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Ricavato del Concerto di Capodanno a cinque associazioni impegnate nel sociale

Scarpe, abiti, pasti, riscaldamento, sostegno agli infermi. A questo serviranno 32 mila euro ricavati dalla vendita dei biglietti del Concerto di Capodanno al Teatro Massimo e devoluti in beneficenza a cinque associazioni impegnate nel sociale a Palermo: La Casa di tutte le genti, la parrocchia di San Francesco di Paola, la parrocchia di Santa Lucia al Borgo Vecchio, le Suore dell’Ordine del Beato Giacomo Cusmano presso la chiesa di San Marco al Capo, l’associazione Itaca. Oggi la cerimonia di consegna, con il sindaco e presidente della Fondazione Teatro Massimo, Leoluca Orlando, il presidente del consiglio comunale, Salvatore Orlando (che ha offerto il concerto), il sovrintendente del Teatro Massimo, Francesco Giambrone, i rappresentanti delle cinque associazioni coinvolte. A queste si è aggiunto il carcere minorile Malaspina con un piccolo contributo utile ad attrezzare con giochi l’area colloqui per i bambini dei detenuti.

“Siete la testimonianza vivente della Misericordia - ha detto Leoluca Orlando – la testimonianza dell’attenzione verso chi non ha cibo, libertà, famiglia, salute, amore. Grazie del vostro impegno”.

“Ancora una volta – ha aggiunto Salvatore Orlando – il Concerto di Capodanno diventa occasione di festa per la città e di solidarietà per i più poveri e disagiati, un’iniziativa che ripeteremo”.

“Il concerto è andato sold out con quasi 1.300 biglietti venduti, cosa che ha consentito di ricavare ben 32 mila euro netti da devolvere alle associazioni. Comincio a pensare che, in linea con ciò che fanno altri grandi teatri europei, di Concerti di Capodanno l’anno prossimo dobbiamo farne più di uno”, ha detto il sovrintendente Giambrone.

C’è la parrocchia di San Francesco di Paola che potrà incrementare il suo impegno nel quartiere: “Siamo abituati a raccogliere briciole, con questo contributo adesso abbiamo un filone – ha detto padre Antonio -  e non a caso uso la metafora del pane, il santo pane. Potremo offrire sostegno alle mamme straniere in attesa, in particolare quattro mamme in difficoltà, portare avanti il progetto sui bambini stranieri, e comprare la scarpe che tanti migranti ci chiedono. Ragazzi, uomini, donne scalzi, che hanno bisogno di scarpe”.

Le suore dell’Ordine del Beato Giacomo Cusmano presso la chiesa di San Marco al Capo potranno incentivare il servizio di mensa ai poveri. “Abbiamo cominciato con pochi pasti, adesso serviamo 120 pasti ogni giorno, cinque giorni alla settimana. Come diceva il nostro beato Giacomo Cusmano, i poveri di nessuno sono i nostri”, ha aggiunto suor Marie Jeanne Meta Mulamba.

Zenaida Bonaventura, de La Casa di tutte le Genti, attiva nel quartiere Noce-Zisa, si occupa dell’assistenza ai bambini migranti, “ne seguiamo settanta, dai 0 ai dieci anni, bambini che vivono con noi dalla mattina alla sera, perché spesso non hanno una famiglia solida da cui tornare. Bambini che a casa mangiano sempre riso e che a noi chiedono pasta, ne servono cinque chili al giorno. La nostra sede è molto fredda, con questi soldi conto di realizzare un impianto di riscaldamento per farli stare al caldo”.

La parrocchia di Santa Lucia utilizzerà i soldi per il progetto a favore dei bambini del Borgo Vecchio, in particolare contro la ludopatia. Mentre l’associazione Itaca, come ha spiegato Rosalia Camerata Scovazzo, conta di far nascere una Club house nella sede di Villa Adriana dove l’associazione si occupa dei disagiati psichici, assistendo trenta malati cui cerca di dare il più possibile una vita normale.

Il Concerto ha visto impegnati l’Orchestra del Teatro Massimo diretta da Ivan Ciampa, il Coro del Teatro Massimo diretto da Pietro Monti e due star della lirica siciliane: Desirée Rancatore e Paolo Fanale.

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