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Venerdì scorso è stata inaugurata la messa in esercizio della diga di Re di Sole, situata nel territorio di San Giovanni in Fiore, dopo 47 anni dall’avvio dei lavori e 32 dalla loro conclusione. Oltre alla sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che ha dato i saluti istituzionali e ringraziato le autorità presenti, all’iniziativa sono intervenuti Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Katia Gentile, presidente della VI commissione del Consiglio regionale calabrese, Salvatore Gargiulo, presidente del Consorzio integrale di bonifica dei bacini meridionali del Cosentino, Sergio Sicoli, direttore della Direzione generale per le dighe calabresi, Giacomo Giovinazzo, dg del dipartimento regionale Agricoltura, Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria, Paola Granata, presidente di Confagricoltura della provincia di Cosenza, e Luca Pignataro, presidente della Cia Calabria Nord. «Si tratta – commenta la sindaca Succurro – di un fatto storico di enorme importanza, considerata la desertificazione e la siccità del pianeta. Ora la diga assicura l’acqua agli agricoltori locali, che tra l’altro coltivano la patata Igp della Sila. Al territorio restituiamo un’opera pubblica che era stata abbandonata e dimenticata, con conseguente, grave danno per l’agricoltura e lo stesso servizio idrico comunale, dato il frequente utilizzo dell’acqua potabile per irrigazione». «Il risultato odierno si deve all’intenso lavoro di squadra tra il Consorzio di bonifica, la Regione Calabria guidata dal presidente Roberto Occhiuto, la Direzione generale per le dighe e il nostro Comune, a riprova – conclude Succurro – che volere è potere e che i problemi si possono sempre risolvere con la volontà e la collaborazione».

«Dal prossimo martedì 15 febbraio, 10 bambini affetti da disturbi dello spettro autistico inizieranno un progetto terapeutico multidisciplinare tra i più completi d’Italia, che abbiamo voluto e strutturato per favorirne la migliore integrazione a livello scolastico e sociale». Lo afferma, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che precisa: «I piccoli saranno seguiti dal centro Logos di Cosenza. Il Comune, che con propri mezzi attiverà un trasporto dedicato, pagherà le spese degli interventi terapeutici, di logopedia, ABA, attività psicomotorie e riabilitative. Sono inoltre previste delle visite ai bambini da parte degli specialisti coinvolti, sia a casa che a scuola, oltre che colloqui periodici tra psicologi e i genitori dei piccoli». «Anche in collaborazione con gli insegnanti di sostegno, i bimbi – continua la sindaca Succurro – avranno quindi un’assistenza integrale e qualificata insieme ai loro genitori, che nella settimana corrente abbiamo incontrato assieme ai responsabili del centro Logos e a rappresentanti dell’associazione Angsa, alla cui sezione locale abbiamo peraltro affidato lo Sportello autismo, punto di riferimento della rete istituzionale, professionale e familiare che abbiamo costruito». «Intendiamo sviluppare – conclude la sindaca Succurro – ulteriori forme di sostegno. Questo progetto sarà accompagnato da iniziative complementari di ascolto e sensibilizzazione. Ringrazio l’assessore comunale alle Politiche sociali, Claudia Loria, e i Servizi sociali del municipio per l’importante contributo che hanno dato».

