San Giovanni Galermo e le periferie etnee abbandonate

Un quartiere quasi completamente allo sbando con grossi problemi in termini di viabilità, sicurezza, decoro e vivibilità. Dopo quasi 3 anni d'amministrazione al Comune di Catania, la Giunta non ha ancora raggiunto gli obiettivi che mi hanno spinto a sostenerla. A San Giovanni Galermo e nel resto di Catania si vive un’emergenza, legata al degrado e all’invivibilità, senza precedenti. Tutte le proposte che noi consiglieri comunali formuliamo ripetutamente restano inevase per troppo tempo e i cittadini ci accusano di immobilismo. Ho tentato in questi anni di dare il massimo. Dalle passate proteste sono giunto alle proposte concrete. Ho cambiato mentalità e cercato di costruire il dialogo nell'interesse dei quartieri più a rischio del capoluogo etneo ma non è servito a nulla.  San Giovanni Galermo e molti altri territori che formano la periferia etnea lamentano enormi disagi in termini di servizi ed infrastrutture. Da amministratore, il sottoscritto Giuseppe Catalano, voglio essere produttivo e servire la mia città insieme a tutti gli altri colleghi. Ma dobbiamo essere messi nelle migliori condizioni per farlo. La nostra voce va ascoltata. La periferia oggi è una giungla, il centro cittadino da salotto buone è diventato “lo scantinato” e l’annunciata primavera non è mai partita. Per tutte queste ragioni chiedo agli assessori di uscite dai palazzi , indossate gli occhiali da vista e rendersi conto con mano che siamo una città da ultimi posti nelle statistiche nazionali per servizi e vivibilità.

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