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Inaugurata la mostra di Bergomi

BERGOMI A

Affollata di appassionati e di esponenti del mondo della cultura e dell'arte la mostra "Giuseppe Bergomi: disegni e sculture", inaugurata ieri nel Palazzo della Cultura dal sindaco di Catania Enzo Bianco. Nelle sale del Palazzo Platamone trovano posto un centinaio di lavori - bronzi e terrecotte ma anche una selezione di disegni esposti per la prima volta - rappresentativi dell'attività dell'artista in un decennio per lui particolarmente fecondo. Bergomi era presente all'inaugurazione con la moglie, ritratta in molti suoi lavori.

"Il maestro Bergomi - ha detto Bianco -, ci ha condotto alla scoperta delle sue opere, illustrandoci anche taluni dettagli tecnici, per esempio quelli riguardanti i bronzi policromi di grande suggestione esposti nelle affascinanti sale del Palazzo Platamone, uno dei cuori pulsanti dell'attività culturale di Catania. Ho visto negli occhi dei visitatori non soltanto l'ammirazione per queste sculture e per questi disegni capaci di suscitare emozioni e sentimenti come soltanto la grande arte sa fare, ma anche per come è stato allestito quest'omaggio allo scultore bresciano, maestro riconosciuto della scultura figurativa italiana".

Protagonista della ricerca di Bergomi è la figura umana, in bilico fra due livelli di lettura: l'estremo realismo della rappresentazione e la proiezione in una dimensione astratta, densa di rimandi simbolici. Nelle sale le opere sono suddivise in base ai temi - le modelle, la moglie, la figlia, la coppia, l'artista stesso - in un percorso in parecchi tratti intimista, punteggiato da opere fra cui spicca la serie "Nuvole". I disegni esposti, poi non sono studi  preliminari: il tratto grafico per Bergomi è un linguaggio autonomo e diviene un ulteriore, straordinario, mezzo di analisi del reale.

"Questa mostra - ha sottolineato il Sindaco - rappresenta tra l'altro il ritorno della scultura in quella Catania patria di uno dei più grandi maestri italiani di quest'arte nel Novecento, ossia quell'Emilio Greco al quale, proprio un anno fa, a pochi mesi dal centenario della nascita, la nostra Amministrazione ha deciso di intitolare la piazza Ogninella, nei pressi della casa in cui l'artista abitava con i genitori e i numerosi fratelli. Un altro segno dell'attenzione per quell'arte sulla quale abbiamo deciso di puntare con risultati fino a qualche anno fa impensabili".

BERGOMI B

Il Sindaco ha anche sottolineato come tra aprile e maggio ci saranno a Catania due importanti mostre in strutture pubbliche, quella di Bergomi, appunto, nel Palazzo della Cultura e il "Museo della Follia" che partirà il 22 nel Castello Ursino, e due in strutture private: la Fondazione Puglisi Cosentino con l'antologica di Pietro Ruffo e la Fondazione Brodbeck con due personali, di Federico Baronello e Mauro Cappotto.

Nato nel 1953, Giuseppe Bergomi, dopo gli studi a Brera e una prima personale a Brescia, inizia a modellare e, sostenuto da prestigiosi critici, a esporre nelle più importanti gallerie italiane e straniere. Nel 1992-1993, invitato dall'Accademia di Chateau Beychevelle, vince il Grand Prix con una grande terracotta allegoria della Giustizia. Nel 1996 è alla Quadriennale di Roma e l'anno successivo ottiene il Premio Camera dei Deputati con una personale a Montecitorio. Nello stesso anno il Principato di Monaco acquisisce due grandi sculture esposte alla Sesta Biennale di Scultura di Montecarlo. Nel 2000 crea il bronzo monumentale "Uomini, delfini e parallelepipedi" per l'acquario di Nagoya, in Giappone, e nel 2005 il Chiostro del Bramante gli dedica un'importante antologica. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia curata da Vittorio Sgarbi e al Festival dei due Mondi di Spoleto e l'anno dopo una sua importante Antologica ospitata a Pietrasanta.

La mostra "Giuseppe Bergomi: disegni e sculture" - arricchita da un catalogo con testo di Chiara Gatti - rimarrà aperta fino al 15 maggio dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19 e la domenica e i festivi dalle 9 alle 13.30. L'ingresso è gratuito.

BERGOMI L

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