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Sindaco Orlando conferisce cittadinanza onoraria a Medici senza Frontiere

2015-09-16 16.51.58

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, oggi pomeriggio, nel corso di una cerimonia che si è tenuta a Palazzo delle Aquile, ha conferito la cittadinanza onoraria a Medici senza Frontiere per l’attività medico-umanitaria che l’organizzazione internazionale svolge in Sicilia e in mare. A riceverla è stato Ahmad Al Rousan, mediatore culturale italiano di origine giordana, impegnato nei progetti Msf per la migrazione in Italia, Tunisia e sulle navi di Msf, al quale il primo cittadino ha conferito anche la "Benemerenza della Città".

“L'Amministrazione comunale, insieme a tutti i palermitani, - ha dichiarato il sindaco Orlando - è onorata di conferire la cittadinanza onoraria all'organizzazione 'Medici Senza Frontiere'; un atto di omaggio e riconoscimento nei confronti delle donne e degli uomini di questa organizzazione che da anni sono impegnati a salvare tantissime vite umane. L'impegno di MSF ci ricorda che collegare la migrazione allo scontro di civiltà è una menzogna, cosí come è una menzogna collegare la migrazione alla sicurezza. L'impegno di questi operatori sanitari ed umanitari insieme a quello di tanti altri 'uomini e donne di mare', ha permesso di salvare migliaia di vite umane nel Mediterraneo. Purtroppo questo impegno non ha impedito che si consumassero tragedie di cui tutti siamo stati testimoni. Per questo rivolgo ai palermitani un invito a recarsi qualche volta per portare un fiore sulle tombe dei migranti tumulati a Palermo."

Orlando ha poi comunicato che oggi incontrerà i familiari di Giovanni Lo Porto "un nostro condittadino che, analogamente agli operatori di MSF, ha speso la propria vita per la cooperazione e la solidarietà e che stiamo per riportare a Palermo per la giusta sepoltura che merita".

"Ringrazio la città di Palermo per questa onorificenza - ha detto Ahmad Al Rousan -. La ricevo umilmente dalla città italiana multiculturale per eccellenza a nome di tutti gli operatori umanitari di MSF. Ma soprattutto, vogliamo condividere questo riconoscimento con tutti gli esseri umani che si sono messi in viaggio con la speranza negli occhi e nel cuore, ma non ce l'hanno fatta, perché sono periti durante il loro tragitto, e agli esseri umani che invece ce l'hanno fatta, ma hanno ancora davanti a loro un lungo cammino. Tutti costoro, come Palermo e la storia ci insegnano, sono stati, sono e saranno persone, prima e al di là di ogni differenza".

Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, anche gli assessori alla Cittadinanza Sociale e alla Partecipazione, Agnese Ciulla e Giusto Catania, il presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Orlando, alcuni rappresentanti del Consiglio comunale, alcuni membri  del Corpo consolare e il presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha.

"Questa iniziativa - ha dichiarato l'assessore Catania - si pone in contnuità con quanto stabilito dalla Carta di Palermo. La nostra città, quindi, si conferma luogo di accoglienza e integrazione. Noi non siamo preoccupati nè di accogliere i vivi, nè di seppellire i morti, ma il nostro obiettivo è quello di continuare a contribuire al processo di integrazione, di uguaglianza e di sostegno verso gli immigrati".

"Il senso della nostra iniziativa – ha dichiarato Darawsha - si articola in una vera e propria  campagna di umanizzazione dei temi  legati alle politiche migratorie. Spesso trattati nell'ottica di numeri freddi. Medici senza frontiere ha il merito di aver lavorato alla costruzione di ponti di pace, attraverso i suoi servizi sanitari. Questo suo impegno  è  lodevole proprio per il fatto che agiscono nel quotidiano dando l'importanza all'umanità delle persone. E, quindi, - ha concluso Darawsha - condividono con noi i valori della Carta di Palermo e l'impegno comune per la costruzione della pace".

Alle 18.30, il Teatro Massimo per l'occasione aprirà le porte per un importante evento di beneficenza per sostenere concretamente l'azione di Msf: la prova ante-generale della Bohème di Giacomo Puccini, il cui ricavato sarà devoluto ai progetti di assistenza alle vittime di guerre, epidemie, catastrofi naturali, che Msf porta avanti in oltre 60 paesi del mondo. A introdurre, il sovrintendente del Teatro Massimo, Francesco Giambrone, e Gabriele Eminente, direttore generale di Msf.

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