nei suoi tre baci replicati anche la sera. Scicli esulta per la resurrezione dell’uomo vivo, “U Gioia”, una delle feste più belle della Sicilia con la statua del Cristo Risorto portata in processione in un ritmo frenetico, tra continue e suggestive giravolte. Gli altri riti di Pasqua, come accade anche a Ragusa e Santa Croce Camerina, ai momenti religiosi affiancano le tradizioni gastronomiche. E la festa profuma di buono, con la preparazione dei piatti tipici come le “impanate” di agnello ragusane (anche di tacchino o pollo) ed ancora i “turciniuna”, succulenti involtini di interiora di agnello e cipolla. O i “pastizzi” di carne modicani e le teste di turco di Scicli. Ed ancora le cassatelle di ricotta, con la variante al cioccolato o con l’aggiunta di cannella, immancabili sulle tavole della Terra Barocca proprio in questo straordinario periodo dell’anno. 


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