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Fitopatie agrumi, anche la Cia Catania all'incontro di Valencia

Fare fronte comune a tutela della salute dei consumatori e a salvaguardia di centinaia di migliaia di agrumeti europei dalle infestazioni di fitopatie, al momento assenti in Europa, come il Citrus Black Spot e greening. Questo l’obiettivo del gruppo di contatto Italia-Francia-Spagna sugli agrumi, che si è riunito nei giorni scorsi a Valencia, in Spagna, per concordare alcune azioni comuni da portare avanti.

Al Tavolo erano presenti le principali organizzazioni italiane, tra cui Cia e la delegazione di Catania rappresentata dal responsabile del settore agrumicoltura, Vito Amantia, Confagricoltura e Allenza cooperative italiane; quelle spagnole come Coag Ava-Asaja, UPA, Cooperative agroalimentari, oltre ai rappresentanti dell'ambasciata di Spagna a Parigi, Alberto Lopez Garcia, e di Francia a Madrid, Jerome Fronte' . 

La Cia di Catania, insieme alle altre organizzazioni che hanno aderito all’iniziativa, chiederà alla Commissione europea di elaborare uno studio d’impatto, sino ad ora mai previsto, per verificare le concessioni nel comparto agrumicolo, cui beneficeranno i Paesi sudafricani che hanno sottoscritto l ‘accordo di partenariato economico con l’UE, e per attivare misure compensative che riducano gli effetti negativi dell’accordo.

In particolare, tra i possibili interventi che l'Ue dovrebbe prevedere è stata contemplata la possibilità al fine di evitare distorsioni di mercato, di stabilire contingenti alle importazioni di agrumi provenienti dal Sudafrica, nel momento in cui questi si sovrappongono alla produzione europea.

“Chiediamo ai nostri parlamentari europei – ha spiegato al termine dell’incontro spagnolo, il consigliere della Cia di Catania Vito Amantia – di presentare interrogazioni sull’argomento facendo fronte comune con i loro colleghi francesi e spagnoli, considerato che questi tre paesi coprono l’80 per cento della produzione di agrumi europea”.

Il gruppo di contatto ha, inoltre, evidenziato le preoccupazioni legate all'ingresso di fitopatie diverse dal Virus Tristeza  attualmente non presenti nel territorio europeo come il Citrus Black Spot o greening,. Le recenti modifiche normative purtroppo non prestano sufficiente attenzione al rischio fitosanitario che l'Ue rischia di correre con le importazioni. Tra tutte, la decisione comunitaria (n.715/2016) che stabilisce un indebolimento dei controlli alle importazioni, in particolare per gli agrumi destinati alla trasformazione.

Intanto, la Cia di Catania ha incontrato ieri a Palermo i componenti della III Commissione Attività Produttive all’Ars e l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici. “Abbiamo illustrato – ha concluso Vito Amantia – i risultati dell’incontro a Valencia e ricordato gli impegni presi dalla Regione e dal Ministero dell’Agricoltura il 20 ottobre scorso a Roma, in merito agli aiuti economici da stanziare per il comparto agrumicolo siciliano dei quali non vi è traccia”.

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