“Alcuni elementi - cardine dell'accordo, come l'affidamento della gestione del centro al prefetto di Catania, che ha già chiesto a noi sindaci di contribuire all'individuazione delle proposte di soluzione ai problemi, ma anche come la presenza, per una massimo di 2000, soltanto di coloro che hanno già richiesto asilo politico, o il blocco dei trasferimenti e un incremento delle forze dell'ordine, sono utili basi di partenza. Adesso bisogna, però, riempiere di contenuti sociali e relazionali l'attività del villaggio. Si tratta, innanzitutto, di chiarire se sarà ancora la Croce rossa ad occuparsi della struttura e di dare vita a una serie di iniziative – dai corsi di lingua, ad attività di socializzazione, a servizi di mobilità che evitino isolamento e ghettizzazione – con cui realizzare, anche attraverso l'impegno delle associazioni di volontariato, un'effettiva integrazione degli ospiti del centro. La scommessa da vincere è quella di creare una rete fra le comunità e il villaggio, nel segno della solidarietà, del rispetto reciproco e del mantenimento delle più piene condizioni di sicurezza”.
Lo afferma il sindaco di Caltagirone, Francesco Pignataro, dopo la sottoscrizione - avvenuta stamani, nella prefettura di Catania - del patto per la sicurezza per l'istituzione di una cabina di regia relativa al centro di Mineo, destinato ad ospitare soltanto gli immigrati richiedenti asilo.