Paternò - Approvato regolamento per la cura dei beni comuni

palazzo comunale

Il Consiglio Comunale di Paternò ha approvato, nei giorni scorsi, un regolamento municipale che disciplina le forme di collaborazione dei cittadini con l’Amministrazione per quanto riguarda la cura dei beni comuni. Si tratta di una forma di collaborazione già sperimentata in altri centri d’Italia, fra i quali la città di Bologna, e che adesso approda anche a Paternò, su proposta del consigliere comunale Sergio Signorelli. L’idea ha trovato il favore dell’Assise Civica, che ha approvato la normativa.

Nello specifico, le disposizioni inserite nel regolamento si applicano nei casi in cui l’intervento dei cittadini per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani richieda la collaborazione dell’Amministrazione Comunale. Il patto di collaborazione, ovvero lo strumento mediante il quale si definiscono gli interventi da effettuare sui beni comuni urbani, si instaura fra il Comune di Paternò e i cittadini, singoli o associati, che propongono di contribuire alla cura e alla rigenerazione dei beni comuni urbani, sia materiali che immateriali (ad esempio, edifici e spazi pubblici), che ritengono importanti per la collettività. Il Comune dispone esenzioni ed agevolazioni, in materia di entrate e tributi, a favore delle formazioni sociali che svolgono attività nell’ambito del patto di collaborazione.

«Il regolamento permette di stimolare la partecipazione dei cittadini offrendo regole chiare e procedure aperte ed efficaci – evidenzia il sindaco di Paternò, Mauro Mangano -. Ci saranno diverse possibilità di collaborazione per cittadini singoli o associati, e le proposte potranno venire dal basso, senza bisogno di attendere i bandi pubblici o le direttive comunali. Il regolamento completa così un lavoro che questa Amministrazione svolge fin dal suo insediamento, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente i cittadini nella cura e valorizzazione dei beni comuni – aggiunge il sindaco. Con il regolamento questa collaborazione non è più estemporanea ed affidata ogni volta ad una formula organizzativa diversa, ma diventa "istituzionale", dotata di regole chiare e condivise. Un plauso va al consigliere Signorelli che ha proposto il regolamento e con tenacia ne ha seguito l'iter fino all'approvazione in consiglio». 

La proposta di collaborazione viene formulata dai cittadini attivi. Tale istanza può essere spontantea e quindi provenire totalmente dal basso, oppure può essere formulata in risposta ad una sollecitazione da parte del Comune. Un ruolo importante svolgerà la “rete civica”, uno spazio virtuale che rappresenta sia un mezzo per la pubblicazione di informazioni sui patti di collaborazione attivati e sugli interventi già realizzati, ma anche un forum per fare interagire i cittadini e permettere loro di avanzare nuove proposte di intervento.

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