PNRR: sfide, insidie, opportunità” è il tema del dibattito promosso da Confindustria Cosenza, sede territoriale di Unindustria Calabria, e da Anci Calabria, che si è svolto nel salone delle conferenze dell’Associazione degli Industriali Cosentina, inserito nell’ambito della XXª Settimana della Cultura d’Impresa e del PMIDAY di Confindustria.
“Realizzare progetti concreti e cantierabili rispetto ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha detto il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli - sarà la vera sfida a cui siamo chiamati tutti, imprenditori e amministratori. Serve farsi trovare pronti e lavorare insieme individuando azioni congiunte perché è solo così che i fondi potranno arrivare per essere utilizzati. Il Piano non contiene solo una ripartizione di risorse, ma una vera e propria immagine di futuro per la prossima generazione europea, disegnata intorno ai concetti di transizione, economia circolare e sostenibile, rivoluzione digitale, superamento delle iniquità territoriali, sociali e di genere”.
“Analogamente a quanto previsto a livello nazionale, in ottica PNRR, sarebbe utile istituire una cabina di regia regionale – ha aggiunto il presidente regionale di Anci Marcello Manna -  per mettere a fuoco le necessità dei territori e, nella stessa misura, per armonizzare quanto previsto nel Pnrr con il Por in corso di definizione, per evitare inutili duplicazioni. Serve rafforzare gli aspetti legati alle competenze investendo sulla formazione, soprattutto di giovani e donne. Sarà importante predisporre progetti strategici capaci di fare sintesi dei molteplici obiettivi di crescita e sviluppo, di cui soprattutto la Calabria e tutto il Mezzogiorno hanno bisogno”.
Per Giovan Battista Perciaccante, presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili per la Calabria e Cosenza “il PNRR dovrà coniugare crescita e coesione territoriale, riducendo i divari fra le regioni d’Italia, a cominciare da quello infrastrutturale, con il prolungamento dell’Alta Velocità ferroviaria sulla Salerno – Reggio Calabria, con il potenziamento e la modernizzazione del porto di Gioia Tauro, l’ultimazione del sistema autostradale, il completamento della 106 Jonica, l’implementazione delle principali trasversali, l’infrastrutturazione delle Zone Economiche Speciali, la realizzazione di un robusto piano di edilizia scolastica, la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e del sistema produttivo, la costruzione di ospedali, la messa in sicurezza del territorio, il potenziamento delle infrastrutture idriche, la tutela del patrimonio storico ed artistico”.
La discussione, moderata da Rosario Branda, direttore di Confindustria Cosenza, ha registrato anche il saluto dell’Assessore comunale Veronica Buffone e l’intervento del professore ordinario di Economia Applicata dell’Università della Calabria Domenico Cersosimo che ha svolto la relazione tecnica, evidenziando le criticità di un Piano che prevede linee già tracciate, tempi stretti ed assenza di monitoraggio, una asimmetria tra investimenti e spesa corrente, in uno con le opportunità che possono derivare da un dialogo serrato e costruttivo tra tutte le parti.
Per Natale Mazzuca, vice presidente di Confindustria per l’Economia del Mare, a cui sono state affidate le conclusioni, “il PNRR è la più grande sfida che l’Italia sta affrontando, dopo la ricostruzione del secondo dopoguerra. Dobbiamo e possiamo invertire un processo ventennale in cui progressivamente il nostro Paese, e soprattutto il Mezzogiorno, si è allontanato dall’Europa. E possiamo farlo puntando su investimenti, innovazione e sviluppo, in una logica di coesione socioeconomica e territoriale. Oltre al PNRR, con il Piano di investimenti complementari, la programmazione dei Fondi strutturali europei e il Fondo sviluppo e coesione potremo disporre di risorse finanziarie senza precedenti. Non mancano tuttavia rischi rilevanti legati soprattutto al mancato rispetto dei tempi e all’inadeguatezza del nostro sistema politico-amministrativo. Ma l’ingente quantità di fondi e gli strumenti di riforma possono imprimere una svolta decisiva all’efficienza della P.A., dotandola di mezzi tecnologici e risorse umane qualificate, capaci di dare opportunità reali ai giovani del Sud contro l’inaccettabile fenomeno dell’emigrazione qualificata”.

 

Conclusi i lavori dell’XI Congresso territoriale della Cisl di Cosenza. Al centro i nodi della ripartenza, a partire dal tema del Congresso: “Persona. Lavoro. Partecipazione. Esserci per cambiare. Territori resilienti, comunità generative”.

Le sei missioni in cui è articolato il Piano nazionale di ripresa e resilienza, è emerso dalla relazione del Segretario Lavia e dal dibattito, devono avere per la CISL un grande obiettivo: il lavoro dignitoso, la creazione di nuova occupazione stabile.

Per il successo del Pnrr, è stato sottolineato con forza, sarà fondamentale supportare i comuni, che gestiranno risorse per 37 miliardi. Non bisogna dimenticare, infatti, che in Calabria abbiamo il record dei comuni in dissesto e pre dissesto: 7 su 10. Un fardello che rischia di compromettere tutto.

Le proposte della Cisl di Cosenza per un piano territoriale di ripresa e resilienza riguardano la banda larga per tutti, un piano attuativo regionale di formazione sulle nuove competenze digitali, il rilancio del distretto cyber di Cosenza, un hub delle energie rinnovabili per l’ex centrale Enel di Rossano.

E ancora: una strategia per promuovere ecosistemi locali dell’innovazione, da costruire insieme mondo del lavoro, imprese, Università della Calabria. Costruire il ciclo integrato dei rifiuti, un progetto integrato sulla depurazione.

Per il superamento dei divari infrastrutturali, è stato evidenziato durante i lavori congressuali, sono priorità assolute la realizzazione di un’alta velocità ferroviaria vera che colleghi al resto del Paese il territorio di Cosenza, il completamento della S.S.106 fino a Cariati, il completamento dei 33 km della A2 fra Altilia e Rogliano.

E, infine, una sanità normale, che passa dal potenziamento degli organici, perché senza personale non c’è sanità.

«Bisogna – ha affermato tra l’altro nella relazione introduttiva il Segretario generale Giuseppe Lavia ripartire dal lavoro dignitoso. Ripartire da una nuova narrazione della Calabria che parli di innovazione e futuro.  Perché restano i problemi storici, ma c’è davvero una Calabria e, in essa, una provincia di Cosenza delle eccellenze, resiliente e generativa, che non si arrendono».

