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Gravina di Catania - Avviato il confronto con i cittadini in vista dell'adozione del nuovo PRG

Il vigente Piano regolatore generale di Gravina di Catania scadrà nell’agosto 2018. In vista di questo importante appuntamento il sindaco della cittadina etnea, Domenico Rapisarda, ha fortemente voluto l’avvio di una fase di confronto e ascolto coi cittadini per trarre spunti e suggerimenti utili alla redazione del nuovo importante strumento urbanistico. “Partiamo da un’analisi dello status quo del territorio – ha detto il primo cittadino etneo nel corso di un’assemblea cittadina convocata a Palazzo di Città - e dalle direttive generali che dovranno ispirare il nuovo Prg del Comune”. In particolare Rapisarda ha fatto riferimento al trend demografico dell’ultimo decennio che è stato decrescente, passando dai 27.808 abitanti del 2007 ai 25.615 del 2017, “un dato che dovrà essere preso in considerazione per prevedere un dimensionamento che tenga conto di questa decrescita. Per quanto riguarda il fenomeno dell’abusivismo nel territorio comunale bisogna dire che ha creato negli anni non solo episodi isolati ma intere aree realizzate in assenza di una pianificazione esecutiva. Nel vigente piano regolatore sono state individuate le aree per le quali si riteneva necessario predisporre dei piani di recupero che però non sono mai stati redatti. Al fine di perseguire un corretto riordino del territorio, il nuovo strumento urbanistico dovrà quindi rivedere tali aree e dovrà prevedere la possibilità della realizzazione di piani di recupero anche di iniziativa privata, oltre che pubblica. Al di là delle singole esigenze - ha quindi concluso il sindaco - ciò che deve permeare il nuovo Prg è senz’altro il principio di riqualificazione urbana”. Altro argomento posto all’attenzione è stato quello sul consumo del suolo. “Un fenomeno – ha spiegato il responsabile dell’Ufficio urbanistica del Comune Raimondo Santonocito - associato alla perdita di una risorsa ambientale, dovuta all’occupazione di una superficie che originariamente era agricola, naturale o semi naturale. Secondo i dati dell’ISPRA (Istituto Superiore per la protezione e la Ricerca Ambientale) il Comune di Gravina di Catania risulta al secondo posto su base regionale per consumo di suolo in percentuale rispetto alla superficie territoriale. Invertire questa tendenza significa controllare la cementificazione selvaggia del territorio, già densamente edificato, ma anche predisporre uno strumento urbanistico che guardi ai vincoli presenti sul territorio non come dei limiti ma come risorse da utilizzare”. Ci si è poi soffermati sul principio perequativo che “deve caratterizzare - ha detto la progettista incaricata Ing. Sonia Grasso - lo spirito dello strumento urbanistico, sia per una più equa distribuzione delle capacità edificatoria sia per consentire all’ente la realizzazione di opere pubbliche con minor impiego di oneri finanziari”. Sono quindi intervenuti alcuni cittadini che hanno posto delle domande ai tecnici.

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