Belpasso - I reperti della Collezione Bruno al Museo Etno-antropologico comunale

Gli oltre 330 reperti della Collezione "Bruno" sono stati consegnati ufficialmente all'Amministrazione comunale di Belpasso per essere destinati all'allestimento del Museo Etno-antropologico della città. 

Il contratto è stato siglato venerdi 23 settembre negli uffici municipali, in presenza del sindaco, Carlo Caputo, del vice sindaco, Giuseppe Zitelli, dell'assessore al Turismo, Tony Di Mauro, del responsabile del Settore Servizi Culturali, Agata Borzì (in rappresentanza del Comune) e delle signore Veneranda Caruso e Giacinta Bruno, rispettivamente moglie e figlia del compianto Venerando Bruno, grande appassionato di storia patria e di archeologia e collezionista di reperti rinvenuti prevalentemente in territorio belpassese. Presenti all'incontro, inoltre, il direttore del Comitato tecnico-scientifico di Belpasso Musei, Barbara Laudani e l'esperto di Beni culturali, Paolo Magrì, che ha curato l'importante opera di catalogazione dei pezzi. 

"Questa Collezione - ha spiegato l'assessore Di Mauro - confluirà nella Rete museale della città di Belpasso. Il Museo Etno-antropologico avrà al suo interno queste preziose testimonianze della civiltà belpassese e sarà affiancato da una sezione dedicata agli eventi bellici che coinvolsero il nostro territorio. A questo Museo, ospitato nei locali della Casa Russo Giusti, si aggiungeranno il Museo delle 100 Sculture e il Museo di Scienze Naturali. Questi, insieme al Museo Mechané dei Carri di Santa Lucia, che è già attivo, comporranno il nuovo e articolato Sistema museale di Belpasso". 

"Ritengo che questo sia un momento storico - ha commentato il sindaco Caputo - perché finalmente la collezione privata costata enorme fatica al nostro concittadino Venerando Bruno, ricercatore attentissimo al patrimonio popolare di Belpasso e del suo territorio, troverà la sua più degna collocazione in un nuovo museo cittadino. Conosciamo lo scrupolo con cui Bruno ha voluto custodire la memoria del suo popolo e riteniamo che avrebbe tanto desiderato vederla esposta al pubblico. Noi portiamo avanti con lo stesso orgoglio questo sogno, probabilmente il più grande della sua vita, e lo facciamo diventare realtà offrendo a cittadini e turisti gli strumenti per conoscere, ricostruire e apprezzare al meglio il passato".

 

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