«Un Congresso molto partecipato. Grazie al Segretario generale Giuseppe Lavia e a chi con lui lo ha organizzato», ha detto Tonino Russo, Segretario generale della Cisl calabrese, al quale è stata affidata la presidenza del Congresso. «Esserci per cambiare. Vogliamo cambiare il Paese non da soli, ma con tutti i soggetti responsabili, disponibili ad un grande patto sociale per la ripartenza», ha sottolineato nel corso del suo intervento. «Le risorse del Pnrr devono essere spese bene, per far restare i giovani in Calabria, per creare prospettive di crescita e di sviluppo, nuovo lavoro e lavoro dignitoso», ha sottolineato inoltre tra i tanti temi toccati.

Il dibattito, molto partecipato, con interventi da tutti i territori della provincia di Cosenza, è stato concluso, nella giornata dell’8, dalla Segretaria confederale nazionale Daniela Fumarola. «I prossimi 4 anni – ha detto tra l’altro – coincideranno interamente con l'attuazione di investimenti e riforme del pnrr. Un'occasione imperdibile e irripetibile per il Paese, per il Sud e la Calabria. Sta al sindacato della responsabilità, come è la Cisl, entrare nelle dinamiche di decisione e governance. E al Governo il dovere di coinvolgere le parti sociali in un cammino autenticamente concertato. La sfida è creare opportunità di lavoro stabile e sicuro e diritti di cittadinanza per giovani, donne, anziani e famiglie, orientando insieme investimenti e progetti, controllando la piena e buona qualità di spesa, vigilando su trasparenza e legalità».

Al Congresso hanno portato il loro saluto e il loro contributo di idee l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano Mons. Nolè, rappresentanti istituzionali dei diversi livelli di governo del territorio e della sanità, dirigenti di altre organizzazioni sindacali e di associazioni datoriali.

Concluso il dibattito e le operazioni di voto, è stato immediatamente convocato e riunito il neoeletto Consiglio generale che ha confermato all’unanimità, quale Segretario Generale della CISL di Cosenza, Giuseppe Lavia. Con lui, saranno nella Segreteria, Gerardo Calabria quale Segretario generale aggiunto, e Carmela Nicoletti, eletti anch’essi all’unanimità. Altresì all’unanimità è stata eletta Coordinatrice Donne Lorella Dolce.

Identità e memoria. La necessità di acquisire la consapevolezza dei valori mediante i simboli che caratterizzano i singoli periodi della vita e delle fasi che sistematicamente ritornano. Fra questi, il Natale, con tutti i suoi contrassegni, le immagini e le tradizioni che si tramandano da generazione in generazione. Un emblema del periodo in cui viene rievocata la nascita di Gesù Bambino è, senza dubbio, il presepe. Allo scopo di offrire alla comunità territoriale l’opportunità di ammirare lavori d’arte presepiale, assolutamente artigianali, la professoressa Lidia Oriolo, ha pianificato un’apposita mostra di presepi. L’esposizione, che verrà inaugurata il prossimo 27 novembre, sarà ospitata nella sala consiliare della Delegazione municipale di Viale della Repubblica in Mirto fino al 5 dicembre 2021. L’ingresso, consentito esclusivamente ai soggetti muniti di mascherina e green pass, sarà libero. L’esposizione, che si svolgerà nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, sarà aperta al pubblico, nel suddetto periodo espositivo, dal lunedì al sabato, dalle ore 17 alle 20, mentre di domenica, anche la mattina, dalle 10 alle 12,30 e nel pomeriggio dalle ore 17 alle 20.    

Gli ospiti potranno osservare dei lavori unici. Si tratta della rappresentazione tridimensionale di borghi di vario genere (marini, collinari ecc.). Tutto realizzato a mano dalla professoressa Oriolo, con l’utilizzo di diversi materiali. Dunque, non classici presepi con legno e muschio, ma vere e proprie opere d’arte. Un’arte che contraddistingue lo stile di Lidia Oriolo. Ella ha sempre prodotto tante opere (pitture, sculture), ma è sempre stata restìa a esporre i propri lavori. Stavolta, però, allo scopo contribuire alla rinascita sociale, in questa fase che ci auguriamo possa essere definita al più presto “post” pandemica, ha deciso di effettuare un’esposizione. “Lavori che mi hanno fatto compagnia – ha detto testualmente l’artista – perché realizzati durante la fase del lockdown”.

Lidia Oriolo è una delle poche persone nate a Crosia. Ha frequentato la scuola media a Pisa, quindi il Liceo artistico a Reggio Calabria. La sua formazione individuale, però, è stata costante in tutto il percorso della vita. Docente di Educazione artistica per 36 anni nell’allora scuola media, oggi diremmo secondaria di primo grado, svolti prevalentemente nella cittadina di Mirto Crosia. Ha trasmesso ai suoi alunni i suoi saperi, sia sotto il profilo teorico che quello pratico. Ma probabilmente avrà trasfuso in loro anche la gioia e la voglia delle attività artistiche.

Il suo lavoro è sempre coinciso con la sua passione: l’arte. Infatti, negli anni, ha prodotto sistematicamente, tante sculture, pitture e ricami di vario genere. Oggi, anche noi, possiamo apprezzare le sue doti, attraverso la prima mostra presepiale. 

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